I NUMERI SACRI (PARTE PRIMA) di Emanuela Cella Ferrari

Fin dall’antichità i numeri sono stati un supporto particolare all’elaborazione dei simboli. Essi rappresentano non solo quantità, ma anche idee e forze. Secondo la mentalità comune non esiste il caso, quindi numerare le cose e gli avvenimenti ha una grande importanza e, in alcuni casi, dà anche la possibilità di comprendere gli esseri e gli eventi.
La numerologia è una delle più antiche scienze dei simboli; non si conoscono le sue origini ma, certamente, i primi riferimenti ad essa si trovano fin dall’antichità. Per Platone i numeri rappresentavano il grado più alto della conoscenza e simboleggiavano l’essenza dell’armonia cosmica e interiore. Boezio affermava che la conoscenza suprema si otteneva attraverso i numeri; secondo san Martino i numeri sono gli involucri invisibili degli esseri. Essi regolano la loro armonia fisica, le leggi dello spazio e del tempo, governano i rapporti con il Principio Supremo. Non solo ma le stesse creature sono dei numeri perché derivano dal Principio Uno; esse ritornano a Lui, come i numeri tornano all’unità. Anche gli antichi Maya credevano al significato mistico delle cifre, proprio come gli astrologi e i maghi assiro-babilonesi, i quali furono i primi a pensare che la struttura dell’universo può essere spiegata dai numeri.
Secondo alcuni esoteristi le dimensione delle piramidi egizie e messicane non furono determinate da ingegneri o architetti, bensì dagli studiosi di numerologia che le progettarono come espressioni di dottrine segrete.
I mistici ebrei usavano l’associazione tra lettere e numeri per scoprire i significati esoterici all’interno dei testi sacri. Il loro sistema d’interpretazione era la ghematria; ogni parola o frase i cui numeri davano somme identiche esprimevano le stesse verità o avevano il medesimo significato.

Fu Pitagora a fornire una nuova visione della numerologia. Tra le sue dottrine quella che si è conservata fino ai nostri giorni è la Tetraktys, figura sacra sulla quale i pitagorici giuravano. Essa rappresenta il numero dieci come un triangolo che ha il lato di quattro. E’ un disposizione geometrica che esprime un numero; il concetto che essa presuppone è quello dell’azione misurabile. Questo tentativo di studiare la geometria per via aritmetica fece nascere l’aritmo-geometria, fondata sulla convinzione che fosse possibile ricavare le principali caratteristiche delle figure a partire dai punti che le componevano, e viceversa che le forme delle figure potessero svelare le proprietà nascoste dei numeri. Da questa nacque la dottrina esoterica dell’aritmosofia. Secondo Pitagora il numero è la causa prima del mondo, la matrice di tutte le cose. Se il numero era la sostanza delle cose, tutte le opposizioni tra di esse andavano ricondotte ad opposizioni tra i numeri; la lotta tra gli opposti era conciliata dal principio dell’armonia. In questo modo la matematica diventava una scienza universale, che si esprimeva nella geometria, nell’astronomia, nella musica e nella cosmologia, riportando tutto al numero sacro. Esso nasconde forze sconosciute; secondo un’antica tradizione il numero è considerato l’esca del mistero, il prodotto della parola e del segno, più essenziale e misterioso dei suoi componenti.

Secondo le dottrine esoteriche i numeri, come i nomi, quando vengono pronunciati mettono in moto delle forze che stabiliscono una forte corrente interiore che ha presa su di noi. Secondo il parere tradizionale tutto si connette nell’universo ed il numero non è che un nodo di relazioni. Ogni cifra possiede, quindi, determinate caratteristiche specifiche, un proprio simbolismo che si ripete anche nei suoi multipli in modo più accentuato.
In alcune credenze si afferma che ogni numero tende a generarne uno superiore, questo perché ciascuno di essi è portato a superare i propri limiti; per altri, invece, ciò avviene perché ogni numero necessita del proprio opposto. Vedremo, in questa rubrica, divisa in due parti, il simbolismo di ogni numero, iniziando dal numero uno per concludere con lo zero.

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Autore: Emanuela Cella Ferrari
Messo on line in data: Ottobre 2007/Agosto 2008