SIRENE di Skye Alexander

Sirene di SKYE ALEXANDER
Edizioni Venexia, Roma, 2015, 148 pagine, Euro 18,00
www.venexia.it

 

Bellissime, piene di un fascino troppo grande per essere di questa terra, da migliaia di anni sono sinonimo di una malia che seduce, ma porta alla rovina. Dalle sirene che con i tritoni nuotavano intorno all’Arca di Noè al dio-uomo-pesce che insegnò l’agricoltura ai Babilonesi, dal dio-pesce fenicio Dagon al greco Tritone (figlio di Poseidone e Anfitrite), fino alle incantatrici dal canto mortale dell’Odissea, tutte le antiche culture, in ogni parte del mondo, hanno creature acquatiche, più o meno inquietanti.
Sono protagoniste di storie d’amore e di morte, di atroci vendette per l’impossibilità di essere “normali”, di leggende di mare che sembrano frutto di solitudine o di… qualche esagerazione alcoolica, ma restano comunque irresistibili e attraggono anche solo a sentirne il nome.

Perfino in questi tempi di cinismo e consumismo, come ricorda l’autrice, continuano a piacere, tanto che funzionano benissimo per vendere blue-jeans o birra, per non parlare del successo planetario del film di animazione La Sirenetta, tratto dalla celebre favola di Hans Christian Andersen, con un finale romanticissimo che la fiaba, triste e tragica, non ha affatto. E nei negozi on line si vendono molto bene code posticce di plastica e tessuto per sirene fai-da-te, con tanto di perline, paillettes luccicanti e sexy trasparenze vedo-non vedo.

Ma a parte le signore che partecipano alle feste, che aspetto hanno le vere sirene?
Alcune (e alcuni, ci sono anche sirene maschi) indossano un mantello di squame; c’è chi ha una coda di pesce e chi ha normali gambe umane e si serve del dorso di un delfino cortese e disponibile per muoversi nell’acqua. Alcune di queste creature sono stupende, ma altre hanno aculei e altre ancora un aspetto bestiale ben poco gradevole, con i denti spezzati, la barba e gli occhi gialli (come quelle che compaiono in un libro di Harry Potter). Ce ne sono con una coda e con due, con tratti umani, ma anche da rettili o da uccelli. Tutte hanno il sangue di un bel tono turchese. Alcune si fanno vedere, ma poi scappano per paura degli esseri umani; altre, aliene da terrori come da scrupoli, riescono ad assumere un aspetto piacevole per catturare vittime umane e portarle nel loro regno sottomarino, dove vivranno in schiavitù.
Se doveste incontrarne una, ricordatevi che vanno pazze per i gioielli luccicanti e dai colori molto vivaci: in caso di viaggio in mare, portatene con voi una piccola scorta, potrebbero servirvi come baratto…
Un libro piacevolissimo, che non annoia mai per il modo ironico di trattare l’argomento pur senza discostarsi dal rigore esplicativo di una seria ricerca storica e folklorica (Recensione di Devon Scott).

 

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