ERBE MAGICHE: IL CACAO di Katia

Una delizia per l’amore

Un dolce profumo sinuoso sale verso il mio volto, inebriandomi con una fragranza sensuale quasi ipnotica. L’attenzione viene catturata, la mia lettura attenta
dei miei appunti si distrae e si posa su una stupenda tazza colma di cioccolata calda: prendo fra le mani quella coppa carica di delizia e sorseggio ad occhi chiusi, assaporando lentamente la bontà di quella bevanda esotica.

Degustando quella prelibatezza, visualizzo momenti magici di bimba, quando mia madre mi porgeva una scodella di cioccolata fumante e con tono caldo e pacato cominciava con “C’era una volta”… E’ cosi che comincia la nostra storia del cacao.

C’era una volta in un tempo assai lontano, dove la memoria non dimora più, in un luogo molto, molto remoto, oltre le distese dei mari, un regno meraviglioso.
Una giovane principessa, innamorata e felice, viveva con il sua amato sposo, valoroso guerriero. Un triste giorno lui dovette allontanarsi, verso i confini del suo impero, per difendere le proprie terre. La Principessa, come era dovere di moglie, rimase nella sua dimora a custodire i beni del marito.

Ma un giorno accadde qualcosa…
Guerrieri nemici e malvagi catturarono la giovane donna, sperando di trovare il prezioso bottino, ma la principessa non svelò mai il luogo segreto del tesoro. Così quelle genti malvagie e senza scrupoli uccisero la sovrana: dal rivolo di sangue della principessa, per magia, nacque un piccolo arboscello. La pianticella donava dei frutti deliziosi, fave cariche di semi. Si narra che le proprietà di quei piccoli frutti racchiudano gli aspetti della principessa: il gusto amaro delle pene e della sofferenza, il sapore forte eccitante delle sue virtù, e l’aspetto rossastro per il sangue versato.

Ma la storia del cacao non si ferma qui, va ben oltre i tempi, oltre i ricordi. Gli imperi di quel luogo lontano si susseguirono dal tragico evento, fin quando giunse un potente re traboccante di tesori preziosi. Si narra che nelle sue camere segrete si nascondevano oro, argento, delle verdi pietre preziose che brillavano trionfanti in quei luoghi oscuri, ma nei suoi infiniti averi il tesoro più ambito erano i semi di cacao. Il re Quetzacoàtl (Serpente Piumato) ne era fiero: pensate che i semi di cacao, in quei tempi lontani, erano così preziosi che avevano lo stesso valore della moneta. Ma un giorno dei loschi figuri, invidiosi di tanta ricchezza, diedero con l’inganno una pozione magica al sovrano, che in breve tempo impazzì…
Sentendosi tradito e disorientato, re Quetzacoàtl fuggì via mare, con una zattera fatta di serpenti intrecciati, promettendo al suo popolo che nell’anno posto nel segno del “Ce-acatl” sarebbe tornato a prendersi il suo regno e le sue ricchezze.

Si narra che, alcuni secoli più tardi, quando nel calendario azteco cadeva l’anno “Ce-acatl”, un enorme veliero approdò in quelle terre: il nuovo sovrano credette all’antica profezia del re Quetzacoàtl, diventato Dio, e quando gli Spagnoli scesero dalle navi, vennero accolti con grandi festeggiamenti. Al conquistatore spagnolo Hernàn Cortès furono attribuiti grandi onori: pensando che fosse il grande Dio Azteco ritornato in terra, gli donarono oro, argento e semi di cacao, cullando la speranza che l’ira del Dio non scendesse sull’impero. Purtroppo i doni non servirono a nulla e quel popolo ingenuo andò incontro all’annullamento.
Ebbene, si può dire che da quel momento il cacao lentamente cominciò a farsi conoscere anche in Europa; la diffusione del cioccolato avvenne intorno al 1580.
Questa storia, un po’ lontana nei tempi, mi fa pensare al film Chocolate, quando la protagonista di questa storia affascinante prepara delle cioccolate inebrianti e seducenti. Anch’io mi sono cimentata in un paio di ricette da me inventate, che a parere altrui sono abbastanza gustose: eccole!

Le mie ricette

Cioccolato al peperoncino e al cardamomo
Un litro di latte

un pizzico di peperoncino
1 pizzico di cardamomo
2 Cucchiai di cacao in polvere
2 Cucchiai di zucchero
2 Cucchiai di fecola

Unire tutti gli ingredienti in un pentolino, aggiungendo il latte gradualmente e fare bollire, lasciate addensare ancora qualche minuto a fiamma bassa e poi servite.

Cioccolato alla cannella
Seguire la stessa ricetta, ma aggiungendo un pizzico di cannella e due chiodi di garofano, lasciare a fiamma molto bassa e poi servire. Questa ricetta è ottima nei periodi quando i malanni da freddo sono alle porte: il cacao è un ottimo corroborante, la cannella, oltre a scaldare l’organismo, dona una moderata difesa contro le forme influenzali; la stessa cosa vale per i chiodi di garofano.

Non avete mai mangiato le tagliatelle al cacao? Beh… Provateci!
Un abbraccio a tutti e buon San Valentino!

Autore: Katia
Messo on line in data: Gennaio 2006