INTERVISTE COL MISTERO: Leonardo Dragoni

I Cerchi nel Grano

Leonardo Dragoni è scrittore e ricercatore, particolarmente interessato al fenomeno dei Cerchi nel Grano (crop circle), che studia da anni e a cui ha dedicato due libri, La verità sui Cerchi nel Grano (Edizioni Alvorada, Milano, 2011) e il recentissimo Storia dei Cerchi nel Grano (Edizioni You Can Print, 2013).

 

SPAZIOFATATO – Parlaci di te e di quando hai cominciato a scrivere.

LEONARDO DRAGONI – Scrivo da quando ero bambino, ma non mi ritengo uno scrittore; non ho un genio particolare in questo campo. Scrivo per lo più di cose di cui ho letto molto, e su cui ho acquisito una certa competenza. Questo libro, come il precedente, affronta un tema molto specifico su cui ho maturato molta esperienza, e sentivo la necessità di condividerla.

SPAZIOFATATO – Questo tuo nuovo libro parla di un fenomeno che da decenni fa discutere. Come e quando hai cominciato a interessartene?

LEONARDO DRAGONI – Ho iniziato ad interessarmene più di 15 anni fa. Non ricordo un momento preciso in cui è accaduto, probabilmente ho visto qualche articolo di giornale, fotografia o trasmissione televisiva sull’argomento, e gradualmente ho preso a documentarmi su questo fenomeno che mi incuriosiva molto. Veniva infatti presentato dai media, allora come oggi, in modo entusiastico e sensazionalistico, come un mistero incredibile e insondabile. Eppure nessun mistero era più sondabile e tangibile di quello: io, come chiunque altro, avrei potuto recarmi a visitare un crop circle, entrare al suo interno, perfino raccogliere alcune spighe, delle quali magari la TV la sera prima aveva detto che erano state presumibilmente irraggiate da misteriose energie eliene. Ad oggi ho visitato diversi crop circles, avrò visto decine di trasmissioni televisivie e letto centinaia di articoli, e letto una ventina di libri su questo argomento. Due di questa ventina anzi li ho scritti io. L’ho fatto perché ritenevo, e ritengo, che vi fosse bisogno di farlo. A mio avviso è necessario raccontare i cerchi nel grano in una nuova ottica, realisticamente, senza superficialità, senza mistificazioni e facili sensazionalismi.

SPAZIOFATATO – Dicci qualcosa sui Crop Circle, per farli conoscere ai nostri lettori.

LEONARDO DRAGONI – Dall’inglese (crop circles) si traduce “cerchi nel grano”. Si chiamano anche agroglifi, glifi, pittogrammi, formazioni. Sono delle forme geometriche create tramite appiattimento al suolo della vegetazione, apprezzabili solamente se si osservano dall’alto. In realtà non si tratta più di semplici cerchi (era così soprattutto agli inizi, negli anni Ottanta), bensì di forme geometriche complesse, a volte astratte, a volte con valenze simboliche. Non è neanche detto che si tratti di grano, poiché sono stati realizzati crop circles anche su colza, mais, erba, sabbia (sand circles), neve (snow circles), riso (paddy art). Sono persuaso che non vi sia assolutamente nulla di misterioso (tantomeno di alieno o extra-terrestre) in queste formazioni. Chi le realizza è un artista, nel caso dei cerchi nel grano detto “circlemaker”, e la sua arte si chiama “Land-Art” (http://it.wikipedia.org/wiki/Land_Art). È un’arte contemporanea molto alternativa ed affascinante, con numerose branche e applicazioni (www.cropfiles.it/articoli/LandArt.html). Riguardo i cerchi nel grano, per molti anni questi artisti sono rimasti nell’ombra, e questo ha fatto sì che siano sorte speculazioni, che poi i media hanno strumentalmente cavalcato soffiando sul fuoco del mistero. Oggi poco a poco la verità sta emergendo e si sta imponendo, e spero che il mio libro possa avere un ruolo in questo.

SPAZIOFATATO – Alla luce della recente polemica, dopo la dichiarazione dello studioso che ha contestato la genesi extraterrestre dei cerchi, definendoli “land art” di mano umana, ha senso credere ai cerchi nel grano?

LEONARDO DRAGONI – Immagino ci si riferisca al dott. Grassi, che recentemente ha fatto parlare di sé in veste di autore del crop circle di Poirino del 2011 e di quello di Robella del 2013. Due splendide formazioni, per le quali il grande pubblico e alcuni media hanno chiamato in causa ET. Grassi è un abile circlemaker e uno dei massimi esperti mondiali di cerchi nel grano. Ha scritto anche la prefazione del mio libro. La mia opinione è che ha certamente senso continuare a parlare di cerchi nel grano nella dimensione (umana, artistica, sociale) cui essi appartengono. Grassi ha fatto proprio questo, un esperimento sociale. Perfettamente riuscito.

SPAZIOFATATO – Progetti per il futuro?

LEONARDO DRAGONI – Dipende il futuro che progetti ha su di me. Comunque non ho progetti in fase avanzata o già particolarmente determinati. Continuerò ad occuparmi delle tematiche che mi appassionano, e a scrivere laddove ne ho la competenza. Dopo questo testo sulle origini, forse uscirà un volume II della Storia dei cerchi nel grano, che potrebbe affrontare gli anni Novanta.

 

Autore: Redazione
Messo on line in data: Ottobre 2013