L’ANTROPOSOFIA DI RUDOLF STEINER di Devon Scott

Speciale Società Segrete e Iniziatiche: L’Antroposofia

Tra quelli che lasciarono la Società Teosofica ci fu Rudolf Steiner (1861-1925), un matematico con interessi nel campo della pedagogia e della medicina alternativa.
Da giovane egli fece il precettore di un bambino con pesanti problemi psico-fisici e provò su di lui un tipo di istruzione di sua invenzione; l’esperimento ebbe pieno successo e il bambino, diventato adulto, riuscì a terminare gli studi universitari.
Steiner era noto per essere un appassionato di Goethe, di cui aveva tradotto e curato le opere; nel 1902 egli conobbe la Besant, amica della sua fidanzata, e divenne segretario della Società. Nel 1913 lasciò la carica per protesta, nauseato dalla pubblicità fatta attorno al presunto “dio vivente” Krishnamurti; convinto che molti principi teosofici fossero giusti, ma non accettando la svolta troppo orientaleggiante della Società, decise di fondarne lui una.

Fondò quindi la Società Antroposofica, che doveva contrapporre la saggezza umana a quella divina; il nome fu preso da Antroposophia Magica, un’opera scritta nel 1650 dal rosacrociano Thomas Vaughan. Con una “Dichiarazione d’intenti” simile a quella fatta dai Teosofi, Steiner scrisse in un opuscolo di propaganda:

Per condurre una vita soddisfacente e sana, la natura umana ha bisogno di conoscere e di coltivare la propria essenza sovrasensibile e l’essenza sovrasensibile del mondo esterno. Le ricerche della scienza moderna non possono condurre ad un tale risultato, benché chiamate a rendere dei servigi inestimabili nei limiti del proprio operato e del proprio dominio. La Società Antroposofica persegue questo scopo, incoraggiando delle ricerche serie ed autenticamente dirette verso il sovrasensibile e mantenendo l’influenza che queste ricerche esercitano sulla condotta della vita umana. Una reale ricerca dello spirito e lo stato d’animo che ne deriva caratterizzano la Società Antroposofica, la cui connotazione può delinearsi sulle seguenti direttive principali: in primo luogo, in seno alla società può stabilirsi una fraterna collaborazione fra tutti gli uomini che accettano un fondo spirituale comune a tutte le anime, qualunque sia la diversità della loro fede, nazionalità, ceto, sesso; secondariamente, l’esplorazione delle realtà sovrasensibili, nascoste dietro le percezioni dei nostri sensi, si accompagnerà alla preoccupazione di diffondere una vera scienza spirituale; terzo, acquisizione di un nucleo di verità contenuto nelle molteplici concezioni della vita e dell’universo, espresse dai diversi popoli nel corso dei secoli“.

 

Come si può vedere, le differenze fra le due società erano più formali che sostanziali, con una eccezione: i Teosofi consideravano l’uomo il più alto livello di vita nell’universo, Steiner era invece convinto che l’uomo fosse la degenerazione di un essere di stirpe divina e che si dovesse impedirgli di regredire ancor di più fino a diventare un animale.
Steiner decise di far costruire, su suo speciale progetto, una sede per gli Antroposofi; dopo alcune difficoltà iniziali, dovute all’eccessiva modernità dell’edificio, sorse a Dornach (vicino a Basilea) il “Goetheanum“, così chiamato in omaggio al suo autore prediletto: una specie di università alternativa interamente costruita in legno ad incastro, senza chiodi.

Nel 1922 l’edificio fu incendiato da un gruppo di fanatici, ma Steiner non si perse d’animo ed iniziò subito la ricostruzione, questa volta usando il più solido cemento armato; dopo la sua morte fu ultimato ed esiste ancora oggi; esso viene citato nei libri di architettura per la sua originalissima struttura e per la sua perfetta integrazione nel paesaggio circostante. L’edificio viene oggi usato come teatro, biblioteca, centro di ricerche ed ospita conferenze su ogni argomento.

Delle teorie steineriane, illustrate in un’impressionante serie di testi scritti da Steiner, restano soprattutto quelle pedagogiche, che vanno dalla rieducazione di portatori di handicap alle scuole Waldorf, così chiamate in omaggio ad un industriale che sovvenzionò generosamente il progetto; questi istituti hanno grande successo e sono diffusi in tutto il mondo; accolgono anche i figli di persone che non sono affiliate alla Società. Le convinzioni di Steiner che l’omeopatia fosse la medicina del futuro ha fatto nascere una casa farmaceutica, la Welleda, che produce appunto medicinali e prodotti per l’igiene. Tra le ricerche condotte dalla Società ci sono anche quelle sull’agricoltura bio-dinamica, che non usa prodotti chimici nelle coltivazioni, aggressivi per l’ambiente, gli animali e le persone. Infine ricordiamo la danza euritmica, inventata da Steiner, mescolanza di mimo, canto e danza, usata per equilibrare fisico e mente.

 

Autore: Devon Scott
Messo on line in data: Marzo 2006