INCONTRO CON L’AUTORE: Dragon Rouge

Cinque domande e un questionario per Dragon Rouge, autore di saggi di stregoneria e Vecchia Religione.

LE DOMANDE

A – Qualcosa su di te e sui tuoi esordi di scrittore.
Non mi considero tanto uno studioso ma piuttosto un ricercatore che ha deciso di imparare e verificare le informazioni raccolte attraverso l’esperienza diretta, sperimentando di persona, in quanto ritengo che solo vivendo la realtà spirituale si possa comprendere quel che ci è concesso conoscere. Volevo vederci chiaro, e con questo intento intrapresi, nell’ormai lontano 1989, la mia ricerca nel mondo dell’occulto. Mossi i miei primi passi nello spiritismo vecchio stile e successivamente appresi per via medianica un primitivo sistema sciamanico che scoprii poi essere ciò che un tempo fu chiamato “stregoneria”! Nel 2000 nacque il desiderio di scrivere un libro per poter raccontare anche agli altri ciò che avevo scoperto strada facendo, lasciando al contempo anche una testimonianza scritta e indelebile del viaggio che avevo intrapreso. Riuscii a concretizzare questo mio grande desiderio solo quattro anni dopo, quando nel 2004 Aradia Edizioni pubblicò il mio primo libro: La Vecchia Religione, a cui poi sono seguiti altri cinque libri.

 

B – Parlaci dei tuoi libri.
I libri che ho scritto rappresentano il frutto delle esperienze che ho potuto maturare e vivere personalmente, toccando con mano, nell’arco di vent’anni di percorso spirituale. In questi testi, che formano due trilogie, la Vecchia Religione e Striaria, ho fedelmente trascritto e minuziosamente descritto molto di ciò che ho imparato, avendolo vissuto in prima persona e non attraverso semplici letture di scritti altrui. Entrambe le trilogie rappresentano la mappa di un viaggio nei misteriosi e sconfinati reami dell’ignoto, oltre i confini del razionale e del mondo visibile comunemente noto. Questa mappa indica un preciso sentiero da seguire, per potersi orientare all’interno di questo intricato labirinto senza perdersi, che condurrà l’impavido viandante alla conoscenza degli Antichi Dei e delle proprie potenzialità nascoste, che attendono solo di essere risvegliate, per trarne dei benefici nel senso più ampio del termine.

 

C – Come vivi la tua spiritualità.
Vivo la mia spiritualità quotidianamente, dedicandole molto tempo, essendo la fonte del mio benessere. Lo spirito è l’antica sorgente da cui tutto proviene e da cui ogni cosa ha inizio. Prendersi cura della propria “salute spirituale” ritengo sia fondamentale per poter vivere bene e in un modo più appagante, ma anche meno complicato.

 

D – Scrittori preferiti o ai quali ti ispiri.
I miei scrittori preferiti sono indubbiamente Marion Zimmer Bradley e  H.P. Lovecraft, tuttavia non mi ispiro a nessuno in particolare, cerco invece di sviluppare un mio stile.

 

E – Progetti per il futuro.
Al momento devo ancora definire le mie prossime mosse, non sono in grado quindi di poter anticipare nulla sui miei progetti futuri.

 

IL QUESTIONARIO

1) Dragon Rouge in tre aggettivi.
Controcorrente, misterioso, affidabile.

2) Il mio peggior difetto.
La pigrizia.

3) La mia dote migliore.
La lealtà.

4) Le qualità che preferisco in un uomo.
Cultura, intelligenza, lealtà, simpatia, riservatezza.

5) Le qualità che preferisco in una donna.
Femminilità, intelligenza, intraprendenza, fantasia, cultura, lealtà, allegria, riservatezza.

6) Quello che apprezzo di più nei miei amici.
La lealtà.

7) Quello che non sopporto nei nemici.
L’invidia maligna.

8) Cosa sognavo di fare da grande.
Lo scrittore.

9) Il dono di natura che vorrei avere.
Essere più estroverso.

10) La mia decisione sbagliata che correggerei, se potessi.
Nessuna, perché tutto mi ha aiutato a crescere.

11) La cosa più pazzesca che ho fatto.
Lasciare un posto di lavoro sicuro e ben retribuito per cominciare questa avventura.

12) Il capriccio che non mi sono mai tolto.
Provare a scrivere un romanzo o una raccolta di racconti, sempre a sfondo esoterico.

13) Cosa sarei capace di fare per sostenere quello in cui credo.
Qualunque cosa lecita sia necessaria.

14) Che cosa cambierei negli altri se avessi la bacchetta magica.
Mi piacerebbe che ogni essere umano fosse libero di dedicarsi a realizzare serenamente il proprio progetto di vita, di conseguenza cambierei tutto ciò che lo impedisce.

15) Che cosa cambierei in me se avessi la bacchetta magica.
Vorrei essere più estroverso e meno pigro.

16) Il paese dove vorrei vivere.
Dovrei provare a vivere per un certo lasso di tempo in altri paesi per saperlo, la mia terra natia mi piace, ma per il futuro non posso escludere nulla.

17) Il colore che preferisco.
Il nero.

18) L’animale che preferisco.
Il gatto.

19) L’animale che vorrei essere.
Un gatto.

20) Il mio passatempo preferito.
Scrivere.

21) Cinque libri da portare su di un’isola deserta.
I Canti di Aradia: il Vangelo delle streghe italiane (C.G. Leland), Witch Hill (M. Zimmer Bradley), e tre miei testi: L’antica stregoneria italiana, Striaria: Grimorio di stregoneria rituale, Striaria: il Culto delle Streghe.

22) I peccati che mi ispirano maggiore indulgenza.
Tutti salvo quelli che proprio non riesco a perdonare.

23) I peccati che non riesco a perdonare.
La cattiveria gratuita e l’invidia maligna.

24) Il mio motto.
La fortuna aiuta gli audaci.

25) Come vorrei morire.
In modo dolce e rapido.

 

Per conoscere meglio Dragon Rouge, leggete le recensioni dei suoi libri.

 

Autore: Redazione
Messo on line in data: Dicembre 2010