LA CLOWNESSA: IL SORRISO INTIMO DELLA DONNA di Rossella Bergo

La Clownessa. Il sorriso intimo della donna di ROSSELLA BERGO
Edizioni Venexia, Roma, 2010, Euro 19,00
www.venexia.it

 

La clownessa, il sorriso intimo della donna è un libro straordinario che parla alle e delle donne, ma si rivolge anche a un pubblico maschile che voglia comprendere meglio le dinamiche interiori dell’universo femminile.

Un libro sui generis, originale, fresco e al tempo stesso profondo, scritto da una persona che conosce molto bene il mondo della donna e quello della risata, vera e propria coprotagonista di questo saggio: Rossella Bergo è clown-dottore che opera nei reparti ospedalieri, a contatto con bimbi malati di cancro, e in missioni umanitarie nelle zone più disagiate del nostro Pianeta. Porta dentro di sé l’intensità di esperienze vissute in aree di confine, dove la sofferenza è padrona incontrastata; e nonostante ciò ha saputo trarre da questi incontri una linfa vitale che scorre dalla prima all’ultima pagina del libro e che contagia il lettore, modificando drasticamente il suo modo di considerare il senso della vita e della morte. Ecco perché La clownessa è un libro “potente” che dovrebbero leggere se non tutti, almeno in molti.

L’autrice racconta di come si sia avvicinata al mondo della clownerie non certo per caso, ma in seguito a un lungo e faticoso percorso verso di sé e il suo essere donna, in cui ha scoperto che

… la prima volta che mi vestii e truccai da clown percepii una seconda pelle, familiare, comoda, forse esageratamente confortevole, ma accompagnata da un disagio che in quel momento non riuscivo a spiegarmi. Furono quella sensazione e la necessità di trovare dei modelli da seguire che mi spinsero a iniziare la ricerca del mio essere donna comica eppur profonda”.

È così che è iniziato il suo viaggio a ritroso nel tempo, in cerca di quella clownessa che sentiva pulsare tra le pieghe della storia ma di cui trovava pochi riferimenti concreti. Sin quando non è approdata ai tempi più antichi, in cui la cultura matriarcale contribuiva a preservare il simbolismo femminile e gli conferiva una sacralità che nel tempo, e con l’avvento delle religioni monoteiste, ha iniziato a essere insabbiata e nascosta. Contemporaneamente, l’autrice ha intrapreso un viaggio dentro se stessa che l’ha portata a contatto con un mondo interiore ricco e straripante di creatività, che coincide con la parte più intima e divina del corpo della donna: quello della vulva e della vagina, vero e proprio “tempio della risata”. È stato conoscendo il suo universo femminile fatto di mente, anima e corpo, e ripercorrendone la storia scandita nei secoli, che Rossella Bergo ha ritrovato la clownessa intima, quella nascosta sotto le vesti di

personaggi che ne hanno incarnato l’essenza” ma anche “la ‘vulva che ride’, profondamente creatrice e creativa che, esattamente come la faccia della clownessa, possiede una bocca, delle labbra e un naso rosso, ossia la clitoride, ‘bottone magico’ che attiva il benessere e porta benefici sul corpo-mente pressoché identici a quelli della risata”.

Questo ci offre con il suo libro: un vero e proprio percorso all’insegna dell’autoconoscenza e dell’autoconsapevolezza che si delinea su tre sentieri diversi ma complementari, ovvero quello della sessualità, quello storico e quello creativo. Seguendo l’autrice lungo il sentiero della sessualità, ci si immerge nell’universo della Caverna Sacra e dell’eterno ciclo che unisce la donna alla luna: l’importanza e la funzione degli ormoni, il senso dell’orgasmo come strumento di benessere e armonia, le fasi del ciclo mestruale legate a quelle lunari, ognuna delle quali ha un sapore e un tipo di creatività diversi. Ogni donna resterà meravigliata dalla descrizione della dolcepausa (ovvero, la più comunemente nota menopausa) e si lascerà guidare all’esplorazione di questo momento della sua vita apprendendo come sfruttarne la magia intrinseca. È una bellissima riscoperta di quell’intimità che fa di una donna un essere speciale.

Il sentiero storico conduce, tra luci e ombre, alla donna delle origini e alle società matrifocali in cui un senso diverso dell’esistenza garantiva una pace e un’integrazione di ruoli, in ambito sociale, che col tempo abbiamo perduto. L’autrice ne rintraccia le prime forme grazie allo studio dei reperti di archeologi di fama mondiale, quali M. Gimbutas, per intersecare la Commedia dell’arte e risalire fino ai nostri giorni, seguendo l’evoluzione che il femminile ha subito nei secoli. Suo intento è consentire alla donna di riacquistare consapevolezza della propria importanza nella storia, solo a partire dalla quale si può aspirare a una nuova visione di sé e del proprio mondo.

Il sentiero creativo rappresenta la parte più divertente ed estrosa dell’intero libro, ricca di spunti e tecniche per far riemergere quel sorriso interiore che la donna di oggi, spesso troppo presa dalle “mille cose da fare”, dimentica di avere. Ci si sfizia tra ricette, esercizi di yoga, meditazioni, rituali e veri e propri incantesimi che aiutano a rendere magica la propria quotidianità, anche nel gesto più banale.

Capolavoro del libro è però la Parte IV, “Il volto umano della clownessa”, dedicata alla ricerca della bellezza (non quella meramente fisica ma totale, derivante dall’esperienza e dalla naturalità) che Rossella Bergo ha compiuto cercandola nei personaggi che ha incontrato durante le sue missioni umanitarie e che si porta dentro, anche a distanza di anni. Sono le clownesse delle Cinque Lune, legate alla Creatività delle Cinque Lune (vd. la parte dedicata alla creatività), ognuna con una storia allo stesso tempo meravigliosa e atroce, voce di una delle fasi della vita femminile. Sono la clownessa fanciulla della Cambogia, la piccola che ci intenerisce e strappa una lacrima nel suo candido dolore; la clownessa madre dell’Afghanistan, in cui anche la donna di oggi si riconosce nella lotta per l’indipendenza e l’autonomia; la clownessa maga della Thailandia, concentrato di sensualità e fascino, talvolta vittima e talvolta padrona; la clownessa sciamana dell’Italia, che grazie alla conoscenza dei suoi canali di percezione sa sintonizzarsi con la dimensione misteriosa dell’invisibile; la clownessa saggia dell’India che “sa-già” e grazie all’esperienza di un’intera vita sa godere a pieno di ogni attimo.
Sono racconti intensi, che comunicano una forza straordinaria, quella che ogni donna racchiude in sé e che spesso accompagna con un amorevole sorriso, simbolo di un potere infinito con cui affronta le tempeste e le gioie della vita (Recensione di Titti Fumagalli).

 

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