POESIE di Libera Carpino

A VOLTE
(a mia nonna paterna)

A volte penso a te
donna curva dal peso dei troppi lutti,
il volto arso dal sole, rugoso
come maschera di Halloween
nelle mani giocose di una bambina.
I tuoi vestiti maltrattati e logori,
le scarpe fangose e le mani callose
contadina condannata a raccogliere spine e triboli
nel suo orto.
Sì, a volte penso proprio a te
e mi domando
che fiore sarei dovuta essere
per essere colta e riposta
nel tuo vaso?
E mi rispondo:
non certo un giglio!
Perché la purezza non è mai stata mia compagna
e il bianco ha sempre boxato col mio animo.
Mi addormento
col sapore dolciastro dei fichi neri
spalmati sul pane integrale, raffermo
e le grandi foglie verdi
dell’albero citato dal Vangelo
dietro le quali nascondevi
la nudità dei tuoi pensieri.
(13 settembre 2003)

LETTERA DEL RITORNO 

Ritorno a TE
Mio amante estraneo
Nemico maledetto nelle giornate più uggiose
Malinconico e poetico nelle mie solitudini più bastarde
Rammenti il tuo passare
Attraverso i secoli, silenziosamente intimo
Nella luce, nella penombra, nell’oscurità
Una voce, una pergamena, un foglio o un sasso
Perfino sulla sabbia ti posavi in una rima baciata, alternata
Come ode, sonetto o semplice pensiero
Mia unica compagnia. Nel dolore e nella passione
Dame hanno offerto i fragili corpi alle verdi e profonde acque
Cavalieri hanno aperto i polsi all’incomprensione e al rammarico
Ritorno a TE
Come l’estate con la sua calura
O l’inverno con il suo gelo
Come il giorno con le sue illusioni
O la notte con le sue speranze
Ritorno a TE
Non più spossata e sottomessa al tuo pennino
Freddo e cinico nella mia linfa,
Nel sudore, nelle lacrime, nel sangue, partoriva parole
Acre e dolci da assaporare
Ritorno a TE
Ti cavalcherò con destrezza e passione
Per distese folli, reali o fantastiche
Dove io poeta e tu verso saremo cosa unica
In questa pagina chiamata Poesia!
(Settembre 2003)

 

Autore: Libera Carpino
Messo on line in data: Giugno 2004