MAGIA DELLA LUNA (PARTE PRIMA) di Doriana C.

Ho pensato di ideare una cartella interamente dedicata alla Luna, perché è l’astro che più mi affascina da quando ero bambina. Sarà per le fiabe che mi raccontavano i miei nonni, di piccoli abitanti dallo sguardo profondo che vi abitavano e sbirciavano le faccende di noi umani, o per misteriosi ricordi ancestrali. Fatto sta che la Luna ha intrigato e sedotto la mente umana dagli albori dei tempi.

 

I miti connessi alla Luna

A prescindere dalla sua conformazione morfologica, oggetto di trattazione dei più esperti in materia, la Luna ha una storia legata alla mitologia che è lunga quantomeno quanto l’uomo stesso e con le vicende di lui si intesse. E così è stata spesso oggetto, nelle civiltà antiche, di culti devoti alla Dea Madre. Rappresentativa del mellifluo, dell’oscuro, dell’umido e del liquido, essa ha infatti finito con l’incarnare l’archetipo femminino e tutte le caratteristiche ad esso associate.

Si pensi così, per esempio, ad Artemide, per i Romani Diana, dea della caccia e della Luna, avvolta in una tunica e intenta a impugnare un arco d’argento – colore lunare per eccellenza – dal quale far scoccare frecce magiche. O a Selene, dea greca figlia di Iperione e Teia, oltre che sorella di Elios (il Sole) ed Eos (l’Aurora). Avvolta nel suo manto di mistero e in una lunga veste dai colori chiari, ella veniva spesso rappresentata come una dolce fanciulla dalla carnagione di seta e chiarissima, che impugnava una torcia. Selene si innamorò anche di Endimione, re dell’Elide, a cui diede il sonno eterno.
Presso gli Egiziani era Thoth il dio preposto alla Luna, custode dei poteri della scrittura, della magia, della conoscenza e… del tempo! E nella fantastica cultura mesopotamica? C’era Sin, dio della Luna, protettore dei cicli dell’astro e di tutti gli elementi naturali ad esso connessi.

La Luna, quindi, rappresentata dal cerchio, simboleggia la ciclicità della vita, il suo evolversi e tornare, i suoi misteri e i suoi sensi nascosti. Per questo le culture più vicine alla terra, influenzata dai raggi dell’astro, ne hanno fatto un punto di riferimento importante. Si pensi alle antiche culture pagane (contadine) in cui la Luna guidava gli agricoltori nella semina e nel raccolto, scandendo fasi dell’anno legate alla vita della terra. La Luna era così simbolo di trasformazione, di cambiamento, di periodicità e movimento che influiva direttamente sui cicli biologici dell’uomo e del suo mondo circostante. Il ciclo lunare è di circa 29 giorni e la tradizione ancor oggi vuole che certi lavori vengano fatti in determinate fasi dell’astro: per esempio, iniziare una dieta in fase di Luna Calante è più che mai favorevole, così come la semina gode di buoni auspici in Luna Crescente.
La Luna poi muore per circa tre giorni, scompare dal cielo e torna, come rinata. Per questo è stata spesso definita “Il primo morto”, poiché svanisce… ma è anche il primo morto che resuscita dopo tre giorni di oscurità totale.

La Luna è quindi molto più che un astro, soprattutto nella tradizione esoterica e in quella magica. Pregna di significati e di simboli, essa suggella l’incrocio oggi quanto mai palese tra il passato e il presente, oltre che essere linea aperta verso il futuro. Nel suo viaggio attorno alla Terra e su se stessa, essa acquista una fisionomia ben precisa e nota presso le persone che hanno fatto del mistero e della magia un punto cardine della loro vita.
Per questo ne esploreremo assieme, man mano, il simbolismo. Studieremo le pietre ad essa associate (ma non solo), accenneremo ad antichi rituali che vedevano la Luna protagonista, impareremo qualche antico inno a Lei dedicato, a scorgere nei suoi cicli un piccolo aiuto per prendere consapevolezza dei cicli della nostra stessa vita, ne approfondiremo il mito. Faremo insomma un viaggio nel suo universo, con la sua luce densa e pallida a illuminare il nostro cammino.

 

Autore: Doriana C.
Messo on line in data: Marzo 2008