L’ARTE DELLA DIVINAZIONE (PARTE SECONDA) di Aurora

Vediamo ora la divinazione con gli specchi, con l’aria, con i ragni e con gli spilli.

La Catoptromanzia

Questa è l’arte di predire il futuro mediante gli specchi; è
una mantica molto antica, che viene praticata sotto varie
forme, poiché sia i corpi brillanti, sia quelli opachi, possono funzionare come specchi. Leggende di ogni paese sono ricche di vari esempi in proposito. Gli antichi Franchi, per esempio, predicevano il futuro osservando uno specchio nero posto in una stanza illuminata da una candela fatta con grasso di impiccato. In Ungheria, la notte di S. Silvestro, le fanciulle in età da marito immergevano a mezzanotte uno specchio nell’acqua della sorgente per vedere il volto del futuro sposo; tenevano in mano un cero ed osservavano lo specchio; a quel punto compariva l’immagine del fidanzato. In Russia, la notte di Natale, le fanciulle si chiudevano in una stanza illuminata da due candele e recitavano delle formule rituali davanti a due specchi per poter vedere riflessi in essi il volto del futuro marito.

Al giorno d’oggi gli strumenti di questa mantica si dividono in due gruppi: specchi bianchi e specchi neri. Tra gli specchi bianchi la più nota è la sfera di cristallo, ma si usano anche il vetro, la lama di una spada, le pietre preziose, il ghiaccio, lo scudo. Per quanto riguarda gli specchi neri, ogni superficie annerita, brillante o meno, si presta a questo scopo: il palmo della mano annerito, una ciotola piena di inchiostro nero, il fondo delle pentole affumicate.

L’interpretazione delle figure è molto singolare: l’indovino fissa lo sguardo sulla superficie e dopo poco intravede ciò che vuole comunicare. Egli crede che l’immagine si disegni sulle specchio, ma non è così; in realtà è la superficie che si cancella dietro una specie di nebbia, che si interpone tra lui e il mezzo. E su questa specie di sipario si formano le immagini; egli non vede più con gli occhi, ma con l’anima.

Questa è la descrizione che lo storico Khalduin ha dato, nel XIV secolo, nei suoi Prolegomeni; questo procedimento venne studiato, nel secolo scorso, dalla Società per la Ricerca Psichica con la sensitiva Goodrich Freer; è singolare il fatto che sia simile a ciò che ho descritto sopra. Tutto induce a dedurre che lo specchio provochi, in chi lo osserva con molta concentrazione, uno stato di ipnosi e che, quindi, le immagini che il soggetto vede siano solo soggettive.
Vi sono, però, dei casi in cui le immagini sembrano essere oggettive; il missionario Padre Trilles nel suo libro Fra i pigmei della foresta equatoriale, racconta di un indovino il quale gli mostrò in uno specchio, in modo molto chiaro, il viso dell’autore di un furto.

I tipi di specchi sono moltissimi; ve ne presento un piccolo elenco:
SPECCHIO ARABO. E’ una bacinella piena d’acqua; può essere sostituita dal palmo della mano di una vergine, annerito con l’inchiostro.
SPECCHI CABALISTICI. Sono sette globi dei sette metalli che corrispondono ai sette pianeti:
a) ferro= Marte; b) argento= Luna; c) ferro dorato= Sole; d) stagno= Giove; e) vetro pieno di mercurio= Mercurio; f) rame= Venere; g) piombo= Saturno.
Sono congiunti da una catenella di rame e di zinco ed al loro interno sono poste delle piante narcotiche: papavero nell’argento; giusquiamo nel ferro; fiori di canapa nello stagno; oppio nel rame; belladonna nel piombo.
SPECCHIO DI SANT’ELENA. E’ un cristallo su cui vengono tracciati , con olio d’oliva , una croce e il nome della santa, mentre un bambino recita la seguente orazione: “DE PRECORI DOMINA HELENA MATER REGIS COSTANTINI“.
SPECCHIO MAGNETICO. E’ una sfera di vetro piena d’acqua di sorgente o distillata.
SPECCHIO DEI 7 METALLI. E’ lo specchio magnetico, con l’aggiunta di fili d’oro, d’argento, di stagno, di piombo, di rame, di zinco, ed alcune gocce di mercurio.
SPECCHIO TEURGICO. E’ lo specchio magnetico unito ad un rito simbolico. Si copre con un panno bianco il globo di cristallo pieno di acqua di sorgente e si accendono tre candele, mentre chi opera recita una formula sopra la testa di un bambino inginocchiato.
SPECCHIO DEGLI STREGONI. E’ il frammento di uno specchio consacrato e posto in modo che nessun oggetto vi si rifletta.

