GEOMETRIA OCCULTA: L’ARCANGELO MICHELE DEL MORETTO di Gaetano Barbella

Fosche previsioni di un filosofo bresciano

«LA TRADIZIONE OCCIDENTALE SARÀ DISTRUTTA. E IL MONDO SARÀ GOVERNATO DA UNA TECNICA SENZA ETICA», così è intitolato un articolo, riportato da Newton RCS Periodici con il servizio «Scommetti sul futuro» su Internet (1). L’autore è il filosofo bresciano Emanuele Severino, docente di ontologia fondamentale all’università vita-salute del San Raffaele. E questo di seguito è il testo relativo.

La tendenza in atto – sostiene il prof. Severino – fa intravedere sempre più radicalmente la distruzione della tradizione occidentale e siccome l’Occidente è alla testa del Pianeta, assisteremo alla disintegrazione dei valori che hanno dominato la Terra. Questa distruzione è operata dal pensiero filosofico degli ultimi due secoli, che mostra ciò che comunemente viene chiamata la morte di Dio, cioè la fine di ogni verità assoluta, di ogni fondamento, di ogni centro del mondo. Se non c’è alcun Dio, e cioè nessun limite, nessuna verità che argini e guidi l’azione dell’uomo, allora la scienza e la tecnica hanno via libera, ricevono da parte della filosofia del nostro tempo l’autorizzazione a procedere al dominio totale delle cose. Sto parlando di una tecnica e di una scienza che tendono ad avere sempre più come scopo l’incremento della capacità di produrre scopi. Avremo un mondo regolato dalla scienza, che ha la scienza come autoreferente, ma con questa essenziale precisazione: non sarà la scienza degli scienziati che intende in modo ingenuo la tecnica come strumento. Fino a quando c’è un’ideologia, che in laboratorio dice al tecnico fermati, perché oltre un certo limite tu non puoi andare, altrimenti ti scontri con il mio messaggio cristiano o islamico, oppure umanistico, questa tecnica è debole. L’etica non è più ciò che era un tempo, cioè la guida che dice alla tecnica: “Tu puoi arrivare fin qui e non oltre”. Ma è la tecnica a servirsi dell’etica, per aumentare la sua stessa potenza.

Nell’immagine a lato,
“L’incoronazione della Vergine coi santi Francesco e Nicola e l’Arcangelo Michele”, di Alessandro Bonvicini detto “Il Moretto” (1498-1554). Olio su tela, chiesa dei santi Nazaro e Celso, Brescia


Ecco, avete letto le fosche lamentele del prof. Severino di Brescia? Però ora, per capire in che misura e fino a che punto egli ha ragione soffermiamoci sul dipinto sopra esposto che è una famosa opera del 1534 di Alessandro Bonvicino, meglio noto come il Moretto, nato nel 1498 e morto nel 1554 circa, anche lui noto artista bresciano. È l’Incoronazione della Vergine in un contesto rappresentativo mistico diverso dal solito, anzi molto diverso, sopratutto per la concezione dell’Arcangelo Michele fuori dai canoni tradizionali…

Scarica il file in formato .pdf  Arcangelo Michele

Autore: Gaetano Barbella
Messo on line in data: Settembre 2006