RUDOLF STEINER di Aurora

Rudolf Steiner nacque il 27 Febbraio 1861 a Kraljevec, presso la frontiera austro-ungarica. Da studente curò gli scritti scientifici di Goethe. Dal 1890 al 1897 collaborò all’archivio di Goethe e Schiller a Weimar.
Dal 1902 ebbe un’intensa attività come scrittore e conferenziere, prima nell’ambito della Società Teosofica e poi in quella Antroposofica, da lui fondata nel 1913. Morì nel 1929 a Dornach, in Svizzera, dove aveva costruito, prima in legno e poi in cemento, il Goetheanum, centro di attività scientifiche e artistiche basate sull’antroposofia.
Oltre ad un centinaia di opere di carattere filosofico e antroposofico, sono rimasti i testi stenografati di quasi seimila conferenze sui più diversi rami del sapere.

Nella sua autobiografia Steiner racconta come il destino gli donasse tutto ciò di cui lui aveva bisogno per il suo sviluppo.
Aveva circa sette anni quando, come lui stesso racconterà più tardi, ebbe un’esperienza decisiva. Cominciò ad avvertire le prime sottili impressioni di un mondo che non era quello terreno, ma che lui percepiva con i sensi non fisici.
Da questo momento in poi egli si sentì in stretto contatto non soltanto con gli alberi e le pietre, ma anche con gli esseri spirituali nascosti in essi. Si rese conto che queste sue sensazioni non sarebbero state comprese e non ne fece parola con nessuno.

Nell’estate del 1879 superò l’esame di maturità con lode. Fino a quel momento Steiner non aveva parlato con nessuno delle sue esperienze nel mondo spirituale. Quello stesso anno egli conobbe un erborista. Questa conoscenza fu molto importante per lui. In quell’uomo viveva una profonda saggezza naturale e con lui Steiner poté parlare delle sue esperienze.
Come egli stesso scrisse, in lui conobbe un maestro spirituale: un uomo che gli donò profondi impulsi per la sua vita, tra cui anche quello di penetrare a fondo la mentalità del suo tempo.

Nel 1885 da parte del professore Kurschner gli giunse l’invito a curare l’edizione delle opere scientifiche di Goethe per la “Letteratura Nazionale Tedesca“. Tale invito gli offrì la possibilità di approfondire notevolmente i suoi studi scientifici. Durante questi anni Steiner scoprì che il mondo esterno non poteva dargli ciò che egli cercava dal più profondo dell’anima. Incominciò, allora, a dedicarsi alla meditazione ed intensificò notevolmente questa pratica. Ciò lo condusse alla conoscenza completa di se stesso ed egli si dichiarerà cittadino di due mondi: quello fisico e quello spirituale.

Nel 1902 fece un passo decisivo in occasione di una conferenza per l’Associazione Giordano Bruno. Dichiarò apertamente quale sarebbe stato lo scopo della sua attività futura: trovare nuovi metodi per lo studio dell’anima su base scientifica. Si può affermare che la sera dell’8 ottobre 1902 segnò l’origine dell’antroposofia. Da quel momento la biografia di Steiner è unita all’impulso spirituale che allora lui chiamò Teosofia, ma che ben presto diventò Antroposofia (dal greco “anthropos“, uomo, e “sophia“, saggezza). Questa definizione significa una più ampia coscienza interiore, grazie alla quale l’uomo può sperimentare se stesso come cittadino dei due mondi.

Il primo libro fu Teosofia. In quest’opera, apparsa nel 1904, Steiner compie il primo tentativo di descrivere la natura soprasensibile dell’uomo e i suoi legami con il mondo dello spirito.
Nell’altro libro Come si consegue la conoscenza dei mondi superiori viene descritto il metodo con cui si possono raggiungere i medesimi risultati da lui conseguiti durante la sua vita.
Steiner tenne molte conferenze dimostrando come la scienza dello spirito possa incrementare ogni conoscenza e rendere più conscia ed efficiente la vita umana. Possiamo quindi affermare che Steiner fu uno dei più grandi personaggi della nostra storia.

Se volete saperne di più vi consiglio alcuni testi, tutti editi dall’Editrice Antroposofica: L’iniziazione (1983), Conoscenza iniziatica (1985), Enigmi dell’anima (1987), La filosofia della libertà (1986).

Autore: Aurora
Messo on line in data: Agosto 2004