LA DEA DELLE STREGHE di Janet e Stewart Farrar

La Dea delle Streghe di JANET E STEWART FARRAR
Brigantia Editrice, Carini, 2014, 351 pagine, Collana “Triplice Luna )O(“, Euro 20,00
www.brigantiaeditrice.it

 

Dopo il testo cardine sull’argomento delle “divinità femminili”, The Womans’s Encyclopedia of Myths and Secrets di Barbara G. Walker (purtroppo mai tradotto in italiano), il tema non era più stato toccato in modo completo da altri autori, ma ora finalmente appare in Italia questo importantissimo libro, scritto da Janet e Stewart Farrar, tutto dedicato alla Dea.
Arriva da noi in un momento psicologico e sociale particolare, in cui esplode l’interesse per il Femminile, quello con la F maiuscola.
Esiliata, messa in posizione subordinata, deformata nella sua essenza da millenni di religioni patriarcali, la Dea è finalmente riapparsa in tutto il suo splendore, e ha portato una maggiore consapevolezza di sé alle donne che seguono il suo percorso.

La Dea delle Streghe è una sapiente mescolanza di storia, filosofia wiccan e rituali.
Nella prima parte viene analizzata la Dea in ogni sua manifestazione, dalla primigenia Madre Terra alla Madre Oscura (troppo spesso demonizzata e fraintesa), dalla Dea come Triplice Luna alla Donna divinizzata, dalla Madonna alla simbologia del Graal, senza dimenticare qualche ricetta magica di profumi, oli, incensi e cibi che piacerà a tutte quelle che amano il far-da-sé.

Nella seconda, prendendo in esame le più note tra le Dee del mondo occidentale (Demetra, Persefone, Brighid, Ishtar, Afrodite, Iside…), gli Autori ne raccontano storia e misteri, dando anche un rituale specifico per chi volesse accostarsi alla divinità invocandola. I riti sono ideati per un gruppo magico, ma nulla vieta a chi opera in solitudine di leggerli e meditare sul loro simbolismo, utilizzandone le preghiere.

La terza parte è un dizionario delle Dee del mondo; dato che le innumerevoli divinità esprimono vari aspetti del divino femminile, spesso molto diversi tra loro, una lista così esaustiva permetterà di studiarlo in tutte le sue forme, per cercare di “coglierne la natura globale“. Questo è indispensabile, perché:

Il fatto che la maggior parte delle forme-dea incarnino solo uno o pochi aspetti è dovuto non solo all’inadeguatezza umana, ma risponde a una finalità pratica: concentrare la mente umana sull’aspetto particolare che si desidera invocare. Non si invocherebbe una dea della guerra per facilitare il parto…

Inoltre per chi compie un lavoro magico ci saranno spunti di ispirazione dati dalle attribuzioni di ogni Dea, dall’ambientazione in cui è inserita e dalle proprie convinzioni culturali, che permetteranno di scegliere la divinità più vicina alla propria sensibilità e “sentita”.
In appendice, per chi fa ancora confusione, ci sono chiare indicazioni su come si traccia e si bandisce un cerchio magico.

Come tutti i libri della collana Triplice Luna della Brigantia, un testo da leggere, rileggere, studiare e mettere in pratica (Recensione di Devon Scott).

 

Janet e Stewart Farrar sono stati, in coppia, due dei più famosi scrittori sul tema della Wicca, pubblicando numerose opere molto importanti, tra cui Eight Sabbats For Witches, The  Witches’ Way (pubblicati successivamente con il titolo di A Witches’ Bible), The Witches’ Goddess, The Witches’ God, Spells and How They Work.
Dopo la morte di Stewart nel 2000, Janet ha proseguito l’attività di divulgazione, dapprima sola, poi col secondo marito, Gavin Bone. Janet e Gavin da diversi anni sono molto attivi come relatori e insegnati in Europa, negli Stati Uniti, in Australia e in Nuova Zelanda. In Italia, dal 2010 gestiscono stabilmente un Gruppo di Studio Wicca (IWSG), con sedi a Milano, Roma e Palermo, oltre a condurre regolarmente conferenze e seminari divulgativi aperti al pubblico in diverse città.

 

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