MAGIA DELLE PIETRE (PARTE QUINTA) di Sophie Duval

Le terapie con i Cristalli

Prima di iniziare una seduta di cristalloterapia è necessario avere la mente lucida, aperta, in grado di recepire le vibrazioni delle pietre. 
In primo luogo è utile compiere un breve rituale di purificazione e di meditazione.
Sedetevi comodi davanti alle pietre; quindi respirate per qualche minuto in modo tranquillo rilassandovi, mentre tenete nella mano sinistra un’ametista. Il suo scopo è di rafforzare l’intuizione e l’intuito spirituale. Concentratevi sul vostro respiro tranquillo; ad ogni respiro allontanate i pensieri e le preoccupazioni, mentre inspirate potenziate in voi luce ed energia.
Raggiungere un buon livello di calma e serenità prima di iniziare una terapia è essenziale; vi consentirà di essere concentrati e allo stesso tempo riuscirete a sfruttare in modo migliore le vostre energie interiori.

 

Preparazione dell’ambiente

In primo luogo è necessario purificare i cristalli e tale procedimento deve essere realizzato sia all’inizio che alla conclusione. Ma ciò che vale per i cristalli è valido anche per l’ambiente dove operiamo; dobbiamo infatti eliminare ogni possibile residuo negativo che possa essere presente nella stanza. Il metodo più semplice e rapido è di lasciare aperte le finestre per una decina di minuti; in alternativa, soprattutto in inverno, si possono accendere alcuni bastoncini di incenso di sandalo e alcune candele bianche. Questi metodi hanno lo scopo di creare un ambiente positivo e di donarvi la possibilità di mantenervi sereni ed equilibrati.

 

Le terapie

Dopo avere preparato l’ambiente e noi stessi siamo pronti per operare con i nostri cristalli.

1 – Equilibrio dei sette chakra principali
Ad ogni chakra è associata più di una pietra, ma è ovvio che per questa terapia ne sceglieremo una per ogni cerchio della vita.
Sdraiati, rilassati completamente con gli occhi chiusi, pronto solo all’ascolto interiore.
Ora l’operatore inizia a posizionare i cristalli uno per volta partendo dal basso. Quindi:
Primo chakra: diaspro rosso.
Secondo chakra: pietra del sole
Terzo chakra: ambra
Quarto chakra: quarzo rosa
Quinto chakra: acquamarina
Sesto chakra: ametista
Settimo chakra: cristallo di rocca

Una volta posizionate le pietre l’operatore, se è attivato a Reiki, invierà la luce; è sufficiente l’attivazione al primo livello.
Se non è così sarà comunque l’energia dei cristalli ad agire su ogni chakra; l’operatore potrà suggerire alla persona una visualizzazione basata sui colori delle pietre.
Quindi, dopo una mezz’ora, inizierà a togliere le pietre una per volta partendo dal basso: l’ultima sarà il cristallo di rocca sul settimo chakra. Conclusa la terapia suggerirà alla persona di tornare alla realtà con calma con i propri tempi interiori.

 

2 – Eliminazione di energie negative dal corpo
Per questa terapia vengono utilizzati cristalli molto vivi e luminosi. Sono necessari sei Quarzi Ialini che vengono posizionati sui chakra nel seguente modo:

a) un quarzo ialino biterminato (ossia con 2 punte) sul chakra del cuore.
b) 3 quarzi monoterminati, con 1 punta, e quest’ultima sarà rivolta verso i tre chakra superiori: 5, 6 e 7.
c) 3 quarzi monoterminati con la punta rivolta verso i 3 chakra inferiori: 3, 2 e 1.
Se desideriamo rendere più vivo il chakra del cuore possiamo posizionare, ai due lati del quarzo, da una parte una malachite, dall’altra un quarzo rosa.

Ora, rilassati con gli occhi chiusi, recepiamo l’energia luminosa delle pietre ed ascoltiamo sensazioni, immagini che giungono alla nostra mente. Questo trattamento può durare per circa una mezz’ora. Quindi, con i nostri tempi ritorniamo alla realtà del presente.

 

3 – Rituale per contattare il deva del cristallo
Tramite questo rito possiamo entrare in contatto con il deva presente in uno dei nostri cristalli.
Purifichiamo la pietra che abbiamo scelto, posizioniamola sul 6 chakra, il terzo occhio posto in mezzo alle sopracciglia con la punta rivolta verso l’alto. Per mantenerlo in questa posizione è necessario tenerlo fermo con una fascia elastica. Ora, rilassati, pronunciamo la formula: “Chiedo umilmente al deva che abita in questo cristallo di comunicare con me!

Ora facciamo il vuoto mentale; rimaniamo in attesa cercando di recepire i messaggi che il deva può inviarci.
Per concludere il rito appoggiamo il cristallo sul chakra del cuore ringraziandolo. Durante questo rituale possono giungere sensazioni, emozioni e visualizzazioni; quando torniamo nella realtà del presente cerchiamo di rammentarle.

 

4 – La piramide di quarzo ialino
Con questo magnifico cristallo possiamo purificare ed energizzare una bottiglia d’acqua. Vediamo come procedere.
Posizioniamo la piramide sul fondo di una brocca con la punta rivolta verso l’alto, poi, lentamente riempiamola con acqua di sorgente oppure con acqua naturale. Ora chiudiamo l’imboccatura con una pellicola trasparente onde evitare che l’acqua si possa inquinare. Quindi esponiamo la brocca ai raggi solari dall’alba al tramonto. Ora potremo ogni giorno berne un bicchiere al mattino a digiuno. E’ utile per mantenere e prevenire uno stato interiore di armonia, possiede un effetto energetico, comunica limpidezza, purezza e chiarezza interiore.

 

5 – La bolla di luce
Questa terapia aiuta a risolvere quelle zone d’ombra che possono condurre alla malattia vera e propria.
Ci focalizziamo immaginandoci circondati e protetti da una bolla luminosa di colore bianco. Mentre realizziamo questa visione pronunciamo la formula: “Sono avvolto in una bolla di luce d’oro; mi circonda ed è impenetrabile. Mi protegge da ogni negatività, ombra e dolore, io mi sento sereno e tranquillo”.

Possiamo tenere nella mano sinistra una sfera di cristallo di rocca; farà sì che la nostra visualizzazione sia più viva e intensa. Inoltre la pietra invierà le sue vibrazioni sottili aiutandoci ad allontanare eventuali problemi sia fisici che interiori.

 

6 – Attivare il terzo occhio
Per questo esercizio dobbiamo utilizzare due pietre: ametista e azzurrite. La prima attiva l’energia verso l’interno favorendo la guarigione e l’illuminazione. Comunica calma e tranquillità e la capacità di meditare conducendo il nostro sé alla piena conoscenza interiore. La seconda è un cristallo molto potente che trasmette la capacità di penetrare nell’inconscio.
Un volta che siamo rilassati posizioniamole entrambe sul terzo occhio. Consentiamo alla loro energia di fluire in noi con calma e serenità. A questo punto possono giungere pensieri, frasi emozioni e sentimenti. Accogliamo tutto questo con serenità; quando siamo pronti ritorniamo alla realtà del presente senza dimenticare ciò che abbiamo provato. Saremo più sereni, equilibrati e in armonia con noi stessi e il mondo intero.

 

Autore: Sophie Duval
Messo on line in data: Dicembre 2016