LO SCIAMANESIMO (PARTE PRIMA) di Briana

Storia e Caratteristiche

Lo sciamanesimo è probabilmente la più antica espressione religiosa esistente al mondo, nata già nell’età del paleolitico.
Esiste fin dalla preistoria, epoca in cui veniva praticato da uomini e donne considerati “sacri”, saggi e quindi degni di ogni rispetto (ah, come sono cambiati i
tempi!). Essi erano uomini e donne della medicina, una sorta di dottori che curavano ogni genere di malanni. Gli sciamani sono generalmente considerati dal proprio popolo come una specie di intermediari tra il mondo naturale e quello spirituale. Si trovano tracce di questa religione nell’Africa nera, in Asia, in America Centrale e persino nell’Irlanda celtica, anche se con sfumature sempre diverse, con tradizioni tramandate di padre in figlio o di madre in figlia.

Le pratiche sciamaniche sono generalmente molto complesse, e questa complessità è resa ancora maggiore dal fatto che anticamente non esistevano metodi di scrittura convenzionali e quindi questi insegnamenti erano tramandati oralmente. C’è da dire che in alcune popolazioni ancor oggi la trasmissione orale è preferita a quella scritta, nonostante la diffusione dei mezzi di comunicazione di massa, probabilmente perché la maggior parte delle pratiche si basa su esperienze personali che è impossibile descrivere con parole, a anche perché spesso si preferisce non lasciare “tracce” tangibili di tali insegnamenti.

Caratteristica principale di questo pensiero è l’utilizzo dei viaggi fuori dal corpo per visualizzare mondi altrimenti invisibili. Il concetto su cui poggia la filosofia sciamanica è che il mondo visibile è in qualche modo pervaso da forze invisibili che influenzano la vita delle persone, spesso mostrandosi sotto forma di spiriti guida, un “qualcuno” che dona conforto nei momenti difficili, ma anche consigli e protezione. E a questo proposito ci sono diverse scuole di pensiero: alcuni sostengono che, posto che ciascuno di noi ha un proprio spirito guida, questo dipende dalla sua data di nascita (un po’ come il segno zodiacale) e rimane lo stesso per tutta la vita. Altri invece sostengono che lo spirito guida può cambiare, dipendendo dalla situazione del momento (si ha bisogno delle caratteristiche proprie di un determinato animale) oppure dal cammino che ognuno di noi intraprende nella sua vita. Ad ogni modo, il concetto è per molti versi simile a quello dell’angelo custode… Naturalmente lo sciamano (il termine maschile viene spesso utilizzato anche per le donne) è una persona che ha seguito un certo percorso psichico, fisico e spirituale, che ha un addestramento a volte molto duro che spesso termina dopo anni e anni di studio. A volte queste persone vengono spregiativamente chiamate “stregoni”, probabilmente senza neanche sapere che i due termini anticamente erano sinonimi e l’ultimo non possedeva alcuna connotazione negativa, ed era piuttosto usato per designare persone molto colte e sagge.

Un tempo gli sciamani erano propri di tutte le culture, poiché la maggior parte di queste adorava differenti divinità che si rifacevano alla natura e quindi avevano bisogno di qualcuno che facesse da intermediario. Oggi il culto sciamanico sopravvive soprattutto in America centrale (indiani d’America) e tra le popolazioni celtiche, tanto per citarne alcune conosciute a tutti. Sicuramente ci sono anche altre popolazioni, magari di numero piuttosto esiguo, che mantengono il rispetto e il culto che questi grandi uomini meritano. Oggi, probabilmente anche grazie al nuovo sviluppo dei movimenti New Age, lo sciamanesimo sta vivendo un altro momento aulico, sicuramente aiutato dal fatto che utilizza la cosiddetta medicina dolce, cioè sfrutta le doti e potenzialità delle erbe al posto delle tradizionali medicine chimiche, incitando quindi ad un ritorno alla Natura che fornisce da sola tutto ciò di cui abbiamo bisogno.

