SPIRITUALITA’ ORIENTALE: I SEGUACI DI BUDDHA di Gaetano Dini

I seguaci di Buddha: i primi due erano mercanti

Dopo l’illuminazione Buddha passò 49 giorni vicino l’albero della Bodhi meditando.
Decise così di trasmettere il Dharma, la Conoscenza, la Legge, agli altri uomini per loro beneficio, divenendo così un Bodhisattva.
Due ricchi mercanti del nord, Trapusha e Bhallika passarono lungo la strada vicina con il loro convoglio di merci. Alcuni carri rimasero bloccati nel fango. Mentre i servi cercavano di sbloccare le ruote, i due mercanti passeggiavano nei dintorni per passare il tempo.
Videro il Buddha che meditava sotto l’albero e, attratti dalla sua radiosa regalità, gli si avvicinarono portandogli un’offerta di cibo, dolci di riso e di miele.
Dopo che Buddha ebbe impartito loro alcune parole di insegnamento, i due mercanti gli dissero che prendevano rifugio nel Buddha e nel Dharma, il suo insegnamento. Prendevano il “duplice rifugio” e non il “triplice rifugio” in quanto non potevano entrare nel Sangha, la Comunità dei discepoli, poiché questa non era ancora stata fondata. Trapusha e Bhallika furono quindi le prime due persone a “prendere rifugio”.

La fondazione del Sangha, la Comunità buddista
Allora Buddha decise di allargare la comunità dei discepoli e andò nel Parco delle Gazzelle, vicino a Varanasi, luogo frequentato da asceti. Voleva incontrare i 5 asceti che avevano in precedenza condiviso con lui le mortificazioni dell’ascesi e che lo avevano abbandonato dopo che il Buddha aveva intrapreso “la via mediana” per raggiungere l’Illuminazione.
Li trovò nel Parco immersi in meditazione.
I loro nomi erano Kaundinya, un brahmano che presenziando alla nascita di Siddharta aveva predetto che sarebbe diventato un Buddha, e i giovani Ashvajit, Vashpa, Mahanaman, Bhadrika. Vedendolo arrivare, i 5 asceti decisero di accoglierlo per buona educazione anche se diffidavano di lui ritenendolo un rinunciatario della conoscenza avendo intrapreso “la Via Mediana” per raggiungerla.

Il Buddha, incurante delle loro supposizioni, incominciò a spiegare loro come un torrente in piena le fasi finali della Conoscenza, essendo i 5 asceti già degli iniziati. Essi raggiunsero così la completa visione del Dharma, divenendo formalmente tutti e 5 discepoli di Buddha, Bhikshu, cioè Monaci dell’ordine dei mendicanti. Una volta divenuti discepoli si tagliarono i loro lunghi capelli e si rasarono la testa. La Comunità, il Sangha veniva così fondata e i 5 discepoli presero il “triplice rifugio”, il Buddha (l’Illuminato), il Dharma (la Legge), il Sangha (la Comunità).

Buddha continuava ad insegnare nel Parco delle Gazzelle
A Varanasi viveva Yasha, il figlio di un ricco mercante. Yasha aveva avuto un’infanzia e gioventù dorata similare a quella avuta a suo tempo da Siddharta e come lui non si sentiva realizzato della propria vita. Decise così di andare a sentire le predicazioni di Buddha. Yasha si impregnò delle parole del Beato a tal punto che ebbe la completa visione del Dharma.
Intanto suo padre, preoccupato per l’assenza del figlio, lo andò a cercare coi suoi servi nel Parco. Buddha nascose il figlio alla vista del padre e incominciò a insegnare al padre come aveva fatto con il figlio.
Ben presto il ricco mercante incominciò a comprendere l’essenza del Dharma e chiese di “prendere il triplice rifugio” nel Buddha, nel Dharma e nel Sangha appena fondato, non come monaco ma come membro della Comunità.

Allontanatosi il padre, Yasha chiese subito al Beato di ammetterlo come  Bhikshu, Monaco, nell’ordine. Intanto 4 amici di Yasha, anche loro di famiglie facoltose, erano venuti a sapere che Yasha si era rasato la testa, aveva indossato la tunica color zafferano e aveva iniziato la vita dei “senza casa”. Andarono allora a incontrare il loro vecchio amico, ora diventato il venerabile Yasha.
Lui li portò al cospetto del Beato il quale fece sorgere in loro la visione incontaminata del Dharma.
Buddha li ordinò quindi tutti 4 Bhikshu, Monaci, facendo loro abbracciare “il triplice rifugio”.
Altri 50 amici di Yasha tutti di facoltose famiglie, vennero a sapere delle iniziazioni raggiunte e così si recarono nel Parco in cerca del Beato. Dopo essere stati istruiti da lui, tutti e 50 chiesero di essere ordinati Monaci.

Finita la stagione delle piogge il Beato si recò verso Sud. Durante il viaggio, riposandosi in un bosco non lontano da una strada, incontrò 30 giovani che con le loro mogli facevano una scampagnata. Questi si imbatterono nel Buddha che chiese se poteva insegnar loro il Dharma. Iniziando da cose semplici, la spiegazione divenne progressiva fino a raggiungere le vette più alte. Allora i trenta giovani compresero il Dharma e chiesero a Buddha di entrare nel Sangha come Monaci.

Il Buddha come Bodhisattva aveva fondato il “triplice rifugio”, Buddha, Dharma e Sangha. In totale gli uomini che avevano “preso rifugio” erano stati i 2 mercanti iniziali, Trapusha e Bhallika che avevano preso “il duplice rifugio” in quanto il Sangha, la Comunità non era ancora stata fondata. Il “triplice rifugio” lo presero come Bhikshu, cioè Monaci mendicanti, i 5 asceti compagni di Siddharta prima che lui diventasse Buddha, i cui nomi erano Kaundinya, Ashvajit, Vashpa, Mahanaman, Bhadrika.
Prese “il triplice rifugio” anche il ricco mercante padre di Yasha, lui però come membro laico della Comunità.
Poi Bhikshu, Monaci, divennero Yasha, i primi 4 amici di Yasha, gli altri 50 amici di Yasha e i 30 giovani incontrati successivamente dal Beato.
In totale 93 persone di cui 2 abbraccianti “il duplice rifugio” e 91 abbraccianti “il triplice rifugio”. Di queste 91, 90 erano  Bhikshu, cioè Monaci mendicanti e 1 membro laico del Sangha, della Comunità.
Il Beato fece in seguito migliaia di altri fedeli fino a fondare durante la sua vita l’immenso ordine buddista. 

 

Autore: Gaetano Dini
Messo on line in data: Marzo 2019