LE CASE EDITRICI ESOTERICHE: BRIGANTIA EDITRICE di Redazione

Continua la nuova rubrica dedicate alle interviste agli editori: oltre all’esperienza umana, sempre interessante, l’incontro con chi lavora in questo settore ci può permettere di capire come funziona il mondo editoriale nel campo dell’esoterismo…
Nostra ospite è Noemi Lombardo per la Casa Editrice Brigantia.

 

SPAZIOFATATO – Prima di tutto una curiosità: hai sempre desiderato fare l’editore?

NOEMI –  No, il mio sogno è sempre stato il teatro. Fin da bambina mi divertivo a impersonare i ruoli più svariati davanti allo specchio e, una volta finito il liceo e raggiunta la maggiore età, quel sogno è diventato la mia realtà, il lavoro che amavo sopra ogni cosa. Per più di 10 anni ho girato l’Italia e l’Europa calcandone i palcoscenici… mi sentivo un po’ come Francesca da Rimini della Divina Commedia: travolta da una passione impetuosa che mi sballottava in giro senza sosta “come stormi d’uccelli nella tempesta” (cit. Dante, Divina Commedia, Inferno, Canto V).
Accanto al teatro, l’amore per i libri e per l’esoterismo ci sono sempre stati; così, un giorno, quando ho deciso di mettere radici in un luogo (cosa che il lavoro di attrice non mi consentiva di fare), il mondo dell’editoria ha bussato alla mia porta, e io ho aperto.

SPAZIOFATATO – Quando hai avuto l’idea, o l’occasione, per aprire la tua Casa Editrice e perché le hai dato il nome di Brigantia?

NOEMI – È successo durante un seminario con il Tempio di Ara, mentre si parlava di alcuni testi esteri importanti per la spiritualità Neo-pagana, che non erano mai stati tradotti in italiano. Il caso volle che poco tempo prima io avessi seguito dei corsi professionali per lavorare nell’editoria, così mi sono detta: “E se la mia nuova strada fosse proprio questa?
Il nome della casa editrice non l’ho scelto io. Mi è… come dire? …“Arrivato un messaggio da dimensioni arcane”. Poi, considerandolo a mente fredda, capii che era perfetto. Brighid è la dea celtica del triplice fuoco: il fuoco del focolare, quello della forgia e quello dell’ispirazione artistica. Con il nome di Brigantia, in particolare, era venerata come Colei che guarisce gli animi umani attraverso l’esaltazione dei talenti personali. Mi è piaciuto tantissimo.

SPAZIOFATATO – Quali temi e quali collane pubblica la tua Casa Editrice?

NOEMI – Abbiamo iniziato dedicandoci esclusivamente a pubblicazioni in ambito Neo-pagano (con testi sia di saggistica, che di manualistica, che di narrativa), quindi: stregoneria moderna, Wicca e tradizioni affini. Da un paio d’anni però ci siamo aperti all’esoterismo a 360°. La ricerca della conoscenza è infinita e non è sincera se la si chiude in una gabbia troppo stretta. Questo me lo hanno insegnato gli scritti di Doreen Valiente.
Le collane di Brigantia sono:
* Triplice luna, dedicata alla saggistica esoterica.
* Candelora, che raccoglie testi che narrano delle infinite nascite e rinascite della nostra coscienza.
* Portali, dedicata ai romanzi fantastici e del mistero, nei quali l’esoterismo fa capolino tra le righe.
* Sleipnir, per la narrativa per ragazzi (anche qui la magia è sempre presente).
* Gaia, con saggi e manuali sul rapporto simbiotico uomo/natura/ambiente. L’Uno nel Tutto e il Tutto nell’Uno.
* Hocus Pocus, fatta di manuali per chi vuole dedicarsi all’hand made con sinergia e consapevolezza nei confronti dell’atto di creare con le proprie mani.

SPAZIOFATATO – Una domanda un po’ cattiva: hai scelto questi temi, che affascinano tante persone, più con un occhio al “business” o più per “fare cultura” e avvicinare i lettori ad argomenti ancora poco o mal conosciuti?

NOEMI – Rispondo con una frase che mi ha detto un amico quando ha saputo che avevo aperto una casa editrice: “Tesoro, o sei miliardaria o sei matta, perché dei modi per perdere soldi: il gioco è il più adrenalinico, le donne sono il più piacevole, ma l’editoria è il più sicuro!
Non si fa business con l’editoria in Italia: siamo in un paese dove le librerie (anche grosse) chiudono, dove lo zoccolo duro dei lettori ammonta a un 14% scarso della popolazione. Quello dell’editore, soprattutto se piccolo e indipendente, è un mestiere che si fa principalmente per passione, tanto che molte case editrici aprono in forma di associazioni culturali con diritto di pubblicazione: formula che a parer mio è la più azzeccata, per quanto i commercialisti (compreso il mio che mi ha fatto aprire come Ditta Individuale) la sconsiglino.
Riguardo all’avvicinare i lettori a temi poco conosciuti… io credo che ognuno di noi debba fare la propria parte; credo che le dottrine esoteriche non siano tali perché vogliono farsi conoscere da pochi eletti, ma al contrario perché pochi eletti vogliono conoscerle, e solo quando VOGLIONO si pongono nell’atteggiamento giusto per poterle capire. Esse però sono lì, a disposizione di chiunque. Soprattutto al giorno d’oggi, in cui l’esoterismo può uscire allo scoperto senza timore di essere arso su un rogo, la possibilità di scostare i veli di Maya è concessa a tutti, basta solo volerlo.
Quindi, se pubblico libri esoterici in ogni forma (dal saggio, al romanzo, al manuale, al diario di viaggio), è perché amo l’idea che la ricerca nei misteri sia fruibile da tutti, e che non ci sia più bisogno di tutti quegli individui che speculano sulla fascinazione delle scienze occulte, mistificando sé stessi per autocelebrarsi e farsi celebrare da cortei adoranti e belanti.

