L’ALBERO DELLA VITA di Israel Regardie

L’Albero della Vita di ISRAEL REGARDIE
Edizioni Venexia, Roma, 2009, 368 pagine, Euro 23,50
www.venexia.it

Israel Regardie è una delle voci eminenti dell’Alba d’Oro (Golden Dawn), una tradizione magica e spirituale che vide tra le sue fila intellettuali e personaggi di spicco del XIX e XX secolo, quali W. B. Yeats, Gregor Mathers, Aleister Crowley ecc. Profondamente legato al suo maestro Aleister Crowley (da cui nel tempo si allontanò per divergenze di idee e caratteriali), gli dedicò alcuni dei suoi libri più importanti, tra cui Il Giardino dei Melograni e L’Albero della Vita. Fece parte dell’ordine Stella Matutina ma, rimasto deluso dai suoi insegnamenti e dirigenti, l’abbandonò nel 1934, scatenando non poche polemiche tra i membri.

L’Albero della Vita è considerato uno dei suoi capolavori ed è una raccolta di antica saggezza e nozioni magiche che ha pochi pari nel tempo e nel mondo. Regardie si impegnò infatti a togliere il pesante velo di segretezza che avvolgeva certa parte della conoscenza esoterica appresa durante la sua vita e la condivise nel suo splendido saggio. Vero e proprio scrigno di preziose informazioni, questo libro è utile sia a chi ha e ha avuto esperienza come iniziato in gruppi esoterici sia per chi si accosta a questo mondo da solo ed è in cerca di una guida che lo aiuti a selezionare nel mare magnum di informazioni oggi disponibili. La voce dell’autore è infatti sempre presente, dosando con equilibrio e sapienza insegnamenti pratici e teorici e aprendo un varco nel mondo della magia cerimoniale che dichiara di considerare una delle più importanti regole di vita spirituale. Leggiamo infatti nella sua Introduzione:

A causa dell’ignoranza diffusa sulla natura sovrana della Teurgia divina, e nonostante i numerosi riferimenti rintracciabili pressoché ovunque circa la Magia, si è andato a creare un grande equivoco che è perdurato nei secoli. Pochi, infatti, sono coloro che possono dimostrare di avere una seppur vaga idea di ciò che costituisce il supremo obiettivo del sistema chiamato dai saggi dell’Antichità ‘Arte Reale’ e ‘Magia Trascendente’ e, siccome ancor meno sono stati coloro in grado di difenderne efficacemente la dottrina e diffonderne i veri dettami tra chi fosse in grado di recepirli, il campo di battaglia, abbandonato dai maghi, si è riempito con sciagurate nomee di ciarlatani. Quest’ultimi, ahimè, hanno tratto profitto da questa opportunità per operare molti abusi, al punto che la stessa parola Magia è divenuta sinonimo di tutto ciò che è odioso ed è vista come una cosa riprovevole”.

Il mondo magico di Regardie non ha nulla a che fare con quello di cialtroni e maghi da strapazzo che fondano le loro ricchezze sulla sofferenza e sui problemi di chi incappa nelle loro mani. È invece un universo denso in cui lo Spirito e la Divinità entrano in stretto connubio, favorendo l’evoluzione del primo e la sua ascesa ai regni spirituali superiori.
Grande esperto di Teosofia, di Qabalah e di filosofia, nonché stimato conoscitore degli strumenti magici più raffinati, l’autore suddivide il libro in una parte teorica (preparatoria per chi decide di iniziarsi su questo arduo sentiero) e una pratica. La parte teorica è dedicata alla definizione di misticismo, al suo raffronto con lo yoga, al significato del gesto magico e all’importanza dell’uso della volontà e del desiderio (veri e propri motori che attivano il risultato sperato). È presente un lunghissimo e dettagliato capito sulla Qabalah, che offre al lettore una conoscenza approfondita di questa antica dottrina, consentendogli di muoversi con cognizione di causa tra i suoi simboli e interpretazioni. L’Albero della vita viene analizzato in ogni minimo particolare e associazione storica e/o numerologica. Di particolare interesse è il capitolo dedicato alla Luce Astrale che insegna come riconoscerla e utilizzarla, con chiarimenti sull’etere e sul continuum spazio-temporale ma anche con diversi riferimenti alle scoperte scientifiche in quest’ambito dei tempi di Regardie. Come non citare poi i capitoli sul Macrocosmo e il Microcosmo e quello sugli dèi, di cui l’autore rivela gli attributi, l’iconografia egizia, il simbolismo e le associazioni con la Qabalah?

La seconda parte è quella magica per eccellenza. Regardie vi tratta le corrispondenze magiche, gli strumenti e le diverse tecniche: la vibrazione dei nomi divini, la veggenza e la proiezione astrale, la Messa dello Spirito Santo, la magia sacra di Abramelin (per riferimenti, si veda il libro edito dalla Venexia Editrice). Estremamente apprezzabili sono le tabelle e le illustrazioni che forniscono al lettore un ottimo aiuto “visivo” per esercitare la sua corrente magica, ma anche l’apparato di preghiere, rituali e invocazioni che costituiscono gli ultimi capitoli di questo libro da non leggere, ma studiare. L’apparato delle note è stato curato dai Cicero (esperti di Magia Cerimoniale e della Golden Dawn), il cui commentario è un ottimo supporto per una comprensione più immediata del testo (Recensione di Titti Fumagalli).

 

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