ROMANZO: LE CUPOLE DI MODARKASCH di Giuseppe Colaminè
Nota dell’Autore
La fantasia sta alla realtà come la precognizione al calcolo delle probabilità. L’immaginario è spesso frutto di un’analisi condotta dal subcosciente, usando parametri che a noi stessi sono ignoti, ma che in ultima analisi danno un risultato assai simile a quello ottenuto con il calcolo. Entrambi possono rivelarsi errati; nulla è certo quando si va a guardare nel futuribile. Unico fattore affidabile è la ripetitività delle problematiche legate alla contrapposizione fra esseri umani. Dalle guerre tribali di epoca primitiva, procedendo nel tempo, siamo passati alle grandi rivalità: fra Greci e Persiani, Roma e Cartagine, Europa ed Impero Ottomano, così via fino alla Guerra fredda USA-URSS. Gli scenari si sono ampliati, ma la costante di fondo è rimasta il controllo del territorio disponibile. Costante è rimasto anche il ruolo degli outsiders, dei fomentatori esterni, dei destabilizzatori finalizzati a cibarsi della carcassa di un mondo fiaccato da una guerra senza fine. Li abbiamo conosciuti con vari nomi: Barbari, Mongoli, pirati Barbareschi, Signori della guerra. Tutti provenienti da lontano, avvolti da un mito che li poneva a metà strada fra l’umano ed il diabolico. E quando lo scenario della contesa non fosse più la sola Terra, bensì un insieme di pianeti separati da un mare chiamato spazio?
Prefazione
Anno 20…: l’Umanità è politicamente suddivisa in tre grandi blocchi nazionali: l’Unione Tricontinentale (UTC), comprendente il continente Americano, l’Australia ed i due terzi dell’Africa; l’Unione Centroplanetaria (UCP), includente l’Europa, i paesi della fascia costiera Mediterranea del nord Africa, del Medio Oriente e la Turchia; la Federazione Asiatica, che include l’intero restante continente Asiatico sotto il predominio Giallo…
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Autore: Giuseppe Colaminè
Messo on line in data: Luglio 2003