LA FIABA DELLA PRINCIPESSA SUL PISELLO

Un omaggio allo scrittore Hans Christian Andersen

Hans Christian Andersen (1805-1875) fu scrittore e poeta danese, noto soprattutto per le sue fiabe. Mentre i fratelli Grimm trassero le loro storie da quelle del folklore germanico, Andersen scrisse, come le ricordava, le fiabe che aveva ascoltato da bambino, per cui tra le sue favole si trovano racconti tratti della tradizione praticamente identici all’originale mescolati ad altri rielaborati dall’autore, talvolta prendendo spunto da episodi e personaggi della vita reale.
Tra le sue opere ricordiamo Il brutto anatroccolo, Il soldatino di stagno, La Sirenetta, La regina delle nevi, La piccola fiammiferaia, I vestiti nuovi dell’imperatore e La principessa sul pisello, che vi offriamo in lettura in questo numero, illustrata da un dipinto di Arthur Rackham. 

 

La principessa sul pisello

C’era una volta un principe che voleva sposare una principessa, ma ella doveva essere una principessa vera, una fanciulla di sangue blu. Perciò se ne andò in giro per il mondo cercando la giovinetta dei suoi sogni.
Di fanciulle che affermavano di essere vere principesse egli ne trovò moltissime, ma al momento di sposarsi il principe era assalito da un dubbio:
“Sarà proprio una principessa di sangue blu, oppure no?”
Qualcosa, infatti, nel loro modo di fare o nel loro portamento era ben poco regale e non convinceva del tutto il principe. Egli quindi non si decideva a sceglierne nessuna e, infine, dopo tanto vagare per il mondo, se ne tornò al suo castello, deluso per non aver trovato ciò che desiderava.

Una sera si scatenò un temporale: i lampi si incrociavano, il tuono brontolava, cadeva una pioggia torrenziale: non si era mai vista una bufera così!
Qualcuno bussò alla porta del castello, e il vecchio re si affrettò ad aprire. Era una principessa. Ma come l’avevano ridotta la pioggia e il temporale!
L’acqua cadeva a rivoli dai suoi capelli e dai suoi vestiti e le entrava nelle scarpe, uscendone dalla suola. Tuttavia ella si presentò affermando di essere una vera principessa.
“E’ ciò che sapremo presto” pensò la vecchia regina; senza dire nulla a nessuno entrò in una camera e mise un pisello nel letto che era in mezzo alla stanza. Quindi prese venti materassi, li stese uno sopra l’altro sul pisello e vi aggiunse ancora venti piumini.
Era quello il letto destinato alla principessa sconosciuta.

La principessa venne accompagnata nella camera che le era stata destinata e si coricò.

Ma, per quanto fosse sfinita dalla stanchezza, non riusciva assolutamente ad addormentarsi. Da qualunque parte si girasse, sentiva sempre qualcosa di duro che le dava fastidio.
L’indomani mattina, il re la regina e il principe bussarono alla sua porta, le diedero il buon giorno e le chiesero come avesse passato la notte.
“Male! Molto male! – ella rispose. – Non ho potuto chiudere occhio! Dio solo sa quello che c’era nel letto! Era qualcosa che mi ha fatto venire la pelle livida. Che supplizio ho dovuto sopportare per tutta la notte! Ho provato a guardare fra le lenzuola, ma non ho trovato nulla.”
Il re, la regina e il giovane principe si diedero uno sguardo d’intesa: dalla risposta della fanciulla essi avevano capito che si trattava di una vera principessa! Ella aveva infatti sentito un pisello attraverso venti materassi e venti piumini. Chi mai, se non una vera principessa, una vera principessa di sangue blu, poteva avere una pelle così delicata e sensibile?
Il principe, convinto ormai che si trattava di una giovane di sangue reale, la scelse subito come sposa.

 

Autore: Redazione
Messo on line in data: Marzo 2019