IL FUTURO CON IL CUBO DI RUBIK di Sergio Bissoli

Ricordate il Cubo di Rubik? Questo giocattolo era di moda negli anni 80 e ogni ragazzino ne possedeva uno. Ebbene, forse non sapevate che questo cubo può servire per prevedere il futuro…
Ogni oggetto che possiede molte combinazioni è adatto a prevedere il futuro. Per esempio, le carte, i dadi, un mazzo di stecchini che lanciandoli si posizionano in molte maniere, gli spilli, i fondi di caffè, le gocce di cera lasciate cadere nell’acqua che formano figure, i sassolini colorati, ecc.

Con gli Arcani Maggiori dei Tarocchi abbiamo 22 possibilità, con la geomanzia 16, con l’I King 64, con le carte 52. Con il cubo 6. Con stecchini, spilli e cera, le possibilità sono tante quante le figure che abbiamo stabilito in precedenza.
A ogni possibilità colleghiamo un significato e così creiamo un codice. L’operatore deve stabilire un codice che assegni a ogni combinazione una situazione della vita reale. Esempio: triangolo = nascita; cerchio = morte. Spilli con la punta in alto = progresso; spilli con la punta in basso = regresso. L’operatore deve mescolare le combinazioni, estrarne una a caso e interpretarla servendosi del codice.

Esaminiamo brevemente il cubo di Rubik, per coloro che non lo ricordano bene. Il cubo ha 6 facce. Esso è formato di tanti piccoli cubetti colorati che ruotano fra loro formando un numero altissimo di combinazioni. Nel cubo ogni faccia ha colori differenti: giallo, blu, nero, bianco, rosso, verde (ne esistono anche versioni con altri colori, tra cui l’arancione, il viola e il marrone, N.d.R.). Questi colori si mescolano fra loro quando ruotiamo il cubo, creando appunto molte combinazioni casuali.
Se osserviamo una faccia vediamo che è formata da 3 file di quadrati, cioè 9 quadrati colorati. I quadrati colorati possono cambiare posizione. Il quadrato al centro di ogni faccia non cambia mai. Noi ci serviremo di una sola faccia da interpretare, quella con il quadrato bianco al centro, ma potremmo stabilire qualunque altro colore; l’importante è adottare un colore e non cambiarlo mai.

Il significato dei colori è quello analogico, adottato anche dalla psicologia.
GIALLO: giorno, attività, avanzamento, progresso.
BLU: notte, riposo, quiete, stasi, nessun cambiamento.
ROSSO: sangue, guerra, pericolo, sconfitta.
VERDE: bosco, difesa, vittoria.
BIANCO: luce, coscienza, razionalità.
NERO: buio, inconscio, irrazionalità.

 

Per conoscere l’esito di un avvenimento, formulate oppure scrivete la domanda. Esempio: Riuscirò a superare l’esame? Conoscerò quella ragazza? Troverò lavoro?
Adesso con la mente vuota dai pensieri, ruotate il cubo alcune volte. Quando vi fermate, cercate la faccia con il quadrato bianco al centro e interpretatela.
Osservate quale è il colore predominante, rappresentato dal maggior numero di quadrati; quale è il colore scarso, quale il colore mancante.
Per esempio, 3 rossi: sconfitta probabile; 2 gialli: buona attività; 2 neri: destino, intuizione; 1 solo bianco: valutazione poco chiara dei fatti.
Ricordiamo che il quadrato centrale non conta; è solo un contrassegno per stabile quale faccia del cubo dobbiamo leggere.

Se invece desideriamo conoscere una sequenza temporale, guardando la faccia prescelta stabiliamo che:
– prima fila in alto = passato.
– fila mediana = presente.
– fila in basso = futuro.
Oppure
– fila in alto = futuro vicino.
– fila mediana = futuro lontano.
– fila in basso = valutazione dell’avvenimento.

La teoria per spiegare la precognizione (conoscenza del futuro) è la seguente: la mente inconscia possiede una conoscenza della realtà oltre le barriere dello spazio e del tempo. Ma esiste una soglia chiamata Limen, che impedisce che queste informazioni salgano alla coscienza. Un metodo di precognizione è un codice dove ogni segno rappresenta una risposta. Dopo aver formulato la domanda ci poniamo in uno stato di coscienza assopita, cioè non vigile, e ricaviamo una combinazione apparentemente casuale di segni. Con l’addestramento la combinazione dei segni diventa la risposta cifrata che desideriamo. Solamente così, cioè essendo cifrata, la risposta riesce a oltrepassare la censura del Limen.

 

Autore: Sergio Bissoli
Messo on line in data: Aprile 2013