PECULIARITA’ DELLA CARTOMANZIA di Angelo Amore

La Cartomanzia: origini e curiosità

Quando si parla di cartomanzia, cartomanti e tarocchi, la nostra mente va subito a pensare alla lettura delle carte al telefono e ai consulti che spesso si vedono in tv e che possono essere considerati di dubbia veridicità.
La verità è che dietro la cartomanzia e l’arte dei tarocchi c’è molto di più di una affascinante signora che indossa gli abiti tipici, piena di gioielli, che afferma di conoscere il tuo passato e il tuo futuro grazie alla lettura delle carte.

La cartomanzia è una forma di divinazione più recente rispetto ad altre: infatti le prime testimonianze certe relative a essa risalgono al 1770. Nel corso di quell’anno viene pubblicato Etteilla, ou la seule manière de tirer les cartes, dove l’autore Jean-François Alliette (1738-1791), che pubblicava sotto lo pseudonimo di Etteilla, spiegava l’uso delle carte da gioco francesi per predire l’avvenire.
Dopo di lui divenne famosissima
 Mlle Lenormand: la più famosa cartomante della storia.

Marie Anne Adélaide Lenormand è considerata dagli storici la più famosa cartomante della storia, la “Sibilla dei Salotti”.
Della sua stessa biografia esistono due versioni completamente contrastanti: quella raccontata nei suoi diari e quella scoperta dai documenti ufficiali studiati dagli storici.
Ella scriveva nei suoi diari predizioni e storie della sua vita che contrastavano con i documenti ufficiali riportati. Nel 1793 per qualche tempo lavorò in una lavanderia dove conobbe un’indovina, Madame Gilbert, che le insegnò i rudimenti delle divinazioni tramite i tarocchi di Etteilla.
L’attività divinatoria la fece finire davanti a un giudice e la condusse a una breve detenzione in carcere. Riguardo a questo episodio, Mlle Lenormand raccontò, molti anni più tardi, come fosse avvenuto perché aveva predetto la morte del re Luigi XVI…

 

Nell’immagine a lato,
La Cartomante (Colei che predice la sorte) di Lucas Van Leyden (1494-1533)
Parigi, Museo del Louvre
https://commons.wikimedia.org

 

Tipologie di mazzi di carte: i Tarocchi italiani

Esistono numerose tipologie di mazzi utilizzati per la lettura e l’interpretazione delle carte, così come esistono anche delle guide per la scelta delle lame giuste per la divinazione.
Storicamente si considera che la nascita delle carte dei tarocchi sia avvenuta in Italia alla fine del XIV secolo. E già nel XV secolo si distinguono il Tarocco di Lombardia o di Venezia, il Tarocchino di Bologna e altre varianti. Esse si diffusero in varie parti d’Europa e raggiunsero il periodo di maggior diffusione a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo.

I tarocchi sono suddivisi in due macrocategorie: gli Arcani Maggiori (o trionfi) e gli Arcani Minori. Gli Arcani Maggiori sono illustrati in ventidue carte figurate, numerati con cifre romane, a cui si aggiunge il Matto, senza numero.
La restante parte del mazzo, gli Arcani Minori, è composta da cinquantasei carte divise in quattro semi: coppe, denari, spade e bastoni. Ciascun seme è poi composto da dieci carte lisce o cartazze, dall’Asso al numero 10, e da quattro carte di corte: Re, Regina, Cavallo e Fante.

Non esistono delle vere e proprie regole per la lettura delle lame, infatti generalmente si considerano gli Arcani Maggiori come un macrocosmo e i gli Arcani Minori come un microcosmo. I trionfi sono l’idea o il cuore della situazione analizzata mentre gli Arcani Minori ne sono la manifestazione o la forma.
La lettura delle lame è molto di più che interrogazione del passato e del futuro: per il contesto storico in cui nacquero, l’uomo aveva bisogno di risposte a cose che non sapeva ancora spiegarsi. Se la lettura dei tarocchi sia veritiera o meno, non è dato sapere in modo oggettivo. È certo che un numero di persone non trascurabile tragga vantaggi psicologici dalla consultazione delle carte.

 

Autore: Angelo Amore
Messo on line in data: Dicembre 2019