LA CONCEZIONE DELLA SCIENZA NEL NEW AGE di Giovanni Pellegrino e Mariangela Mangieri

La concezione della scienza nel movimento New Age

In questo articolo prenderemo in considerazione la concezione della scienza proposta dal movimento New Age.
Prima di affrontare l’argomento del nostro articolo riteniamo opportuno premettere che gli Acquariani vogliono modificare radicalmente i paradigmi che regolano tutti i settori dell’attività e della conoscenza umana. Per essere più precisi, gli Acquariani hanno l’intenzione di effettuare una vera e propria” rivoluzione copernicana” di tali paradigmi, convinti come sono che non sarà possibile entrare nella nuova era senza drastici mutamenti di questi paradigmi. Partendo da questa visione del mondo, gli adepti del New Age sostengono che anche i paradigmi che regolano la ricerca scientifica e il concetto stesso di scienza si modificheranno con l’arrivo di una nuova era.
In estrema sintesi, quali sono gli obiettivi più importanti che si prefiggono di raggiungere gli Acquariani per quanto riguarda la scienza?

Uno degli obiettivi è quello di facilitare la comunicazione e i rapporti tra le branche scientiche più eterogenee. Un altro obiettivo di grande importanza è quello di creare un ponte tra scienza e intuizione. Per dirla in altro modo il cambiamento di paradigma proposto dagli Acquariani consiste nella convergenza dei percorsi della scienza e dell’intuizione fin qui considerati come separati o divergenti.
Per il New Age la vera essenza dell’uomo è paragonabile all’essenza dello scienziato e dell’artista al tempo stesso, una sorta di nuovo “uomo interiore” che riesce ad entrare in sintonia con l’universo. Appare evidente che questa concezione del nuovo uomo proposta dal New Age è assolutamente rivoluzionaria rispetto al passato così che non è sorprendente che gli scienziati appartenenti al New Age hanno formulato delle ipotesi che non rientrano nella forma mentis della maggioranza degli altri scienziati.

Per fare un esempio, alcuni scienziati acquariani sostengono che il nostro cervello costruisce da solo la realtà interpretando le frequenze provenienti da una dimensione che si troverebbe al di là del tempo e dello spazio. Essi in sintesi sostengono l’esistenza di un universo parallelo situato al di fuori del tempo e dello spazio. Tali scienziati ritengono di aver dato la dimostrazione scientifica della tesi fondamentale dell’Induismo secondo cui tutta la realtà è illusione (Maya). Essi ritengono che la realtà non è altro che una costruzione della nostra mente resa possibile dalle frquenze emesse da questo universo parallelo.
Secondo tali scienziati gli individui costruiscono la realtà captando e interpretando in maniera diversa tali frequenze da individuo a individuo. Di conseguenza tali scienziati affermano che la realtà materiale non è data una volta per tutte e non viene percepita allo stesso modo da tutti gli individui. Altri scienziati acquariani sono sostenitori di un’antropologia assolutamente rivoluzionaria, che rompe in maniera radicale i ponti con il passato. Essi affermano che negli uomini esisterebbe il fattore PSI che determinerebbe l’ampliamento dei poteri creativi dell’uomo e la possibilità di fare esperienze paranormali. A dire di tali scienziati la nuova razza umana acquariana sarebbe caratterizzata dal fatto che un sempre maggiore numero di individui è in grado di attivare e utilizzare il PSI factor.
Di conseguenza secondo gli acquariani molte persone sono in grado di generare fenomeni paranormali e di entrare in contatto con la dimensione paranormale e con i suoi abitanti.

Gli scienziati acquariani ritengono di poter spiegare scientificamente la genesi dei poteri magici presenti in alcuni individui. A loro dire tali poteri sarebbero generati dall’attivazione e dall’utilizzazione del PSI factor, cosicché la magia sarebbe una conseguenza diretta della modificazione del cervello umano dovuta all’attivazione del fattore PSI.
Ma le affermazioni rivoluzionarie di alcune scienziati acquariani non finiscono qui, dal momento che essi affermano che le ultime scoperte della scienza darebbero ragione alle religioni e al misticismo orientali. Secondo gli Acquariani l’attuale concetto scientifico di interdipendenza soggetto- oggetto e di interdipendenza tra ciascun elemento del cosmo corrisponde alla visione buddista e taoista del mondo.
In sintesi, gli scienziati acquariani sostengono che la scienza per conoscere la totalità del reale deve diventare mistica e metafisica. Per dirla in altro modo, molti scienziati acquariani sostengono che scienza e misticismo orientale devono collaborare nella costruzione della visione del mondo della nuova era dal momento che scienza e misticismo orientale non sono inconciliabili.

Infine gli scienziati acquariani danno molta importanza alla psicologia transpersonale che dovrebbe essere in grado di eliminare il dualismo Io- Mondo e facilitare l’illuminazione interiore degli individui.
La psicologia transpersonale sostiene che si verificheranno nella psicologia degli uomini importantissimi cambiamenti dovuti ai mutamenti di tipo biologico che interesseranno il cervello nel momento in cui l’umanità entrerà nel segno zodiacale dell’Acquario.
Concludiamo tale articolo mettendo in evidenza l’importanza che gli scienziati acquariani attribuiscono ai viaggi fuori dal corpo e alle esperienze alle soglie della morte. Tali esperienze contribuirebbero a dare una risposta all’importantissimo interrogativo su cosa avvenga agli individui dopo la fine della vita terrena. Essi ritengono addirittura che lo studio approfondito di tale esperienze potrebbe fornire delle prove oggettive dell’esistenza di una vita oltre la morte. Detto ciò riteniamo concluso il nostro discorso sulla concezione della scienza da parte degli scienziati acquariani dal momento che riteniamo di aver dimostrato che tale concezione è assolutamente rivoluzionaria rispetto al modo in cui la scienza è intesa dagli scienziati che non appartengono al New Age.

 

Autore: Giovanni Pellegrino  Mariangela Mangieri
Messo on line in data: Febbraio 2021