GLI ORACOLI DI DICEMBRE di Sergio Bissoli

Che cosa avverrà nel nuovo anno?

Gli ultimi giorni di dicembre sono, per tradizione, il periodo ideale per interrogare la sorte su quello che avverrà nell’anno che sta per arrivare. Eccovi quindi alcuni semplici oracoli per indagare sul vostro destino.

 

Oracolo delle nove pietre

Prendete 9 sassolini tutti uguali, 9 cristalli, oppure 9 pietre semipreziose, dalle dimensioni di cm. 3 circa. Qualsiasi formato va bene escluse le sfere poiché rotolano.
Formulate la domanda, chiara e precisa. Entrate in in uno stato di passività mentale, senza pensare a nulla. Tenete le pietre chiuse nelle mani a coppa e agitatele per qualche secondo. Aprite le mani e lasciate cadere le pietre su una superficie che attutisce il colpo: legno, cartone o stoffa. Evitate le superfici troppo dure, vetro, marino o plastica, poiché le pietre rimbalzano e si disperdono.
Le pietre cadendo formano una figura che bisogna interpretare. Le figure sono 16 e si chiamano: Figure Geomantiche (per i particolari, vedi geomanzia). Ogni figura rappresenta una situazione fondamentale della vita. Studiate bene le figure e imparatele a memoria.

Perché 9 pietre? In Numerologia il 9 rappresenta la riuscita totale in tutti i campi. Ogni pietra rappresenta un punto di una figura. Ogni figura è formata di punti, minimo 4 per la VIA e massi:no 8 per POPOLUS. Disponendo di 9 pietre qualunque figura ha la possibilità di formarsi, compreso POPOLUS, con l’avanzo di una pietra. La figura formata rappresenta la risposta futura alla nostra domanda. Se la figura è leggermente malformata è possibi1e correggerla.
– Figura distorta: risultato distorto.
– Figura incompleta: risultato incompleto.
– Figura inclinata a sinistra: situazione passata
– Figura inclinata a destra: situazione futura.

Sono considerate nulle le pietre che cadono lontano oppure intorno a una figura ben formata. Spesse volte però si formano 2 o anche 3 figure incomplete. Due figure intersecate: situazioni interdipendenti. Leggetele da sinistra verso destra, come la scrittura, per conoscere il susseguirsi degli avvenimenti futuri.

 

Bibliomanzia

E’ la tecnica per conoscere il futuro attraverso un libro; anticamente si adoperava l’Eneide di Virgilio, nel Medioevo si usava la Bibbia. Oggi si adopera un vocabolario di cm. 20 x 12 perché agevole da tenere in mano, e rilegato a filo perché così è più facile da sfogliare. La tecnica, semplicissima, è la seguente: pensate la vostra domanda tenendo un vocabolario in mano. Fate scorrere tutte le pagine sfogliando il libro velocemente, più volte. Adesso, mettete il dito indice sopra un punto casuale di una pagina aperta a caso. Leggete la parola come risposta alla vostra domanda. Ripetete 2 o 3 volte. Il segreto, come in tutte queste pratiche, consiste di porsi in uno stato di coscienza attenuata, non vigile. Allora le informazioni provenienti dall’inconscio possono superare la censura interna, chiamata “limen”. Con la pratica l’operatore migliora le sue capacità; con la ripetizione nel tempo, corpo e cervello imparano ad agire sempre meglio.

 

Il pendolo

A partire dal 1400 in Inghilterra e Germania alcune persone dotate di particolare sensibilità cominciarono a piegare una bacchetta di nocciolo, a forma di V, per scoprire le sorgenti d’acqua o i giacimenti metalliferi. Questa arte era chiamata Rabdomanzia. Successivamente la bacchetta venne sostituita con un pendolo e l’arte si chiamò Radioestesia.
Nei tempi moderni il pendolo viene utilizzato per scoprire oggetti, persone scomparse e per ottenere risposte alle domande. Questa facoltà si chiama ESP o percezione extrasensoriale ed è presente nell’8 % delle persone. La ESP utilizza i movimenti inconsci della mano che regge il pendolo, per manifestarsi alla coscienza.

Il pendolino da radioestesia è un oggetto semplice e 1eggero; consiste di un filo lungo 15 cm. con attaccato in fondo una sferetta di sughero con diametro di 2 cm. L’uso del pendolo, nei principianti, è facilitato dall’impiego del testimone, che è un oggetto che appartiene alla cosa o persona sulla quale state per fare la domanda. Posate il testimone sul tavolo e toccatelo con il pendolo; poi tenete il pendolo sollevato circa due centimetri sopra il testimone. Formulate la vostra domanda. Dopo alcuni secondi il pendolo incomincerà a oscillare e a muoversi.

Ai movimenti del pendolo attribuiamo la seguente convenzione:
– Rotazione destrosa (nel senso delle lancette dell’orologio) significa, a seconda della domanda: Sì, Favorevole, Maschio, Sano, Vivo. In altre parole, si considerano positivi i movimenti destrosi in analogia con il moto apparente del Sole e degli astri, visti dalla Terra.
– Rotazione sinistrorsa (antioraria) significa, a seconda della domanda: No, Sfavorevole, Femmina, Malato, Morto. Consideriamo i movimenti sinistrosi sfavorevoli, negativi poiché contrari al moto apparente degli astri.
– Movimenti verticali o orizzontali significano: Incertezza. In questo caso conviene rimandare l’esperimento a un altro giorno.

Esempi di applicazioni più comuni col pendolo.
– Troverò lavoro presso questa ditta? Testimone: una carta intestata della ditta.
– Sarà maschio o femmina? Testimone il palmo della mano della futura madre.
– Questa persona è viva o morta? Testimone: la sua fotografia.
– Se cercate qualcosa: tenete in mano un testimone fatto della stessa materia della cosa cercata.

Per imparare a usare il pendolo in modo sempre più preciso è necessaria un po’ di pratica, che si ottiene con l’esperienza.

 

Autore: Sergio Bissoli
Messo on line in data: Dicembre 2008