THE INNER MYSTERIES di Janet Farrar e Gavin Bone
The Inner Mysteries. Stregoneria progressiva e Connessioni con il divino di JANET FARRAR e GAVIN BONE
Prefazione di Phyllis Currot
Brigantia Editrice, Carini, 2013, 360 pagine, Collana “Triplice Luna )O(“, Euro 16,00
www.brigantiaeditrice.it
Dopo un grande successo in molti paesi, è arrivato finalmente in Italia questo libro di Janet Farrar e Gavin Bone, prima pubblicazione di una nuova casa editrice, la Brigantia, con una collana destinata al Paganesimo.
Come scrive Phyllis Currot nella prefazione, “se state sfogliando queste pagine, sappiate che state per immergervi in un libro che risveglierà la vostra mente, aprirà il vostro cuore e nutrirà il vostro spirito“.
Questo descrive molto bene le reazioni che si hanno nei confronti di questo testo, pubblicato per la prima volta in originale dieci anni fa e non capito a fondo, perché troppo innovativo per i tempi: infatti, invece di essere un elenco di (pur comodissimi) rituali per tutte le occasioni, lascia da parte la pratica per addentrarsi nella filosofia e nella psicologia della magia.
In realtà, la versione del 2003 avrebbe dovuto costituire la base teorica informativa per i praticanti della Neo-stregoneria, ma allora, come dicono gli stessi autori, si preferiva limitarsi a guidare la “automobile magica“, mentre oggi, dopo centinaia di testi sull’argomento, comincia a diffondersi la convinzione che sarebbe meglio “sollevare il cofano per capire come funziona il motore“.
Inoltre la Wicca è cambiata nel corso degli anni, in particolare se la confrontiamo con “le norme e i valori patriarcali” che imperavano al momento della sua nascita. Da qui l’idea di fornire indicazioni per una stregoneria progressiva, quindi un “modello attraverso cui strutturare sia la propria formazione personale che il lavoro di congrega“, che possa adeguarsi alle diverse esigenze e stare al passo con i tempi… cioè di fare quello che la magia ha sempre fatto e che le ha permesso di sopravvivere nel corso dei secoli.
Con uno stile piacevolmente fluido i due Autori ripercorrono la storia della stregoneria, ricorrendo spesso all’aneddotica per rendere meno pesante un testo molto denso di informazioni: dallo sciamanesimo ai culti mediterranei, dal cristianesimo al periodo nero della caccia alle streghe, fino al Novecento e alla rinascita a opera di Gerald Gardner, poi coadiuvato da Doreen Valiente, fino alle correnti influenzate dal femminismo e dalla New Age.
Poi si entra nel vivo spiegando il perché della stregoneria progressiva, non nuova tradizione, ma “modo di pensare, credere e praticare, strettamente connesso all’essere una strega“. Anzi, il concetto di “tradizione” come immutabile viene rifiutato a favore di una continua evoluzione che conservi alcune basi “ideologiche”, ma consenta a ciascuno di praticare secondo i propri gusti, sensibilità e metodi.
Nei capitoli seguenti vengono spiegate l’essenza della stregoneria (la sua spiritualità, i misteri, l’iniziazione), l’importanza delle divinità, la natura e la struttura delle congreghe; si approfondiscono i percorsi formativi della stregoneria (come si diventa una strega, quali le basi, quale sentiero scegliere) e tutti i mezzi che oggi abbiamo per informarci e chiarirci le idee prima di fare una scelta definitiva; alcune “chiavi” per impadronirci dei concetti di base (compresi esercizi pratici) e la Ruota dell’Anno (col significato degli otto sabbat).
Un capitolo è dedicato ai neofiti: come trovare un insegnante o la congrega adatta a noi? Questo è molto importante, perché un errore di valutazione o un incontro sfortunato potrebbero crearci problemi o scoraggiarci fino a impedirci di proseguire su questo cammino, per cui ecco alcune “dritte” da non sottovalutare.
E dato che i rituali ci affascinano tutti, anche in questo libro non manca un piccolo manuale pratico: il Liber Actios, che insegna come funziona effettivamente un rituale, oltre a dare indicazioni per gli strumenti dei base dell’Arte. Concludono il libro una appendice sulle leggi occulte, una sulle caratteristiche degli dei e delle dee della stregoneria, tavole delle corrispondenze e una serie di indirizzi utili da contattare.
Negli ultimi anni, grazie all’impegno di editori e traduttori, sono state pubblicate molte opere ottime in ogni settore dell’esoterismo e della magia. Questo libro, per chi si occupa (o si vorrebbe occupare) di stregoneria moderna, offre informazioni indispensabili per capire i meccanismi che ne stanno alla base, spesso trascurati a favore di un “qui e subito” dato da una formula magica da recitare al bisogno. Seguite il consiglio degli Autori, che davvero sanno quello che dicono: alzate il cofano e prendetevi un po’ di tempo per osservare come funziona il motore. Poi potrete continuare a recitare formule, però vi accorgerete che (assimilati alcuni concetti) vi sarà arrivata una nuova consapevolezza di quello che state facendo. E i risultati vi sorprenderanno (Recensione di Devon Scott).
Due tra le figure più autorevoli della spiritualità Wicca a livello mondiale, Janet Farrar e Gavin Bone proseguono con The Inner Mysteries, la loro più recente e innovativa opera, il lavoro di ricerca e divulgazione in questo campo. In precedenza, hanno pubblicato, insieme al compianto Stewart Farrar: The Pagan Path, The Healing Craft e The Complete Dictionary of European Gods and Goddesses.
