ARCHEOLOGIA DELL’INTROVABILE di Roberto Volterri

Archeologia dell’introvabile. Insoliti itinerari tra i misteri della storia di ROBERTO VOLTERRI
Edizioni SugarCo, Milano
www.sugarcoedizioni.it

 

Questo libro vuole costituire una sorta di ideale seguito ad un mio precedente lavoro intitolato Archeologia dell’Impossibile, dedicato a tutta una serie di reperti molto, ma molto discussi – praticamente « impossibili » – partendo dalla Pila di Baghdad, passando per l’Arca dell’Alleanza per finire con gli Specchi ustori di Archimede, guarda caso realizzati anche dal prestigioso Massachusetts Institute of Technology (MIT) nel settembre del 2005. Però ben trentacinque anni più tardi dell’amico ing. Mario Pincherle che, analogamente, riuscì ad incendiare un simulacro di nave romana nel lontano 1972!

E non è finita, poiché sto lavorando anche ad un altro libro, che intitolerei Archeologia dell’Invisibile, ma qui il discorso si fa ancora più complicato e ne parleremo a tempo debito. Tornando al titolo del presente volume il termine « introvabile » mi è parso necessario per sottolineare che gli argomenti trattati sono finalizzati alla ricerca di qualcosa che potrebbe essere andato perduto nelle nebbie del tempo. Ma che potrebbe, però, essere rintracciato seguendo opportune piste. Il Tesoro di Alarico, tanto per iniziare, fu nascosto nel letto (o nei pressi?) del fiume Busento oppure appartiene anch’esso alle infinite leggende che da sempre ammantano di mistero alcuni grandi e valorosi uomini che hanno fatto la Storia? Analogamente, la leggenda che vedrebbe Manfredi, figlio naturale di Federico II di Svevia, morire nella battaglia di Benevento e venir sepolto anch’egli lungo (o, in questo caso, nel letto?) il fiume Liri (o nel fiume Calore?) ha un qualche fondamento di verità?

Forse qualcosa di analogo avvenne per la favolosamente ricca Tomba di Attila, il flagello di Dio? La Tomba di Porsenna, per proseguire, attende ancora – nel sottosuolo della campagna nei dintorni di Chiusi? – che qualche testardo «Indiana Jones » dei nostri tempi si aggiri, con cautela, tra i cunicoli che costellano alcuni siti archeologici dell’Umbria meridionale? Il Sepolcro di Simon Mago è quello rintracciabile nel suggestivo parco di Villa Chigi, ad Ariccia, a pochi chilometri da quella Roma che lo avrebbe visto sfidare le leggi della gravità ma che avrebbe anche visto Simon Pietro avere la meglio e lasciare le impronte delle sue ginocchia in due basoli? Oppure le ultime tracce dello gnostico Simone di Samaria sono in qualche recesso dell’Isola Tiberina o addirittura in fondo al Tevere?

La Porta degli Inferi – o qualsiasi cosa potesse in antico intendersi con tale definizione – è ancora nascosta dalle ombrose rive del lago Averno, a poca distanza da Napoli? L’Antro della Sibilla Cumana è veramente quello che attualmente così viene definito, situato sempre in area partenopea, oppure è situato altrove? Chi era in realtà il Flamen Iovis di Terracina? E dove starebbe con esattezza il Tempio di Circe? Dov’è il cranio di Giovanni il Battista? E la Tomba di Virgilio? La Tomba di Pietro – così identificata dall’archeologa Margherita Guarducci – soddisfa veramente tutte quelle condizioni atte ad attribuire ad essa l’ultima dimora del Principe degli Apostoli? Ma anche di altre ultime dimore di noti personaggi dell’antichità non si conosce l’esatta ubicazione. La Torre di Babele ha veramente svettato verso i cieli dell’antica Mesopotamia? Come era realmente fatta? Ne rimane traccia? Come deve realmente essere interpretata la Musica di pietra scaturente dalle strane raffigurazioni dei capitelli dei chiostri catalani di San Cugat e di Gerona, in Spagna? Il « famigerato » Necronomicon appartiene agli pseudoblia – ovvero ai libri di cui tutti parlano ma che nessuno ha mai visto – oppure lo strano scrittore Howard Phillips Lovecraft attinse dall’immensa biblioteca di famiglia qualche spunto, successivamente integrato dal suo pur breve matrimonio con Sonia Greene già allieva della Grande Bestia, Aleister Crowley?