… a una domanda un po’ cattiva, doveva seguire una risposta un po’ pungente, no? 😉

SPAZIOFATATO – Hai problemi a pubblicare talenti esordienti, quelli che è difficile vendere perché non ancora noti?

NOEMI – All’inizio ci ho provato, ma ho dovuto arrendermi a una realtà disarmante. Dal mio punto di vista, oggi è difficile vendere i nuovi talenti, non perché non siano noti, ma perché c’è in loro un atteggiamento profondamente sbagliato. Il 90% degli esordienti, nel momento in cui ha finito di scrivere il primo manoscritto, si mette in testa un’idea molto cinematografica e poco realistica di ciò che avviene una volta pubblicato un libro. Sono convinti che la loro impresa letteraria li porterà con un balzo sul podio del Premio Strega e farà guadagnare loro i miliardi di J.K. Rowling. Tutto questo, spesso, senza che muovano un dito, e confondendo la figura dell’editore con quella dell’agente letterario.
Ecco, secondo me, se gli esordienti capissero che il lavoro dell’autore – come tutti gli altri lavori – ha bisogno del suo periodo di gavetta, da portare avanti con umiltà ed entusiasmo, con impegno, costanza e collaborazione continua con l’editore, allora le cose cambierebbero in positivo per tutti.
Ad oggi, per come vanno le cose, il mio consiglio per gli esordienti è quello di farsi un po’ le ossa in self publishing e poi, una volta imparato come si nuota nelle impervie acque del mare editoriale, iniziare a proporsi agli editori… anzi, se il lavoro in self sarà fatto bene, è facile che siano gli editori stessi a contattarli per proporre loro una pubblicazione.

SPAZIOFATATO – Quale libro, tra quelli pubblicati, ti ha dato le maggiori soddisfazioni economiche?

NOEMI – Senza ombra di dubbio Magia Naturale di Doreen Valiente. Il contributo di questa eccezionale donna all’evoluzione della Stregoneria moderna era un pilastro fondamentale che mancava nell’editoria esoterica italiana, e sono felice e orgogliosa di aver dato il via alla costruzione di questo pilastro.

SPAZIOFATATO – E quello che ti ha dato più soddisfazioni dal punto di vista umano?

NOEMI – Uh, qui mi tocchi sul vivo. Amo tutti i libri che ho pubblicato, ma un libro è per l’autore come un figlio di carta, e l’editore è come “la tata” che aiuta a crescerlo. Per questo, la soddisfazione dal punto di vista umano la fa soprattutto il rapporto che si instaura tra autore ed editore. Delle 33 pubblicazioni che abbiamo prodotto in quattro anni e mezzo, posso dire che le soddisfazioni dal punto di vista umano sono più della metà… altre sono state, purtroppo (ma forse è fisiologico che sia così), delle grandi delusioni. Dall’altra parte però alcune avventure editoriali si sono trasformate in amicizie e meravigliosi rapporti di rispetto, fiducia, stima e scambio con gli autori. Di questa ricchezza sono felice più di quanto lo sarei se un libro mi avesse portato grossi riscontri economici. Capisco che è un punto di vista poco imprenditoriale, ma preferisco che la mia bussola si orienti sugli esseri umani e sui circoli virtuosi di scambio di belle energie, piuttosto che proiettarmi verso la creazione di prodotti del sistema imprenditoriale/commerciale.

SPAZIOFATATO – Progetti per il futuro della tua Casa Editrice?

NOEMI – Ridurre la quantità, aumentare la qualità e continuare a promuovere i circoli virtuosi di scambio di belle energie. ☺
Ma contestualizzando i progetti su dati concreti: stiamo iniziando ad affiancare alla produzione del libro, cartaceo e digitale, anche quella di corsi di scrittura, servizi editoriali per self-publisher e per colleghi editori, seminari, eventi esoterici (come già fatto in passato nel magico borgo di Triora) e, insieme all’associazione EIM (Editori Indipendenti del Mediterraneo) di cui faccio parte, si sta pensando alla creazione di una catena di librerie indipendenti che siano anche spazi di condivisione culturale per tutti.

Sito web: www.brigantiaeditrice.it

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Autore: Redazione
Messo on line in data: Dicembre 2017