SPECIALE HALLOWEEN: IL SENTIERO DELLE MERAVIGLIE di Katia

Come ogni anno l’autunno è arrivato, messaggio del suo passaggio è l’incanto dei suoi colori. Il mio cuore è carico d’entusiasmo infantile, è il “momento della raccolta” e penso che sia l’attimo più magico prima della notte di Samhain. Nel sentiero delle meraviglie, troverò tutto quello che la natura mi offrirà per quella notte.

Camminando, noto sui pendii illuminati dal sole i ciliegi infiammati, dal rosso acceso, mentre le betulle e i larici proiettano il colore solare tra gli abeti rigorosamente verdi; il frassino, albero di Odino, è ambrato con le sfumature brunite dei suoi baccelli penduli. Il contrasto tra il limpido turchese del cielo e le cime montane è spettacolarmente emozionante.

Ecco che all’improvviso un suono mi colpisce; un picchio, disturbato dalla mia presenza, mi fa notare che sto invadendo il suo territorio. Con il mio cesto sotto braccio proseguo un po’ più speditamente per raggiungere i cespugli di biancospino: le sue bacche scarlatte ornano l’alberello ancora carico di foglie. Poco più avanti, quasi accucciato, noto l’assenzio e l’intrigante luppolo, che mi offrono il loro aroma pungente. Con cautela raccolgo i rami di biancospino, non solo per rispetto a Madre Natura, ma per l’esperienza pungente della raccolta alquanto travagliata della rosa canina.

Inspiegabile esprimere la sensazione d’essere immersa in questa meraviglia; il mio animo si riempie di vitalità infinita, è come se volassi, per cogliere quel che il Signore mi ha offerto della suo opera Divina. Perché?
Ma perché noi esseri che stiamo nel mezzo tra cielo e terra ci accorgiamo della vita solo quando la morte ci sfiora?
Perché ci perdiamo nella banalità dei trenta denari?

Sì… ogni volta che noi non ci ascoltiamo, ogni volta che ci lamentiamo, ogni volta che accusiamo tradiamo noi stessi…

E nel sentiero delle meraviglie, la magia entra in me, che le sono grata per avermi destato dalla mia miseria umana, grata per tutto ciò… solo felice.
Il prugnolo, le nocciole, “frutto della saggezza”, e il sorbo ormai riempiono il mio cesto e così torno a casa serena, con la speranza di trasmettere tutto ciò alla notte di Samhain, quando metterò il mio raccolto come offerta alle anime curiose o lo farò ardere nel braciere, per ringraziare la vita.

 

Autore: Katia
Messo on line in data: Ottobre 2007