LA MAGIA DELLE RUNE (PARTE PRIMA) di Aurora

Introduzione

L’origine delle rune è misteriosa, ciò che si conosce di esse è che la loro derivazione è stata tramandata sotto forma di concetti mitici. In realtà non esistono prove storiche sulla loro nascita, vi sono soltanto enigmatici ed antichi reperti archeologici che spesso si contraddicono tra di loro. Vi sono stati numerosi studiosi che hanno cercato di scoprire il segreto della loro storia. I loro tentativi hanno, però, dato origine a teorie contraddittorie che si escludevano a vicenda.

Secondo un ricercatore danese di nome Wimmer le rune provenivano da una serie originaria di 24 segni detta Antico Futhark, dal nome dei valori fonetici dei primi sei segni. Più tardi tale serie venne ampliata, prima con l’aggiunta di quattro rune, successivamente ne vennero aggiunte altre sette, e la serie divenne di 33 segni. Un altro studioso, Sigmund Agrell, affermò che le rune provenivano dalle lettere corsive dei latini. Nel 1904 von Friesen dichiarò che la loro origine era da ricercarsi all’interno dell’alfabeto greco e, secondo lui, i Goti sarebbero stati i primi a utilizzarle.

Fra tutti gli studiosi vi fu una teoria che sembrò essere la più accettabile di tutte. Venne pubblicata, per la prima volta, nel 1928 da C.J. Marstrander e, più tardi nel 1930, da Hammarstrom; secondo costoro le rune provenivano dall’alfabeto etrusco. A confutare questa loro idea fu una scoperta fatta in Tirolo e, precisamente a Kitzbuhel; qui vennero trovate alcune bacchette con iscrizioni etrusche, le quali venivano usate come bacchette magiche per scopi divinatori. Evidentemente questa zona si trovava nelle vicinanze del luogo di origine delle rune. In ogni caso è evidente, in base agli studi svolti e alle antiche tradizioni, che l’alfabeto runico non era altro che una creazione individuale; si identificava con molti segni antichi e, più tardi, venne integrato con segni di scrittura che derivavano da un alfabeto transalpino. Ne risultò, così, un singolare sistema di lettere e simboli.

Secondo un’antica leggenda l’origine delle rune viene raffigurata con il dio Odino, il quale rimase crocefisso ad un albero sacro per nove notti magiche e nove giorni magici. Tale esperienza evocò in lui una vera e propria visione che gli permise di comprendere il grande potenziale delle rune nei confronti dell’umanità. Esse sono un potente strumento spirituale. Ognuna di loro, oltre ad avere un nome ed un significato simbolico, possiede delle importanti valenze magiche; risultano utili per rituali, magie e predizioni del futuro.

A livello etimologico il termine runa deriva dal vocabolo indoeuropeo ru che significa “cosa misteriosa” o “segreto”. In che cosa consiste, allora, il segreto delle rune? L’idea di un mistero nascosto sotto l’aspetto di lettere e segni può essere reale e fondato, dato che esse sono state spesso associate alla magia; in Inghilterra, per esempio, si associa il termine rown-tree, che significa sorbo selvatico, con la protezione magica. Questo vocabolo evoca la forza magica delle rune che si esprime attraverso di esse sotto forma di albero sacro.
Ancora oggi, in Scozia, viene praticato un metodo molto antico utile per assegnare la terra. Ogni famiglia del paese riceve un certo numero di appezzamenti di terreno nell paese, detti “run-rigs”; poi si fa l’estrazione dei vari appezzamenti, attribuendo ogni pezzo di terra, detto “rig”, a ogni singola persona…

In questa parte vediamo le Rune dalla prima alla tredicesima.

Scarica il file in formato .pdf  Magia delle Rune1

 

Autore: Aurora
Messo on line in data: Febbraio 2008
Disegni a cura dell’Autrice