IL LIBRO DELLE OMBRE (PARTE PRIMA) di Devon Scott

Introduzione

Si chiamava Libro delle Ombre o Libro del Comando. Ogni strega, ogni donna saggia, ne aveva uno e ci scriveva sopra note, ricette ed incantesimi. Spesso non era nemmeno un vero libro, solo una serie di fogli sparsi tenuti insieme in qualche modo. E altrettanto spesso era più disegnato che scritto, perché molte donne erano povere, ignoranti e incapaci di scrivere anche solo il proprio nome.

Non era prezioso nella forma, perché questo era riservato ai Grimori, i testi classici di magia di cui si servivano i maghi; e ancora solo per i maghi c’era il Sacramentarium, un librone fatto su misura, consacrato appositamente per il suo proprietario, rivestito di seta pura e con le pagine in costosa pergamena.
I Libri delle Ombre forse non erano preziosi nella forma, ma impagabili nella sostanza. Ed insieme ce ne costruiremo uno, il nostro, personalizzandolo in modo tale da renderlo unico. Con il Libro ci faremo anche un corredo di oggetti sacri, da usare durante le operazioni magiche, e impareremo i rituali da fare durante l’Anno Magico, a scadenze fisse e quando… gli eventi lo renderanno necessario.

 

Il nostro Libro

Sviluppiamo tutta la nostra creatività nel farci il Libro delle Ombre. Possiamo comprare dei fogli di carta spessa e rilegarli con materiali a scelta, oppure comprare un quaderno di grandi dimensioni, con la copertina rigida, e ricoprirla con tessuto, cuoio, carta, sughero o altro a nostro piacimento.
E se proprio non abbiamo alcuna abilità in queste cose? Possiamo cercare un quaderno già pronto: ne esistono di tutti i tipi e per tutte le tasche. L’importante è che vi piaccia la sua forma e che vi sentiate a vostro agio a scriverci sopra: vi accompagnerà per tutta la vita, quindi fate una scelta attenta e meditata. Il Libro è vostro e solo vostro: di conseguenza, dovete toccarlo e sfogliarne le pagine solo voi. Quando non lo usate, ricopritelo con un panno o tenetelo in una scatola di legno.

 

Il corredo magico

Non è necessario spendere un patrimonio per farsi un corredo di strumenti per le cerimonie magiche. Vi servono semplici cose da usare per voi, non oggetti di lusso da mostrare agli altri. Basta che compriate tutto nuovo e che usiate gli oggetti solo per le cerimonie.
Se volete, esistono negozi specializzati che vendono corredi magici già pronti. Personalmente, preferisco un corredo fai–da–te: meno bello, magari, ma più spontaneo. Inoltre girare per cercare ciò che serve mette nella giusta disposizione d’animo.

Il tappeto d’altare. E’ un panno bianco, grande abbastanza per coprire il tavolo o la superficie su cui opererete. Ottimi il lino e la seta, ma va bene anche il cotone. Non usate fibre sintetiche.

Sale. Usate solo sale marino grosso integrale.

Acqua. Poiché la classica acqua pura di fonte delle antiche ricette è praticamente introvabile, usate acqua minerale naturale in bottiglie di vetro, per le benedizioni. Se dovete preparare pozioni, meglio l’acqua distillata.

Candele. Molte candele bianche e qualcuna di vari colori (vedremo poi quali). Quelle steariche sono economiche, quelle di cera d’api costano molto. Lo stesso discorso vale per i pani di cera per modellare, sostituibili con argilla.

Braciere e Carboncini. Usate quello che volete, purché resistente al calore; per bruciare grani di incenso ed erbe occorrono pezzetti di carbone di legna per far prendere fuoco alla miscela. Troverete i carboncini nei negozi di articoli orientali.

Inchiostro. Si trova nei negozi di articoli da disegno; sarebbe bello farlo da sé, ma il procedimento per ottenere un inchiostro stabile nel tempo è molto complicato.

Pennello. Nei colorifici, sempre in setole naturali.

Pergamena vegetale. Si compra nelle cartolerie ben fornite.

Incenso. Comprate il comune incenso da chiesa ed usatelo come base, personalizzandolo con una miscela di erbe per ogni rito.

Pugnale. Un coltello con il manico in legno e lama affilata, che vi servirà per raccogliere erbe, intagliare, scortecciare legna e tracciare segni; un secondo, dal manico nero, come pugnale rituale.

Coppa. La tradizione la vorrebbe in argento, ma vanno bene anche il cristallo, il vetro o la ceramica.

Bacchetta. La si taglia in primavera, in luna crescente, alla mezzanotte tra venerdì e sabato, da un ramo diritto di sambuco o nocciolo, senza nodi. Deve avere la stessa lunghezza che passa tra il vostro gomito e la punta del vostro dito medio. Ricordatevi di lasciare davanti all’albero un’offerta per il ramo che avete tolto. Scortecciatela, lisciatela con la carte vetrata e dipingetela. Sarà la prima vostra bacchetta; in seguito, vedremo come fare una vera “bacchetta del comando”, la classica e arcinota bacchetta magica, con l’interno di rame.

Vesti. Una tunica lunga fino alle caviglie di lino, seta o cotone, bianca.

Questo può bastare per un corredo minimo. Ora vediamo qualche notizia su Samhain, l’inizio dell’Anno Magico, e pochi semplici rituali per principianti, che potete sperimentare senza pericolo.

Scarica il file in formato .pdf  Libro delle Ombre 1

 

Autore: Devon Scott
Messo on line in data: Ottobre 2002/Febbraio 2003
Il testo è stato inserito nel libro I Giardini Incantati. Le piante e la Magia Lunare di Devon Scott, Venexia Edizioni, 2006.