FASCINO DEL SEGRETO di Devon Scott

Speciale Società Segrete e Iniziatiche: fascino del “Segreto”

Le società segrete e iniziatiche esistono da sempre e se ne trovano tracce nella storia di ogni popolo fin dagli Egizi. Che cosa spinge un gruppo di individui a costituire una società di questo tipo?
Gianni Vannoni, nel suo Le società segrete, ne attribuisce la causa principalmente a scopi di tipo utilitaristico e materiale, che portano a costituire una società di mutuo soccorso, nella quale trovare aiuto da parte dei confratelli. Ci sono poi motivazioni di tipo psico-sociale, come il desiderio di rivalsa che spinge un uomo frustrato, scontento della propria vita e deluso dal mondo in cui vive, ad entrare in una società alternativa, che gli apre una porta verso il mistero, verso un nuovo tipo di spiritualità introvabile nel mondo profano.
Lo storico olandese Johan Huizinga avanza l’ipotesi del “homo ludens“, cioè dell’uomo che gioca, contrapposto al “homo faber“, l’uomo che lavora; questi, insoddisfatto del tran tran quotidiano, di una vita noiosa e ripetitiva, passata tra le stesse cose, gli stessi luoghi e le stesse facce, si costruisce una doppia vita, spesso a lui più consona. Vita che viene intesa come un gioco, caratterizzato da regole più libere, dettate proprio dal fatto che si sa non essere fatto “sul serio”.

Il sociologo tedesco Georg Simmel sostiene che l’immagine di noi stessi che diamo agli altri, nella vita di tutti i giorni, non è che un formalismo, una menzogna necessaria per essere accettati, per ottenere un certo tipo di riconoscimento da parte degli altri; ma la nostra vera essenza appare proprio in questa dimensione nascosta. In particolare, nel caso di società che condividono una dottrina, un sapere di tipo esoterico, mistico o religioso, il segreto non deve essere rivelato alla massa e i membri della società formano una comunità chiusa per garantirsi a vicenda che il segreto sarà mantenuto. Questo è indicato dal mistero che circonda le società iniziatiche, i cui scopi e i cui riti sono riservati ai soli confratelli e accuratamente celati ai profani.

Che cos’è questa “tradizione segreta” di cui tutti parlano, spesso in modo criptico? Secondo l’occultista inglese Arthur Edward Waite sarebbe “la conoscenza antichissima di un metodo di vita interiore, che permette all’uomo di far ritorno là da dove è venuto“. In altre parole l’uomo avrebbe subito, in tempi antichissimi, la perdita di qualcosa di essenziale, un Eden primordiale che sarebbe in grado di ritrovare soltanto seguendo i precetti di una scuola iniziatica, depositaria della dottrina segreta. Appare ovvio che questa dottrina non è alla portata di tutti, ma è raccolta in testi che si sono tramandati nei secoli.
Come dice Agrippa nel De Occulta Phiolosophia:

Abbiamo trasmesso quest’arte in modo che essa non rimanga occulta agli uomini prudenti ed intelligenti, ma anche in modo che non ammetta ai suoi arcani i malvagi e gli increduli, così che essi restino a mani vuote sotto la meschina ombra dell’ignoranza e della disperazione. Solo per voi, figli della dottrina e della sapienza, abbiamo scritto quest’opera“.

Ammettiamo che qualcuno decida di seguire questa strada e chieda l’iniziazione in una di queste società: che cosa gli succederà?
Secondo Mircea Eliade, storico delle religioni, antropologo e sociologo, verrà modificata tutta la sua vita. Nel suo saggio Il sacro e il profano si legge:

Generalmente l’iniziazione comporta una triplice rivelazione: quella della morte, quella del sacro e quella della sessualità. Il fanciullo ignora tutte codeste esperienze; l’iniziato le conosce, le assume e le integra nella sua nuova personalità. Si aggiunga che il neofita muore alla propria vita infantile, profana, non rigenerata, per rinascere ad una nuova esistenza santificata: rinasce anche ad un modo di essere che gli rende possibile la conoscenza, la scienza. L’iniziato non è soltanto un nuovo nato, un resuscitato: è anche un uomo che sa, che conosce i misteri, che ha ricevuto delle rivelazioni di ordine metafisico. Durante l’apprendistato nella boscaglia egli impara i segreti sacri: i miti riguardanti gli dei e l’origine del mondo, i veri nomi degli dei, l’uso e l’origine degli strumenti rituali impiegati nelle cerimonie di iniziazione. L’iniziazione equivale alla maturità spirituale ed in tutta la storia religiosa dell’umanità troviamo sempre questo tema: l’iniziato, colui che ha conosciuto i misteri, è diventato colui che sa“.

L’iniziazione implica un segreto che viene rivelato per gradi; il potere passa attraverso il possesso e la manipolazione di questo sapere segreto: l’iniziazione ad una società segreta permette di trascendere la condizione umana, guadagnandosi la protezione di entità sovrannaturali o diventando loro simile.
Per ottenere il potere dato dalle conoscenze segrete sono nate innumerevoli società iniziatiche. Alcune sono rimaste avvolte dalla nebbia del mistero e del tempo, altre hanno subito un destino tragico, altre ancora sopravvivono fino ai nostri giorni.
Senza avere alcuna pretesa di completezza (le società segrete sono centinaia), nel nostro Speciale ne conosceremo qualcuna. Vi daremo anche una lista di libri e di siti web per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento.
Buona lettura!

 

Autore: Devon Scott
Messo on line in data: Marzo 2006