L’HOMME ROUGE DELLE TUILERIES di Paul Christian

L’Homme Rouge delle Tuileries di PAUL CHRISTIAN
Traduzione dal testo integrale francese di Devon Scott
Editrice Venexia, Roma, 2011, 362 pagine, illustrato in B/N, Euro 27,50
www.venexia.it
 

L’Homme Rouge delle Tuilleries è un classico che non può mancare nella biblioteca dello studioso di occultismo e astrologia. La Venexia Editrice, pubblicando questo capolavoro di Jean Baptiste Pitois, in arte Paul Christian, ha fatto un grande dono a tutti gli appassionati di ermetismo, poiché il volume è un originale studio astrologico che si immerge nel vasto mondo dei Tarocchi con l’ausilio del simbolismo cabalistico ed ermetico. Come fonte, l’autore si richiama a Giamblico e sostiene che i 22 Arcani Maggiori dei Tarocchi furono rinvenuti sulle pareti della Piramide di Giza.

Perla di questo lavoro è l’antichissimo elenco dei Gradi Tebaici in cui ogni grado viene esplicato da una frase che ne illustra le caratteristiche principali, ma va evidenziata anche un’altra curiosità: in questo libro compare per la prima volta il termine “Arcano” associato alle tavole dei Tarocchi. Infatti, il testo è uno strano ibrido di forma romanzata e guida che narra l’incontro tra Napoleone Bonaparte e un monaco benedettino in possesso di un antichissimo manoscritto occulto. Tale manoscritto contiene la descrizione delle 78 figure simboliche, di origine egizia, cui ci si riferisce come Arcani. Le stesse descrizioni apparvero in un altro importante volume dell’autore dal titolo Histoire de la magie.

Il libro è un vero e proprio viaggio nell’universo ermetico dei Tarocchi, dove l’astrologia diventa strumento per sondare le pieghe delle propria vita e svelarne le trame ordite per ogni individuo, inscritte “nei pianeti” al momento della propria nascita. L’autore è docente sopraffino per lo studioso serio che si avvicina o desidera approfondire l’argomento, insegnandogli i segreti del Cerchio della Rosacroce, le tavole delle influenze dei pianeti nelle case e nei segni, i signori delle case, i sigilli planetari, le tavole delle stelle fisse e dei cicli degli anni, i numeri onomantici, le dignità e le afflizioni dei pianeti nonché i “misteri dell’Oroscopo”.
La traduzione è integrale dal testo originale, curata dall’esperta Devon Scott, che firma anche un’interessante Prefazione in cui raccoglie informazioni sulla vita dell’autore davvero preziose, poiché rare e introvabili (Recensione di Titti Fumagalli).

 

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Commento di Gerardo Tesauro
Ottimo: Ma perché non create un software ovvero un programma computerizzato per l’oroscopo onomantico?

Risposta della Redazione
Contatti direttamente la casa editrice (www.venexia.it) e lo proponga.

Commento di A. Aries
La Magia dell’Uomo Rosso è scienza. La scienza è luce. La luce non illumina altro che  gli occhi che vedono; ma essa comincia sempre con gli occhi  che si aprono. Noi viviamo in un tempo in cui lo spirito d’esame accelera le scoperte. Non vedo perché l’arte di decifrare l’avvenire per mezzo di certe regole debba essere più impossibile da padroneggiare di quella  del corrispondere a tutte le distanze per mezzo di un filo elettrificato (9). Ogni leggenda è un simbolo passeggero che nasconde una verità permanente (16-17).