 

Divinazione con l’Aria

L’AEROMANZIA è l’arte di leggere il futuro nell’aria, nel vento, nei suoi moti e nelle sue forme. L’indovino deve recarsi in un luogo all’aperto con un grande recipiente di rame pieno di acqua. Deve formulare ad alta voce la domanda del consultante; a questo punto deve osservare i movimenti che l’aria provocherà sulla superficie dell’acqua, così potrà interpretare il destino. Le risposte possono essere diverse:

1– L’acqua rimane immobile: i desideri non si avverano.
2- Un buon auspicio è quando l’acqua ha un breve fremito.
3- Quando sulla superficie si formano dei cerchi, significa che ci sono in arrivo dei guadagni.
4- Quando sulla superficie si formano dei triangoli, significa grandi vantaggi.
5- Vi sono intrighi e rivalità se sulla superficie si formeranno delle sinuose ondulazioni.
6- E’ un segno molto positivo se si formano delle onde.
7- Segno di sciagura e perdita se le onde si incrociano.
8- Indice di malattia se sull’orlo del recipiente si forma una schiuma.
9- Quando l’acqua trabocca fuori dal recipiente è un segno funesto e di morte.

Dipenderà dall’indovino interpretare le sfumature di questi simboli in base alla sua sensitività.

Nel XVIII secolo de L’Ancre catalogò molti aspetti di questa arte divinatoria. Si preoccupò dell’arte di leggere il futuro nei fenomeni atmosferici come il tuono, il fulmine e l’osservazione delle forme fantastiche che assumono le nubi in cielo. Catalogò anche l’aeroscopia, o meteorologia popolare, che prevedeva il tempo attraverso l’osservazione dell’atmosfera.
Un buon auspicio è il fulmine invernale, ma un presagio funesto il fulmine estivo che cade sulla casa. E’ segno di prosperità se il fulmine guizza da occidente ad oriente, di disgrazia se va da oriente ad occidente, e di malattia se va da settentrione a mezzogiorno. Così il lampo seguito dalla pioggia è un cattivo presagio. I segni sono, naturalmente, validi se sono preceduti dalle domande rivolte ad alta voce dall’indovino. Le risposte possono consistere anche nelle manifestazioni come meteore, fuochi fatui, fuochi di S. Elmo che saltellano di rupe in rupe o negli stagni , o sulle rive dei fiumi. In tutti questi casi il destino del consultante sarà nefasto e sfortunato. Un veggente abile saprà trovare risposte interpretando le forme che assumono le nuvole in cielo; forme di animali, alberi, mostri, esseri umani, castelli. Questi saranno per lui segnali infallibili per predire il futuro.

 

L’Aracnomanzia

L’ARACNOMANZIA è una forma di divinazione basata sull’osservazione dei movimenti disordinati di alcuni animali, in particolar modo del ragno. Questa pratica è poco nota in Occidente, ma è molto diffusa in Africa e si basa sulla credenza secondo la quale i movimenti del ragno hanno un significato nascosto e misterioso.
I metodi seguiti sono numerosi.
Vediamo quello in uso presso i Bamun del Camerun. Secondo questa popolazione, quando un giovane cerca lavoro deve consultare un indovino. Questi prende un rametto di bamboo nero, simbolo negativo, due rametti di bamboo bianco, simbolo positivo, e li unisce come se fossero dei fili di rafia. Questi indicano il giovane, il suo eventuale padrone, e il lavoro; poi dispone tutto davanti al buco del nido di un ragno. Se l’animale, quando esce di notte, dispone il bamboo che rappresenta il giovane sopra gli altri, egli avrà l’impiego; se lo dispone sotto non lo otterrà. Se, sfortuna vuole, il bamboo nero sovrasterà gli altri simboli, il giovane rischierà di morire sul posto di lavoro.
In alcuni paesi europei le donne, per vincere alla lotteria, mettono un ragno in una scatola dove vi sono tanti foglietti con scritti dei numeri a faccia in giù, e ve lo lasciano per una notte. Al mattino, i foglietti che il ragno ha rovesciato rappresentano i numeri che vinceranno. La stessa operazione viene fatta con parole, o con nomi di persone o di luoghi.

 

L’Acutomanzia

L’ACUTOMANZIA è la divinazione mediante gli spilli (oppure gli aghi). Si pratica con tre metodi:

1 – Si usano sette spilli chiari ed uno spillo scuro spezzato in due. Si buttano tutti insieme sopra un tavolo e si interpretano le figure che si formano. I simboli fondamentali da ricordare per l’interpretazione sono questi:

a) linea verticale = provvidenza
b) linea orizzontale = destino
c) linea spezzata = viaggio
d) linea obliqua = ritorno
e) linee parallele = denaro

2 – Si buttano 13 aghi in una conca piena d’acqua. Se gli aghi galleggiano e si separano gli uni dagli altri, il destino del consultante sarà felice. Se invece gli aghi si attaccano l’uno all’altro, le difficoltà aumenteranno nella misura in cui essi si sono incollati.

3 – In un cerchio disegnato su un tappeto si dispongono 24 aghi in un mucchio: quindi si disperdono facendo rotolare una pallina. Devono essere interpretati solo gli aghi che vengono proiettati fuori dal cerchio dalla pallina.

 

Autore: Aurora
Messo on line in data: Novembre/Dicembre 2001