DOREEN VALIENTE di Devon Scott

La Vita

Doreen Edith Dominy nacque a Mitcham (a Sud di Londra) il 4 gennaio 1922 da Henry Dominy ed Edith Annie Richardson. Nel suo atto di nascita il padre risulta registrato come ingegnere civile, anche se la figlia lo definiva “un architetto mancato” (1).
Il suo incontro con dimensioni “oltre” fu precocissimo: trasferitasi con i genitori in campagna nei pressi di Harley, nel Surrey, a nove anni ebbe una esperienza psichica innescata dal chiaro di luna in un giardino, spettacolo che non aveva mai visto prima essendo, come diceva, “una bambina di città“.
A tredici anni tentò, con successo, il suo primo esperimento magico; i genitori, rigidamente religiosi, furono molto turbati quando scoprirono che la figlia aveva costruito e affatturato una bambolina con l’immagine di una donna che lavorava con sua madre: entrambe erano governanti nella stessa casa e la mamma di Doreen veniva sistematicamente infastidita dalla collega.
Per “raddrizzarla” la spedirono in un collegio religioso, che fortunatamente non riuscì a convertirla all’ortodossia, anzi: dopo due anni lo lasciò, rifiutando decisamente di tornarvi. In una divertente intervista rilasciata a Pagan Dawn del 1997 (2) spiegò che furono tutti felici di vederla andar via, dopo che aveva morsicato il braccio cicciotto e profumato della prepotente capoclasse.

Nel 1941, a diciannove anni, mentre lavorava come segretaria nel Galles del Sud, incontrò e sposò un ufficiale della Marina Mercantile, Joanis Vlachopoulos, che dopo soli sei mesi scomparve in mare durante un’operazione militare della Seconda Guerra Mondiale.
Della sua vita negli anni della guerra praticamente non si hanno notizie.
Lo scrittore Philip Heselton si è preso l’incarico di reperire qualunque tipo di documentazione per poter tracciare la biografia precisa di Doreen, coprendo anche gli anni di cui si sa molto poco; il libro è stato pubblicato col titolo di Doreen Valiente Witch nel febbraio 2016. Ed è uscita un’altra biografia non ufficiale a opera di Jonathan Tapsell (a lato la copertina), intitolata Ameth. The life and Times of Doreen Valiente.

Tre anni dopo sposò Casimiro Valiente, un reduce della Guerra Civile spagnola che aveva combattuto nelle file dell’esercito francese. Finita la  guerra si trasferirono a Bournemouth. Doreen raccontò, nel suo The rebirth of Witchcraft, che il marito lavorava come chef ed era molto malvisto, essendo uno straniero: come sua moglie, fu costretta a toccare con mano il razzismo e l’intolleranza. In quel periodo cominciò a leggere testi di vari esoteristi, tra cui Crowley (verso il quale le sue opinioni non furono mai tenere, tanto che lo chiamava “vecchio corvo”), l’egittologa Margaret Murray,  autrice di due notissimi libri sulla stregoneria, e Charles G. Leland.

Il 22 giugno 1951 venne finalmente abrogato il Witchcraft Act che condannava la stregoneria, per cui le prime congreghe di streghe cominciarono ad apparire sulla scena. Anni dopo Doreen seppe che l’atto era stato revocato nella convinzione che ormai fosse inutile, perché non c’erano più streghe nel Regno Unito. Nel luglio dello stesso anno sull’isola di Man venne aperto il Witches Mill and Museum di Castletown, definito “centro per il folklore e la superstizione”: il museo raccoglieva testimonianze sulla stregoneria, sia sui processi, sia sui materiali usati, e vi erano state allestite anche una stanza per fare rituali e una “casa della strega”, il fac-simile di un cottage abitato da una fattucchiera con tutto il necessario corredo magico.
In seguito parte del materiale fu trasferito a Bourton-on-the-Water (Cotswolds) e poi a Boscastle in Cornovaglia, dove ha sede tutt’ora.