In quale opera del mistero si può inscrivere L’Homme Rouge  delle Tuileries? Sfogliando, spolverando le antiche pagine  di arcaiche leggende popolari, miti, racconti dalle ricche  sfumature  etniche è facile  – per noi curiosi irriducibili  dell’era dell’attuale mutamento, metamorfosi d’ovidiana  memoria di un magico trascorso temporale – imbattersi in questo mitico? personaggio che rasenta le linee dell’universo misterioso, e dell’occulto quasi indecifrabile. Quasi fossero complesse note musicali, ma note angeliche, o di intelligenze! Nell’anima del mondo, ambiente fluido che penetra tutte le cose, c’è una  corrente d’amore o d’attrazione,  e una corrente di collera o di repulsione. Questo etere elettromagnetico da cui noi siamo calamitati, questo corpo igneo dello Spirito Santo che rinnova senza tregua  la faccia della terra, è reso fisso dal peso della nostra atmosfera e dalla forza d’attrazione del globo(9), per ricalcare le preziose orme, parole liriche di Eliphas Levi, nel suo Dogma e rituale dell’Alta magia. Leggendo, perscrutando L’Uomo Rosso curato da Devon Scott per la Venexia edizioni, il nostro spirito è calamitato, catapultato in un libro sopra le righe, lontano dai comuni stereotipi che al mondo esoterico appartengono di riflesso! Un libro,  lavoro, creazione piuttosto complesso, e sicuramente di non facile lettura. Tuttavia la prima parte dell’opera in questione, apre lo scenario più fluido, scorrevole di una narrazione tra il reale e il suggestivo, il favoloso, mitico. Senza dubbio, le pagine introduttive muovono e promuovono ad una conoscenza più complessa ed elevata nella sua profonda e quasi inafferrabile contenuto, che oserei dire, definire qualcosa che induce dalla teoria alla praxis, e per pratica intendo la investigativa lettura dei tarocchi. Magia o Verità? Mistero o concretezza di un tempo che si frammenta tra un prima ed un dopo degli accadimenti umani, e soggettivi, inteso quale Fato, destino, o l’eroicità dell’essere in ‘vita’ sperando di carpire un segreto nascosto, celato tra le enigmatiche figure  – quasi geroglifici – che danno vitalità artistica ai Taroth. Gli stessi che tanto amava decantare l’esoterista – e non solo – A. Crowley. E’ questo un compendio, un programma di Alta magia? Presumibilmente lo è più di ogni cosa, con certezza è una vera Tavola smeraldina del nuovo Rinascimento all’occulto, al misterioso, all’inafferrabile semi nascosto oltre la parvenza di un tarocco le cui arcane, enigmatiche figure altro non sono se non il puro riflesso di quel ‘parallelo altrove’ meta finale del terreno divenire. La limpida manifestazione della Scala cabalistica per trovare, raggiungere il mezzogiorno celeste, il punto culminante del nostro fato/oroscopo (259). L’oroscopo si nutre di misteri, ben lo definisce l’autore di L’Homme Rouge (241-328), molto ci è rivelato tra le pagine del Manoscritto del Maestro Guyon: frammenti di un libro perduto (67-239). La creazione dell’essere umano, e non solo, sembrerebbe essere in relazione, in una costante gravitazione planetaria con le varie componenti dell’universo e dei suoi simbolismi astrologici ed alchemici, il Sole  è – di natura – la primaria e primordiale fonte di potenza/energia creatrice. Emanazione indistruttibile di una Signoria dominante (201-239). La grandezza e singolarità dell’opera  – analizzata –  è stata per tempo preda dell’inganno e delle incertezze della oscura  ombra, come di un oblio che assumeva la parvenza di un eterno rinnovarsi. Ma la Luce – come noto – irrompe con la sua potenza, ed ecco magicamente far breccia nella notte più nera e tenebrosa, la scorrevolezza – quasi un limpido fiume – della traduzione curata nei particolari dell’espressione letteraria di Devon Scott. Traduzione che  ne agevola piacevolmente la lettura, pur sottostando la complessità del testo che rimanda a questioni di natura più esoterica, misteriosofica, astrologica, di indagini planetarie delle costellazioni, e degli influssi stellari sui principi vitali umani, anime e corpi. In lingua geroglifica l’Uomo Rosso ha significato di Signore della Luce. In questo libro appare – di conseguenza – come suprema incarnazione dei misteri dell’antica frammassoneria dell’Oriente (16-17), viene ad inseguire il segreto della vita, alla nascita di ogni  creatura umana mediante l’arcano delle Tavole astrologiche. Tavole che vanno a ramificarsi perfettamente alle esoteriche figure dei Tarocchi, i quali possono essere letti, esclusivamente, con l’occhio interiore dello spirito, in quei soggetti dotati di una natura  limpida, luminosa come diamante grezzo, oltre che di una intuizione di quanto è al di sopra della linea di confine umano. Ma sono a noi care le sagge parole di Honoré de Balzac che contemplando  un cielo stellato fe’ delle lodi del cuore lirica pura:

Negate amico mio, quanto volete l’alta scienza degli antichi Magi della Caldea, o dell’Egitto, questo non impedirà che questi mondi infiniti ruotino sul loro asse inesorabilmente. Voi siete libero di negare la Luce, ma non potreste spegnere i suoi raggi” (9).

Questo libro come molti altri è unicamente un seme che andrà a depositarsi nelle anime dei lettori e, … poi nuovi fiori germoglieranno nel notturno, infinito cielo!