IL SENTIERO DELLA DEA di Phyllis Curott

Il sentiero della Dea di PHYLLIS CUROTT
Edizioni Venexia, Roma, 2012, 381 pagine, Euro 22,00
www.venexia.it


Torna disponibile per il pubblico italiano Il Sentiero della Dea, uscito per la prima volta nel 1998 col titolo di The Book of Shadows, da tempo esaurito nelle precedenti edizioni, opera di Phyllis Curott, avvocato e Gran Sacerdotessa della Wicca, fondatrice del Tempio di Ara, membro del Parlamento delle Religioni del Mondo e forse la più nota figura della moderna Stregoneria nel mondo.

In una vita “normale”, quella di una giovane donna avvocato, single, che sta cercando di organizzare la propria carriera e la propria vita sentimentale, arrivano (o meglio irrompono) quelle “coincidenze casuali” che non sono mai dovute al caso, dapprima bandite in nome di una “saggia” razionalità. Ma un incontro fatale con Sophia, che si definisce una strega, cambia le carte in tavola: dopo, non sarà più possibile ignorare o equivocare segni che sono sempre stati presenti.

Il libro è a metà tra il romanzo autobiografico e il manuale pratico, e alterna racconti di vita vissuta nel mondo profano (tra episodi buffi, curiosi, simpatici, divertenti, tragici o penosi) all’apprendistato magico dell’Autrice, iniziata a una tradizione di stregoneria statunitense che onora la Dea.
Il caso di Phyllis è ovviamente unico, ma per molti versi anche condivisibile da tutte coloro che hanno cercato di intraprendere un viaggio spirituale alla ricerca della Dea: “un regno che la cultura occidentale ha dimenticato da tempo“.

Il testo si conclude con una breve appendice di consigli magici, ma il suo immenso valore non sta nelle formule, bensì nell’esperienza esistenziale,  narrata con semplicità, onestà e passione. Nel percorso di una donna che cerca di capire il perché delle “cose strane” che le succedono, delle percezioni extrasensoriali non cercate, dei sogni pieni di simboli oscuri e delle “inesplicabili rivelazioni” che all’improvviso li rendono chiari.

Il Sentiero della Dea è un libro interessante in sé, come lo può essere l’autobiografia di qualunque persona che abbia avuto una vita poco comune, ma è addirittura indispensabile per chi cammina sullo stesso sentiero verso il divino femminile, o per chi vorrebbe farlo, ma teme che le difficoltà e gli ostacoli siano eccessivi. Le parole dell’Autrice sono una guida verso terreni sconosciuti e a volte anche infidi, e una mano tesa per aiutare ogni praticante a vedere chiaro in sé e in quello che la vita può offrire.
Un grande libro, e non è che se ne scrivano tanti… (Recensione di Devon Scott)

 

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