museum witchcraft

Nel settembre del 1952 sulla rivista Illustrated comparve un articolo di Allen Andrews, Witchcraft in Britain, che parlava delle congreghe di streghe e del museo. Molto interessata, Doreen prese contatto col suo direttore, Cecil Williamson, che a sua volta le fece conoscere Gardner. Dapprima il rapporto fu solo epistolare, poi venne invitata nella casa di Dafo, una strega amica di Gardner, per conoscerlo di persona. Egli non volle iniziarla subito nella congrega, ma le diede una copia del suo romanzo esoterico del 1949, High magic’s aid (un manuale di stregoneria scritto in forma di romanzo per non incorrere in problemi con la legge) per vedere che cosa pensava della stregoneria e soprattutto di alcune pratiche piuttosto controverse, tra cui la nudità rituale e lo scouring, una flagellazione leggera.

A destra, Doreen a Brighton davanti a un altare
© Wikipedia

Iniziata alla vigilia del Solstizio d’estate 1953 col nome di Ameth alla Bricket Wood Coven, ne divenne poi Gran Sacerdotessa; nell’esaminare i riti si accorse che gli scritti di Gardner erano eccessivamente influenzati da Crowley, tanto che Doreen definì “Crowleyanity” la magia che vi veniva illustrata, per cui intervenne per riscrivere tutti i rituali, dando contributi propri eccezionali e impagabili, spesso mettendoci la sua straordinaria bravura come poetessa. Sono suoi anche molti dei rituali che vengono abitualmente usati nelle moderne congreghe (spesso senza conoscerne l’origine).

Nel 1957 avvenne il suo distacco da Gardner per insanabili divergenze, dovute a una serie di fattori: in primo luogo, Doreen non era d’accordo con quella che considerava una eccessiva pubblicità nei riguardi dei gruppi operativi; inoltre riteneva inaccettabile la decisa condanna dei membri omosessuali e assurda la “legge del Tre”.
La goccia che fece traboccare il vaso fu la promulgazione delle cosiddette “Leggi Gardneriane”, una serie di regole volute da Gardner e spacciate per antiche, che tra l’altro imponevano una sacerdotessa giovane per incarnare la Dea al meglio del suo aspetto. In seguito fondò un proprio gruppo, di ispirazione gardneriana, poi si legò ad altre congreghe, tra cui quella di Atho di Raymond Howard, di cui seguì i corsi. Nel 1962 pubblicò il suo primo libro, Where Witchcraft lives.

Nel 1964 morirono sua madre e Gardner; prima che il vecchio maestro morisse, fecero la pace, tanto che lo difese da varie accuse, tra cui quella di essersi inventato il personaggio della Vecchia Dorothy, sua iniziatrice e capo della New Forest Coven; Doreen pensò di averla identificata in Dorothy Clutterbuck Fordham e pubblicò i risultati della ricerca come appendice in un libro di Janet e Stewart Farrar. Lo storico Ronald Hutton nel 1999 contestò questo dato, affermando che aveva potuto esaminare i diari della signora Clutterbuck e che non vi era traccia di attività stregonesche; anzi, la donna era stata un pilastro della Chiesa Anglicana e per nulla interessata all’esoterismo. La questione è comunque ancora aperta.

In un raduno a Glastonbury conobbe Robert Cochrane, capo del Clan of Tubal Cain, che affermava di essere una “strega ereditaria”; la sua congrega era definita “tunicata nera”, perché operava solo all’aperto e rifiutava la nudità rituale sostenuta da Gardner a favore di una tunica nera che copriva gli adepti dal collo alle caviglie.
Doreen rimase con Cochrane fino al 1966 quando se ne andò all’emergere di atteggiamenti dell’uomo a lei non graditi (tra cui l’adulterio sbandierato senza alcuna decenza e l’uso di droghe). Cochrane morì nello stesso anno, il giorno del Solstizio d’estate, forse suicida per una mescolanza di droghe, farmaci e alcool.
Nel 1972 rimase vedova per la seconda volta e da allora si dedicò intensamente alla scrittura.

