I LIBRI MALEDETTI di Jacques Bergier

I libri maledetti di JACQUES BERGIER
Edizioni Età dell’Acquario, Torino, 2008, 168 pagine, Euro 14,50
www.etadellacquario.it
 


Arriva finalmente in libreria, dopo anni di edizioni anastatiche o di copie pirata incomplete, un testo famosissimo, I libri maledetti. Scritto da Jacques Bergier nel 1971, è un libro che parla di libri, ma non di libri comuni: di quelli che da secoli appaiono e misteriosamente scompaiono nel nulla. Libri che tutti cercano, di cui tutti parlano, ma che pochi hanno visto, perché raccontano una storia che non deve essere raccontata…

Dove sono finiti i manoscritti originali sui Rosacroce? Il libro di Saint-Yves d’Alveydre sui segreti dell’Agartha? I quattro quaderni di magia nera di Stanislas de Guaita? Tutti distrutti: dagli stessi autori, dai loro eredi, da coloro che li avevano trovati in antiche biblioteche di famiglia, ma mai volontariamente. Una cospirazione che ha radici in un lontano passato sembra operare in clandestinità per eliminare, con minacce o peggio, particolari testi esoterici, sia quelli regolarmente editi, che vengono tutti ritirati, sia quelli neppure conclusi, ai quali non viene permesso di vedere la luce. Perché?
Forse qualcuno di questi testi parla di scoperte per le quali l’umanità non è ancora pronta; qualcuno si sarà certamente perduto per caso o per incuria; ma nella maggioranza dei casi si tratta di libri che contengono formule per acquisire un potere sconfinato o verità troppo terribili per essere divulgate.

All’apice del suo splendore, appena prima di essere incendiata e distrutta, la mitica biblioteca di Alessandria, faro della cultura antica, conteneva circa settecentomila testi: poeti e filosofi, narratori, storici, appunti di viaggio, ma anche di religione, magia, astrologia. C’era l’opera omnia dell’astrologo Beros, che raccontò dell’incontro con gli Apkallus, extraterrestri simili a pesci che sulla terra erano costretti a vivere dentro scafandri, e attribuì a loro le prime conoscenze scientifiche umane. E gli otto libri di Manetone, che raccolse nei suoi scritti tutto i segreti dell’Egitto, forse anche Il Libro di Toth, oggetto di una caccia spietata per il potere connesso col suo contenuto.
Ma ogni secolo ha il suo libro misterioso: la Steganographia dell’abate Tritemio, le note di John Dee su ciò che vide nello specchio nero, il Manoscritto Voynich, il Manoscritto Mathers (che diede origine alla Golden Dawn), le misteriosissime Stanze di Dzyan (provenienti addirittura dal pianeta Venere), Excalibur (il libro che fa impazzire), il manoscritto del professor Filippov (che fu assassinato e i cui incartamenti vennero tutti bruciati) e tanti altri insospettabili…

Un excursus affascinante, mai privo di ironia, sui libri che non devono essere letti. Un “dietro le quinte” di un’editoria alternativa che spalanca scenari paurosi che preferiremmo non fossero tanto documentati, scritto da Jacques Bergier, ingegnere, chimico, alchimista, scrittore, giornalista e… anche spia, autore, con Louis Pauwels del celeberrimo Il mattino dei maghi, a cui probabilmente si deve il boom dell’interesse per l’occulto degli anni Settanta (Recensione di Devon Scott).

 

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