Janet è anche coautrice, insieme a Virginia Russel, di The Magical History of the Horse, mentre con il già citato Stewart Farrar ha pubblicato numerosi testi cardine della spiritualità Wicca come Eight Sabbats For Witches, The Witches’ Way (pubblicati successivamente con il titolo di A Witches’ Bible), The Witches’ Goddess, The Witches’ God, Spells and How They Work.
Tutti questi testi si sono rivelati tra i più influenti del movimento neopagano, divenendo un modello di riferimento per gli autori delle generazioni successive in tutto il mondo. Janet Farrar e Gavin Bone, inoltre, da diversi anni sono molto attivi come relatori e insegnati in Europa, negli Stati Uniti, in Australia e in Nuova Zelanda. In Italia, dal 2010 gestiscono stabilmente un Gruppo di Studio Wicca (IWSG), con sedi a Milano, Roma e Palermo, oltre a condurre regolarmente conferenze e seminari divulgativi aperti al pubblico in diverse città.
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Commento di Stella dell’Est
E’ un libro molto serio che si addentra nella vera essenza della Wicca. Evito di enumerare i molti lati positivi che l’opera presenta (dato che ci ha pensato qualcun altro prima di me!) e passo direttamente al lato “Ombra”!
Il concetto d’iniziazione è ben spiegato ma tralasciano un concetto fondamentale che, in parole povere, è la ratio ultima di ogni iniziazione. Quando una corrente di potere che si allaccia ad una data tradizione (O.T.O., Wicca, Massoneria, Golden Dawn, etc.) non viene passata attraverso un’iniziazione legittima (non mi addentro nel significato dell’aggettivo “legittima” per evitare discorsi sterili e provocatori) allora non ci si può definire Massoni, Wiccan, Adepti nella Golden Dawn, etc. Si può dire però che ci s’ispira alla Wicca e nel caso in cui si sia pervenuti in qualunque modo (“fortuito” o cercato)all’illuminazione, potremmo definirci “iniziati”. Ma NON iniziati alla Wicca. Solo un Wiccan inizia un Wiccan. Punto.
La conoscenza della Psicologia Analitica Junghiana da parte di Bone e Farrar, è lacunosa, pretestuosa e pericolosa. Non posso dire che la psiche non sia coinvolta nell’evoluzione spirituale ma posso affermare con certezza che una sacerdotessa non è una psicologa quanto un ciabattino non è un ingegnere. Il “sistema junghiano”, come viene chiamato, non è una tradizione wiccan o un insegnamento indù da integrare ma una corrente scientifica il cui uso è riservato a chi si è fatto il mazzo durante 9 anni di studio minimo! Il pensiero junghiano viene modellato dagli autori sulla base delle loro credenze e, per chi se ne capisce un po’ di psicologia junghiana, in parte c’azzeccano ed in parte no. In tal senso è quindi esatto l’uso del pensiero junghiano nell’interpretazione dell’esperienza spirituale wiccan ma purché esso sia CONOSCIUTO e maneggiato con CAUTELA!! Consiglio di leggere, a chi interessato, il libro di Vivianne Crowley “I poteri della Wicca” per i tipi dell’Armenia Edizione.
Dulcis in fundo, vorrei far notare il pressapochismo con cui viene trattato il tema della Cabala. E’ vero che affonda le sue radici storiche in un contesto giudaico ma è altrettanto vero che la Cabala ha origini culturali molto più antiche…pagane in strictu sensu! Gli autori dimenticano, quando dicono che l’Albero della Vita non è un glifo sufficiente per la pratica magica e sciamanica, che l’Etz Hahym è sia un’uranografia (mappa dei mondi altri, compreso il “Mondo di Sotto” nella veste dei Qliphot) sia una mappa del microcosmo (con annesse teorie sul funzionamento psichico dell’uomo, sui suoi centri energetici e sui corpi spirituali. Per sopperire a queste mancanze consiglio libri come la “Qabala Mistica” di Dion Fortune (Ed. Astrolabio) ed i libri di Israel Regardie.Per il resto, è un libro ottimo e di qualità. Ha le sue lacune ma non sono incolmabili per chi cerca con pazienza la Verità. Blessed Be.
Commento di Susanna Gattuso
Un libro che bisogna avere nella propria libreria pagana. Insieme all’Arte della Magia di Phyllis Currot, questo nuovo lavoro di Janet Farrar e Gavin Bone è semplicemente perfetto, interessante e molto attuale. Questo libro va oltre ogni personale aspettativa, perché finalmente si affronta la Wicca nella sua filosofia e psicologia, importantissimo per approfondire la ricerca e l’equilibrio che c è tra noi e la Magia. Un percorso che parte dalla storia del paganesimo per arrivare alle tante risposte ai quei dubbi che possono avere sia neofiti che praticanti della Magia, proprio attraverso semplici e utili esercizi e spiegazioni sul lavoro da svolgere, sia per streghe solitarie che per le coven avviate o in procinto di nascere. Ci illumina su tante tematiche: il mito non solo greco e celtico, il rapporto che si ha con la Natura e il Divino,una guida importante ed essenziale. Si parla veramente di stregoneria progressiva, perché la Wicca è sempre in continua evoluzione,proprio come l’essere umano, guardare il passato ma con occhi, testa e cuore in un presente che vuole lavorare per un futuro di simbiosi e rispetto.