Negli anni Settanta i rapporti tra il grande pubblico e le congreghe peggiorarono sensibilmente: una trasmissione televisiva in cui compariva Alex Sanders scandalizzò al punto tale che venne proposto di ripristinare il Witchcraft Act; perfino i capi di alcune congreghe ne sollecitarono il ripristino, affermando che la sua revoca aveva aperto la porta a ciarlatani, imbroglioni, cacciatori di luci della ribalta ed esibizionisti. La stessa Valiente andò alla Camera dei Comuni per parlare con un politico del Galles autore della proposta, che poi venne ritirata quando l’uomo si convinse che le streghe non erano tutte eguali a quelle che si esibivano in televisione.

Nel 1977 conobbe Ron Cooke, il grande amore della sua vita, con cui visse e collaborò fino al 1997, anno in cui rimase sola per la terza volta. La collaborazione tra i due fu un elemento molto importante. Doreen rivelò che con Ron poteva finalmente essere libera di esprimersi, perché con i genitori le era stato addirittura proibito di parlare di stregoneria, al punto che, per incontrare gli altri adepti, era stata costretta a raccontare che andava a riunioni di druidismo, una corrente accettata e considerata rispettabile, avendo avuto tra i suoi membri anche Winston Churcill. Il secondo marito, Casimiro, tollerava le sue idee, considerando la stregoneria un innocuo, pur se bizzarro, hobby della moglie, ma Ron era davvero la sua “anima compagna”.

A sinistra, una delle ultime immagini dell’Autrice

Il 22 novembre del 1997 fu ospite alla Conferenza Nazionale della Pagan Federation, evoluzione dell’originario “Pagan Front”.
Morì a Brighton per un cancro al pancreas il 1° settembre 1999, assistita dal suo “figlio del cuore”, John Belham-Payne.

Le opere

Nel 1962 uscì la sua prima opera, Where Witchcraft Lives, sul folklore del Sussex.
Nel 1973 pubblicò An ABC of Witchcraft, un dizionario tematico della stregoneria a tutto campo, il primo del suo genere, con storia, personaggi, feste e molto altro inerente la stregoneria nei secoli (non solo la Wicca).

Nel 1975 fu la volta di Natural Magic, oggi tradotto in italiano per la prima volta, cui seguirono Witchcraft for tomorrow nel 1978 (anche questo oggi tradotto in italiano), molto amato dalla comunità wiccan per il Libro delle Ombre, e nel 1989 The rebirth of Witchcraft, il più interessante per le notizie biografiche, per le sue riflessioni personali e perché è una vera e propria storia su come è nata la Wicca a partire dai predecessori, tutti con le edizioni Robert Hale di Londra.
Nel 1990 scrisse l’introduzione a Witchcraft: A Tradition Renewed di Evan John Jones.
Nel 2000 è stata pubblicata postuma una raccolta di suoi poemi, Charge of the Goddess (3).

Autore: Devon Scott
Messo on line in data: Maggio 2014
Ultimo aggiornamento: Maggio 2016

Note

(1) L’atto di nascita, come altri documenti, può essere consultato sul sito ufficiale www.doreenvaliente.org

(2) L’intervista è apparsa originariamente sul numero 117 per Samhain 1995 di Pagan Dawn, trimestrale della Pagan Federation ed è stata tradotta e pubblicata sulla base dell’autorizzazione concessa da Pagan Dawn sul sito
http://www.eclettismo.altervista.org/Wiccae_story/art03_valiente.htm
Nello stesso sito si trova anche la traduzione del suo intervento alla conferenza del 1997.

(3) Sul sito ufficiale www.doreenvaliente.org si possono comprare tutti i suoi libri oltre ad alcuni manifesti e gadget.