ERBE MAGICHE DELLE STAGIONI: L’AUTUNNO di Katia

Incantesimo!
Una mano fatata ha tolto ad un decoratore la tavolozza traboccante di tinte calde e con zampilli e ritocchi ha cambiato aspetto alla bella stagione dell’abbondanza.
Da adesso in poi sono sovrani i toni caldi: i ciliegi fiammeggiano, i larici proiettano riflessi solari, i noci come gli ippocastani sono avvolti da una membrana dorata. Una miriade di sfumature dà un caldo benvenuto alla nuova stagione, l’Autunno.

Figurate nella mente di passeggiare in uno splendido boschetto di larici; le fronde fanno scorgere i fasci luminosi del giorno, e passo dopo passo, lentamente, s’innalza la fragranza del sottobosco. L’autunno bussa all’uscio e le solenni piante dorate si muovono maestose all’alito della brezza montana, lasciando cadere ai loro piedi piccole lamelle ondeggianti, che si posano sul terreno e sulle fronde delle felci dalle gradazioni color ambra, che a rigogliosi ciuffi segnalano la loro presenza, sinuosa e soave.

Nelle meravigliose passeggiate in autunno io ho sempre ascoltato la sinfonia della natura, nell’incantevole mutare le note della ciclicità portano rinnovati doni.
L’autunno è una stagione carica di fascino misterioso, come le bacche mature color cremisi, che portano timore a chi non le capisce, per la preoccupazione che possano essere dannose, venefiche.
Mai raccogliere ciò che non si conosce, ma io conosco bene le coccole della rosa canina, e con massima cautela raccolgo quei frutti difesi con estrema premura dagli irti pruni dall’arboscello. La rosa canina ha delle qualità terapeutiche notevoli, basti pensare che è un ottimo ricostituente, combatte l’astenia, la debolezza fisica e mentale (caratteristica delle situazioni di stress che ogni giorno siamo costretti a subire); il ritmo elevato dell’esistenza individuale ha raggiunto livelli di guardia, e curarsi con la gelatina di rosa canina, per sostenerci in questo ritmo frenetico, o bere un infuso per placare il senso d’angoscia che può pervaderci all’improvviso, può essere un rimedio naturale notevole.

Decotto di Rosa Canina
Questo decotto è ottimo per gli stati di angoscia. Prendete 30 grammi di frutti freschi o secchi, metteteli in un litro di acqua fredda e lasciateli macerare per un’ora. Poi fate bollire per tre minuti, spegnete il fuoco e lasciate riposare per 15 minuti. Bevete questo decotto entro la giornata.

Gelatina di Rosa Canina
Ottima per l’astenia e per tutti gli stati di affaticamento fisico e mentale.
Raccogliete i frutti ben maturi, puliteli accuratamente e cuoceteli a fuoco moderato, coperti d’acqua, per 30 minuti.
Poi schiacciate con cura o centrifugate il tutto, aggiungete pari peso di zucchero ed il succo di un limone; rimettete tutto sul fuoco lento per 30 minuti, rimestando spesso. Invasate ancora caldo.
Il sipario cala, le prime nebbie novembrine avvolgono misteriosamente le città, case piccole e palazzi, le alture cominciano ad imbiancarsi, i colori sbiadiscono lentamente fino a lasciare un color bruciato. Al risveglio, troviamo gelidi ricami dalle preziose figure sulle piante addormentate, ed il freddo annuncia con sferzate pungenti l’arrivo dell’inverno. Il periodo del lungo riposo, nell’antichità era il momento delle grandi riflessioni, il buio che avrebbe portato grandi rivelazioni alla purificazione del risveglio primaverile.

Autore: Katia
Messo on line in data: Ottobre 2002