IL LIBRO DEI MORTI di Dion Fortune

Il Libro dei Morti di DION FORTUNE
Edizioni Venexia, Roma, 2009, 128 pagine, Euro 14,50
www.venexia.it

 

C’è chi, dagli albori del tempo, ha appreso l’arte suprema di esplorare i piani dell’esistenza e varcarne le porte d’accesso anche durante la vita terrestre. Sono i grandi saggi dell’esoterismo, della magia e della spiritualità d’Occidente e d’Oriente, personaggi la cui vita fu talvolta avvolta nell’ombra ma il cui contributo alla conoscenza dei misteri della vita e della morte rappresenta tutt’oggi un punto di riferimento per quanti hanno intrapreso la lunga e per niente facile via iniziatica. Maestri, li chiama qualcuno, eppure la semplicità del loro linguaggio e l’autenticità delle loro parole li rendono uomini comuni, in grado di parlare anche al cuore del più semplice e scuoterlo, risvegliandolo affinché non si lasci travolgere dal sonno che spesso infetta l’esistenza quando si fa difficile.
Tra questi va dato omaggio a Dion Fortune, magistra che si batté per rendere le conoscenze occulte disponibili anche all’ampio pubblico e storcendo il naso dinnanzi alla segretezza talvolta snobistica di certi ambienti esoterici del suo tempo. Scrisse di magia cerimoniale, di reincarnazione e di teosofismo con cognizione di causa, essendosi inabissata in esperienze mistiche che le diedero gli strumenti atti a sondare l’insondabile. Disse infatti:

Senza l’insegnamento dei Misteri, le nostre vite sono limitate dall’orrore della nascita e dal terrore della morte. Che grande regalo è la saggezza nascosta che rivela la strada della vita evolutiva che si snoda davanti a noi e che priva l’invisibile delle sue ombre”.

Tra i suoi capolavori, ma non ancora tra i suoi volumi più noti qui in Italia, c’è il Libro dei morti, esemplare di rarissimo pregio che sarà sicuramente apprezzato sia dai collezionisti che dal lettore che si approccia per la prima volta a questa magnifica scrittrice maga. Con la sua voce intima, che l’ha resa in tutti i suoi libri, romanzi compresi, un’autrice amata e “vicina”, Dion Fortune si rivolge al suo lettore e a quanti sono in procinto di attraversare il confine con l’“oltre” – o a chi sia loro vicino – infondendo una luce e un conforto che rendono quella dimensione meno ignota e oscura. Alla stregua del Libro dei Morti tibetano o di quello egizio, seppur con toni meno impattanti ma pur sempre intensi, alza il velo sul mistero del viaggio che ci ha condotti sulla Terra e che ci richiama dalla nascita alla nostra vera casa d’origine. Parla così, senza remore o timori, della morte, la “Grande Anestesista” che nulla a che spartire col terribile scheletro avvolto in un manto cupo e armato di falce, bensì è colei che, con la sua mano invisibile, giunge mandata da Dio

per farci scivolare in un sonno profondo mentre il cordone ombelicale d’argento viene sciolto e l’anima si libera. Da questo sogno ci risvegliamo rinfrancati, con i problemi terrestri ben lontani da noi… pronti a imbarcarci in una nuova fase della nostra esistenza”.

Di capitolo in capitolo, Dion Fortune dipana l’intricata matassa dello squarcio di vita che soprattutto noi occidentali tendiamo sempre ad allontanare e ripudiare, per quanto sia parte integrante del nostro grande cammino, e descrive il momento in cui l’anima varca la soglia, quando gli angeli e gli spiriti che l’aspettano “al di là” del ponte l’accolgono mentre si separa dal corpo, e come fare per vivere questi istanti nella piena consapevolezza e non nella paura. A coloro che restano “al di qua”, sono dedicati alcuni capitoli che, secondo i metodi e le tecniche dell’antica saggezza esoterica, aiutano l’amico o il parente a superare il dolore della perdita senza restare vincolato alla vita del defunto che deve proseguire su altri piani. Particolarmente intrigante e denso di saggi consigli, è il capitolo sulla comunicazione con i morti; bellissimi i rituali da recitare per aiutare chi ha subito morte improvvisa e violenta a dirigersi con fiducia verso la Luce che tutto avvolge. Una chicca, l’introduzione dell’Editore che dà il la alla splendida musica costante di questo bel libro. Ecco cosa racchiude questo scrigno prezioso che sarà di profondo sostegno per chiunque lo legga:

È la promessa dei Misteri ai loro iniziati che possano attraversare i Cancelli della morte in piena coscienza ed essere accolti dal Grande Iniziatore; è anche il privilegio dei confratelli che accompagnano l’iniziato nel suo ultimo viaggio che anch’essi possano giungere alla soglia e guardare nell’aldilà, e vedere da soli il sentiero che percorreranno quando giungerà la loro ora” (Recensione di Titti Fumagalli).

 

Dion Fortune, pseudonimo di Violet Mary Firth (1890-1946), è stata una celebre scrittrice ed esoterista britannica.
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