INTERVISTA A SURABHI GUASTALLA
Cinque domande e un questionario per Surabhi Guastalla, autrice di Amico Angelo (clicca qui per la recensione).
LE DOMANDE
A – Qualcosa su di te e sui tuoi esordi di scrittrice.
Ho cominciato nel lontano 1960, pubblicando alcune poesie in una raccolta intitolata Poeti e novellieri di oggi e domani, edizioni del Cavalluccio… ma a dire la verità il mio primo esordio è stato un tema (avevo 7 anni) pubblicato sul giornalino delle Suore Marcelline, esibito con grande orgoglio, visto che il mio era l’unico pezzo di una bambina della scuola elementare, poi si passava alle superiori!
Il mio primo libro, in effetti, è stato L’Angelo Custode, edito da De Vecchi nel 1996, tradotto in francese e spagnolo, e ancora oggi ristampato. Poi è venuto Il grande libro dei fiori di Bach, sempre pubblicato da De Vecchi e ristampato fino al 2010. In seguito ho deciso di diventare un’autrice indipendente e ho pubblicato con Amazon In viaggio con la Dea, un libro che parla delle Dee di tutto il mondo e del loro collegamento con il femminile, e adesso Amico Angelo.
B – Come ti è venuta l’idea di scrivere questo libro e di che cosa parla.
Questo libro parla del contatto che ognuno di noi ha con il suo Angelo, anche se non ci crede, e della possibilità di trovare un’interazione con Lui. Una via di mezzo tra un “manuale di istruzioni” e una visione dell’energia Angelica come tramite di benessere.
C – Come vivi la tua spiritualità?
Sono una terapeuta olistica e un Master Reiki. Guido training e seminari dedicati al benessere e all’armonizzazione, utilizzando diversi strumenti integrati con la meditazione. Privilegio l’uso del colore terapeutico, in armonia con la mia esperienza come terapista di AuraSoma.
Tutto quello che propongo è basato sulla mia pratica, sugli insegnamenti ricevuti e sui training che ho frequentato nel corso degli anni. Sono una discepola di Osho.
D – Scrittori preferiti o ai quali ti ispiri.
Potrei definirmi una lettrice omnivora: non ho mai smesso da quando ho cominciato, intorno agli otto anni. Leggo romanzi, saggi, manuali in cartaceo, su Kindle e ascolto gli audiolibri. Ho spaziato da Hemingway a Proust, da Dostoevskij a Tolkien. E poi Murakami, Arto Paasilinna, Zimmer Bradley e perfino la Rawlings. I miei scrittori preferiti sono quelli che “quando chiudo il libro perché ho finito” mi danno la sensazione di non aver perso il mio tempo, ma anzi di essermi arricchita, aver viaggiato, aver riso e aver pianto, insomma aver vissuto.
E – Progetti per il futuro.
Un libro-manuale sul benessere, dedicato ai quattro elementi e all’uso consapevole della loro potenza. E poi… ho iniziato a scrivere una storia di famiglia: la storia di mia madre, una piccola forte donna, costretta ad attraversare a piedi con due bambini piccoli le montagne del comasco per rifugiarsi in Svizzera, durante la seconda guerra mondiale: una storia di ordinario coraggio.
IL QUESTIONARIO
1) Surabhi in tre aggettivi.
Ribelle, curiosa, anticonformista.
2) Il mio peggior difetto.
La pigrizia.
3) La mia dote migliore.
L’ecletticità.
4) Le qualità che preferisco in un uomo.
Coraggio, sincerità, la voglia di mettersi in gioco, l’umorismo.
5) Le qualità che preferisco in una donna.
La femminilità consapevole, l’oblatività, la sicurezza del proprio ruolo.
6) Quello che apprezzo di più nei miei amici.
Intelligenza, sensibilità, complicità, umorismo
7) Quello che non sopporto nei nemici.
Invidia, conformismo, giudizio.
8) Cosa sognavo di fare da grande.
La regina.
9) Il dono di natura che vorrei avere.
L’ubiquità.
10) La mia decisione sbagliata che correggerei, se potessi.
Nessuna, perché anche le decisioni sbagliate hanno sempre una ragione e sono un percorso di vita.
11) La cosa più pazzesca che ho fatto.
Mi sono sempre gettata nelle avventure, anche se sapevo che avrebbero portato dei guai.
12) Il capriccio che non mi sono mai tolta.
Navigare in un sottomarino.
13) Cosa sarei capace di fare per sostenere quello in cui credo.
Quello che è nelle mie possibilità
14) Che cosa cambierei negli altri se avessi la bacchetta magica.
La brutta abitudine di giudicare tutto e tutti
15) Che cosa cambierei in me se avessi la bacchetta magica.
Alta e bruna.
16) Il paese dove vorrei vivere.
Italia.
17) Il colore che preferisco.
Verde e viola.
18) L’animale che preferisco.
Il geco.
19) L’animale che vorrei essere.
Il puma.
20) Il mio passatempo preferito.
Leggere, disegnare, musica e film.
21) Cinque libri da portare su di un’isola deserta.
Alla ricerca del tempo perduto, Guerra e pace, Cent’anni di solitudine, un libro di Osho a caso, Alla ricerca del sacro Graal.
22) I peccati che mi ispirano maggiore indulgenza.
Fretta, impazienza e gola.
23) I peccati che non riesco a perdonare.
Disonestà, pressapochismo e banalità.
24) Il mio motto.
Sta nell’oggi.
25) Come vorrei morire.
Nel sonno.
Autore: Redazione
Messo on line in data: Luglio 2022