La figura dello Sciamano

Lo sciamano giocava un ruolo fondamentale nella società del tempo: era considerato un guaritore. Si credeva che riuscisse a conquistare potere e conoscenza attraversando (in sogno, naturalmente) i vari piani eterici o mondo e portandosi dietro nel mondo reale la conoscenza acquisita. Molto spesso anche magia, incantesimi e rituali vari facevano parte integrante della conoscenza dello sciamano, che li utilizzava per guarire. In effetti lo sciamano godeva di enorme considerazione, che a volte sfociava nel vero e proprio timore, poiché le sue conoscenze erano tali da poter procurare, oltre alla salute, anche la morte. E questo soprattutto grazie anche alla sua profonda conoscenza delle piante e dei loro poteri officinali, da cui derivava il suo grande potere.

Anticamente si riteneva che la malattia avesse origine nel piano eterico, causata da una serie di squilibri energetici che sfociavano sul piano fisico nelle classiche manifestazioni. Quindi lo sciamano credeva che per guarire il fisico dovesse prima guarire lo spirito, “entrando” nel corpo del malato ed analizzando i suoi problemi, i suoi “scompensi” energetici. Da qui la convinzione che lo sciamano potesse, volendo, causare del male: se era capace di “entrare” nelle persone per guarirle, probabilmente poteva fare lo stesso per fare loro del male. Ma oggi sappiamo un paio di cose in più sugli sciamani: il loro rispetto per ogni forma di vita, sia essa animale, minerale o vegetale, rende loro impossibile arrecare danno a qualcuno in maniera volontaria. Tanto più che credendo alla reincarnazione, sanno che verrebbero puniti nel modo peggiore: avendo ancora a che fare con la persona cui hanno arrecato il danno, ma con i destini capovolti (il cosiddetto karma). Ed è proprio da questi criteri che derivano due principi base della wicca (e – sospetto – anche dello sciamanesimo): la prima cita testualmente che se non danneggia nessuno, puoi fare ciò che vuoi; la seconda invece asserisce che tutto quello che fai agli altri, nel bene e nel male, ti ritorna moltiplicato per tre. Credendo a questi principi, risulta quanto meno difficile fare del male a qualcuno per il semplice gusto di farlo.

Oggi il movimento New Age si è “appropriato” di molti dei credo dello sciamanesimo tradizionale, spesso riadattandoli ai propri bisogni e alle tradizioni del paese di appartenenza del proprio gruppo religioso. Proprio per questo molti vedono lo sciamanesimo attuale (quello New Age, per intenderci) come “snaturato”, sporcato in quelli che erano i principii e i credo base delle origini. Ma proviamo un attimo a riflettere sulla cosa: lo sciamano acquisisce gran parte del suo potere e della conoscenza dal regno vegetale, cosa che anche la Wicca fa, rispettando ogni filo d’erba e ogni formica che incontra sulla strada. Anche la Wicca come lo sciamanesimo si avvale spesso dei familiar, animali con cui lo stregone (lo sciamano) stabilisce un legame speciale che gli permette di utilizzarlo come guida nei viaggi fuori dal corpo… caspita, si assomigliano parecchio, direi! Naturale quindi che rimanendo uguale la sostanza, la forma e il contorno siano cambiati: oramai non ha più senso meditare e viaggiare fuori dal corpo al freddo e al gelo quando si ottiene lo stesso risultato – se non migliore – in una stanza calda e confortevole! E’ ovvio che tutto viene riadattato al modo di vivere moderno, con tutto ciò che ne consegue. Anche l’uso dei familiar e degli animali guida sarà completamente diverso: un tempo tenere un gatto in casa poteva essere pericoloso (ci si rimetteva anche la pelle, a volte), oggi ci sono persone che tra pesci rossi, cani, gatti, pappagalli hanno un vero e proprio zoo nell’appartamento… quindi in quest’insieme di cambiamenti, avere contatti con il nostro animale guida, o totem che dir si voglia, risulta indubbiamente più facile. Nel prossimo articolo analizzeremo i principali familiar, le loro caratteristiche e il modo più semplice per mettersi in contatto con loro.

 

Autore: Briana
Messo on line in data: Novembre/Dicembre 2006