A qualcuna di queste domande è ancora possibile dare una risposta più o meno attendibile. Ad altre, la risposta non arriverà mai o, nei casi più fortunati, potrebbe scaturire anche dalle ricerche fatte da qualche archeologo dilettante dei giorni nostri. In fin dei conti anche l’omerica città di Troia appariva a tutti leggendaria e introvabile, ma a Heinrich Schliemann, così facendo, non andò male…
Concludono il libro tre strane Appendici: una dedicata a epigrafi, segni sulle pietre, curiosi graffiti o bassorilievi rintracciabili qua e là per l’Italia o in qualche parte d’Europa ad indicare qualcosa a qualcuno. Utili, in ogni caso, per indirizzare il lettore verso un obiettivo nascosto, forse « introvabile »… o quasi. La seconda Appendice potrà apparire ancor più strana poiché introdurrà il lettore in ricerche molto di confine in cui le informazioni relative gli eventi storici non scaturirebbero da indagini prettamente archeologiche, sul campo o meno, ma potrebbero – in un futuro non lontanissimo – derivare da una visione… diretta del passato. E ciò in base a contestatissimi esperimenti su quella che viene chiamata Cronovisione. La terza Appendice ci fa tornare, insieme al lettore, un po’ sul campo, poiché ci conduce qua e là per la nostra Penisola in luoghi dove è possibile che ancora sia rintracciabile qualche tesoro. Sì, qualcosa nascosto in tempi andati da qualche brigante in fuga o da qualche personaggio che ha fatto la Storia, ma che – in un momento critico della propria esistenza – potrebbero aver messo al sicuro i preziosi frutti di cruente o incruente imprese « belliche ».
Insomma, ritengo che il lettore possa avventurarsi – leggendo il libro ma, poi, facendo personali indagini sul campo – tra leggende, tradizioni, dati storici, siti archeologici, si dice e altro ancora alla ricerca di ciò che, forse, ancora rimane di lontanissime tracce risalenti ad un passato più o meno lontano. Tracce, ovviamente, «introvabili». O quasi (Scheda dell’editore).

 

Il Dottor Roberto Volterri – sposato con una pianista, Rita, e con una figlia Susanna, Psicologa e Psicoterapeuta – nasce (forse non per la prima volta) a Roma… a metà dell’altro secolo.
Laureato in Archeologia con una tesi sperimentale in Archeometria – ma con “non omeopatiche conoscenze” nel campo dell’Elettronica, della Fisica, della Biologia e di qualche altra Scienza ancora da inventare – si occupa da tempo di Archeometallurgia in ambito universitario, studiando reperti soprattutto metallici mediante amene tecniche di indagine, quali la Microscopia Elettronica a Scansione (SEM), la Diffrattometria X e la foto roberto volterriMicroanalisi a Dispersione di Energia (EDS). ). Si interessa dai primi anni Sessanta dell’altro secolo di fenomenologia ESP e degli aspetti meno consueti della realtà, successivamente studiati con semplici apparecchi elettronici da lui stesso progettati, realizzati, messi a punto e poi descritti in alcuni libri dedicati alla ricerca sulla Extra Sensory Perception, quali Psicotronica (SugarCo, 1976); Enigma Uomo (SugarCo, 1977); Alla ricerca del Pensiero (SugarCo, 1979); Psicotronica, in lingua spagnola, (Martinez Roça, 1981); Dimensione tempo (Aquarius, 1991 e, aggiornato, SugarCo 2004).
Si è poi dedicato a ricerche articolate più in ambito storico-archeologico, ma inquadrate da un punto di vista ‘di frontiera’:  ha pubblicato Narrano antiche cronache… (HeraBooks, 2002); L’Universo magico di Rennes-le-Château (SugarCo, 2004); Rennes-le-Château e il mistero dell’Abbazia di Carol  (SugarCo, 2005); I mille volti del Graal (SugarCo, 2005); Archeologia dell’Impossibile (Edizioni Hera, 2005); Baphomet. Sulle tracce del misterioso idolo dei Templari (SugarCo, 2006); Archeologia dell’Introvabile (SugarCo, 2006); Archeologia dell’Invisibile (SugarCo, 2007); Manuale di Psicotronica sperimentale (Eremon Edizioni 2008); Miracoli? (Acacia Edizioni, 2008); Gli ‘stregoni’ della Scienza (Eremon Edizioni, 2009 e, aggiornato e ampliato, 2015); Archeologia dell’Impossibile (Eremon Edizioni, 2010); Il Laboratorio del Dr. Frankenstein (Eremon Edizioni, 2011). Ha a poi pubblicato La Scienza nascosta, Invenzioni, Scoperte, Magie, Meraviglie, Misteri infiniti, Tenebre rosso shocking e  La Scienza nascosta (tutti con Cerchio della Luna Edizioni) e, ancora con Eremon Edizioni, Archeologia dell’Impossibile, nuova edizione, L’Ombra della Clessidra e I.F.O. Oggetti Volanti Identificati? (Eremon Edizioni). Più recentemente ha pubblicato Killers. Gli Apostoli del Male (Eremon, Luglio 2017) e con Enigma Edizioni, di Firenze, a breve usciranno Gli Stregoni dell’Alchimia, Porte Magiche, Mistiche, Filosofiche e Le ultime tracce. Molti di questi libri si trovano nel nostro Archivio delle Recensioni.

Oltre a circa trecento articoli dedicati alle tematiche ‘misteriose’ pubblicate fin dagli anni Settanta su riviste italiane dedicate ai “misteri”, quali gli Arcani, Abstracta e,  dal 2000, su Hera (di cui è stato anche il Consulente scientifico). Ha poi pubblicato moltissimi articoli su Enigmi della Storia, Misteri d’Italia e altre simili riviste (Zona Franca Edizioni). Una ventina di articoli li ha pubblicati molto recentemente (Aprile-Giugno 2017) sul settimanale Miracoli. Ha partecipato (alquanto ‘malvolentieri’…) ad alcune trasmissioni radiofoniche (Totem, su RTL 102,5) e televisive sia su reti RAI (Voyager) sia su emittenti private (Stargate e Il Sogno dell’Angelo). Per i prossimi decenni minaccia di pubblicare altri ‘incomprensibili’ libri su queste misteriose tematiche…

 

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