POESIE D’AMORE di Mario Lissoni

 

RICOMINCIARE

In un chiaro meriggio d’agosto
d’un tratto la luce si spense.
Si spense così, all’improvviso,
col sole che filtrava leggero
tra le imposte,
quasi per non disturbare.
Si spense mentre il pensiero
ignaro vagava
verso orizzonti di solarità.
Si spense tra il verde brillante
e le nuvole vaghe
che fuggivan, laggiù, verso il Brenta.
Ricordo poi il buio,
la nebbia, l’angoscia
e poi la tua mano leggera
e il quieto sussurro
della tua voce.
Tante volte
il mio pianto voleva sgorgare
e io lo fermai
e seduto ed assorto
consumai le mie ore infinite
cercando, ma invano, un perché.
Il tempo trascorre
e come spinto da un turbine
mi son ritrovato
su un erto, ignoto sentiero.
Ma tu sei pur sempre vicina
con la tua dolce ansietà.

LA MIA VITA

Sempre ho corso,
mi sono fermato
e di nuovo con passo veloce
ho ripreso il cammino
sempre cercando
il confine dei miei desideri.
Tante volte
mi sono trovato
sull’orlo di un erto dirupo;
ancora non so
per qual via ho ritrovato il sentiero
e non sono caduto.
Son passato per monti,
deserti e pianure;
ho visto brillare
le spiagge dorate
e il verde smeraldo
dei mari del sud.
Tra battaglie, gioie ed angoscia
la mia pace ora forse ho trovato.
Ma ancora io spero
che la mia vita con te
possa un giorno approdare
ad un’oasi serena
ove, tra l’ombra e le acque tranquille
infine si acquieti
il mio animo stanco.

L’ATTESA

Le piogge ora sono cessate
nel lento fluire di ottobre
e i caldi colori d’autunno
appaion, portati dal vento.
Percorro la via silenziosa
che pare sperduta
ed estranea
in mezzo alle foglie cadute
e ai muri antichi e possenti.
Raggiungo quei rossi mattoni,
mi fermo, contemplo la piazza
e il pallido azzurro del cielo
che ormai quasi sfuma nel bianco.
Che accade?
E tu che mi aspetti
per accogliermi col tuo sorriso
vivi già nella luce splendente
del tuo desiderio
che ora si avvera.
E allora cammino più lesto
e mi perdo
tra la folla che sciama
ma ignora
il segreto mio così dolce…

A NOI DUE

Tante strade
ho percorso al tuo fianco,
tante volte
mi hai porto la mano.
Tante spiagge
abbiamo varcato
abbagliati dai raggi del sole;
tante acque abbiam visto brillare,
tanti cieli hanno fatto da sfondo
alle nostre serene giornate.
Con te sottobraccio
ho scalato le più erte montagne;
passan mesi, stagioni ed inverni
che a volte non sembran finire.
Ma la gioia di stare vicini
ci fa vincere ogni battaglia:
il nostro sentiero
come un fiume precipita a valle
tra cascate, rocce e dirupi
e raggiunta la verde pianura
approda sereno
nel mare infinito.

OLTRE LA NEBBIA IL SOLE

La salita sul costone roccioso
di questa immane montagna
prosegue verso il mistero
sotto il cielo di un livido grigiore.
Se mi guardo alle spalle
soltanto strapiombi
e valloni selvaggi;
più giù, ma lontano,
indovino
alberi, case e ombre sfuggenti.
L’ascesa continuo
ma la cappa plumbea
incombe e non si dissolve.
Ed ecco, d’un tratto,
il grigio uniforme schiarisce,
poi muta colore
lasciando filtrare
riflessi azzurri e dorati.
Continuo a salire
e, all’improvviso,
mi fermo, abbagliato ed attonito.
Lo sguardo si volge su in alto
quasi ferito
dal blu del cielo di giugno
e da una candida chiazza di neve
che brilla, lassù, sulla vetta.

 

Autore: Mario Lissoni
Messo on line in data: Luglio 2009