LE CITTA’ DELLE STREGHE IN ITALIA (PARTE PRIMA) di Brida Wyrd

Viaggi nel mistero: Not every witch lives in Salem

Le Streghe mi hanno sempre affascinata: mistiche, potenti, coraggiose, bellissime e anticonformiste creature in comunione con le forze terrene e universali. 
Che pratichino la stregoneria o meno, che vivano nel presente o le si ricerchi nel passato, che siano uomini oppure donne, credo che chiunque abbia un intuito sottile e una sensibilità particolare sia strega dentro. So tuttavia che, se su di me e su altri, queste figure esercitano un grande fascino, per la maggioranza delle persone rappresentano invece individui da temere, demonizzare, emarginare, perseguitare… in passato anche fino a infliggere indicibili torture e atroci condanne a morte.

Era estate quando ho deciso di girare l’Italia sulle orme delle streghe e, piuttosto che seguire un itinerario cronologico degli eventi storici, ho preferito un percorso geografico: dal Sud al Nord dello Stivale. Fin dall’inizio del viaggio mi sono resa conto che ci sono due tipologie di luoghi stregati: le “città delle streghe” che sono state il macabro teatro dei processi a donne innocenti, e “i luoghi della stregoneria” nella maggior parte dei quali ogni passo della storia è scandito dalla presenza della Dea Diana.

PRIMA TAPPA: SICILIA, tra CEFALÙ ed ENNA
Bagnata da un emozionante mare blu e situata sotto una suggestiva rupe, Cefalù deve la sua fama di città della stregoneria alla presenza dell’occultista Aleister Crowley che negli anni ’20 del secolo scorso la scelse come sede della sua Abbazia di Thelema (dal greco θέλημα “volontà”), probabilmente proprio per il culto dianico che caratterizzava la città nell’era precristiana. Sulla rocca, infatti si trova il Tempio di Diana, all’interno del quale è inglobata una cisterna che ha indotto gli studiosi a ritenere che circa nel IX secolo a.C. Cefalù fosse sede di un sacro culto dianico legato all’acqua

Un’immagine della vecchia Abbazia di Thelema, ora in completa rovina

Scegliete voi se fare prima la salita alla rocca per visitare il parco archeologico (l’ingresso costa 5€ ed è abbastanza impegnativa: dura circa 30/40 minuti e necessita di scarpe da trekking adatte) oppure se recarvi fino alla località chiamata Santa Barbara, incamminandovi sul sentiero che si trova davanti al cimitero della città, per giungere fino alla villa di campagna che Crowley designò come sua dimora e luogo di rituali occulti e pratiche orgiastiche (spesso indistinti gli uni dagli altri). Trovate il buco nella rete di recinzione e intrufolatevi. Non preoccupatevi dei cartelli di divieto d’accesso: a quanto pare è serenamente accettato che ci entri chi vuole quando gli pare.

Nell’immagine a destra,
un muro dipinto dell’Abbazia

La mistificazione da un lato e la paura dall’altro hanno fatto sì che oggi questo luogo, invece di essere un museo della storia dell’esoterismo dedicato alla controversa ma affascinante opera di Crowley, sia invece un casolare fatiscente e deturpato in ogni modo possibile: per fanatismo, per stupidità, per condanna o per incuria, dell’Abbazia di Thelema resta ben poco. 

Superato il disgusto per la sporcizia e il timore di ferirsi con un ferro arrugginito o di vedersi cascare in testa un pezzo di intonaco, camminare per le stanze della villa e cogliere quel che rimane dei murales dipinti e scritti dal grande esoterista è comunque un’esperienza intensa che vale la visita… soprattutto perché questa costruzione non resterà in piedi ancora per molto. 
Vi consiglio soltanto di andarci in compagnia e nelle ore diurne perché il posto può essere frequentato da gente di ogni genere: a volte poco raccomandabile, anche se si tratta solo di ragazzi in vena di scherzi scemi, ma potenzialmente pericolosi ai danni dei viaggiatori curiosi. 
Anche per questa tappa, assicuratevi di avere le scarpe e l’abbigliamento adatti per proteggervi da rovi e rifiuti vari.

Nell’immagine a lato, interno dell’Abbazia

Riguardo al parco archeologico sulla rocca… il servizio turistico è pessimo. Ok, si paga poco, ma non ci sono indicazioni, né info point, né chioschi di ristoro o fontanelle per rinfrescarsi. Evitate quindi le ore più calde e munitevi di cappellini e borracce d’acqua fresca se, come me, decidete di andarci in estate. Una volta lassù però ci si sente improvvisamente rigenerati e si può godere di un panorama mozzafiato. Per quanto il tempio e il parco siano piccini, hanno delle energie davvero intense e vibranti, meno forti ma molto simili a quelle riscontrate sull’altra rocca della prossima tappa.

Nell’immagine sotto, il Tempio di Diana a Cefalù

ENNA: la rocca di Cerere, il lago di Pergusa e i Misteri Eleusini
Spostandomi dalla costa verso l’entroterra siciliano, sono arrivata a Enna. Arrivo qui perché una famosa strega moderna, Starhawke, una volta salita alla Rocca di Cerere ha detto: “Se non è il posto più magico in cui io sia stata, è sicuramente il secondo”.
Effettivamente l’energia dei luoghi attorno a Enna è palpabile; qui i Misteri Eleusini e il culto di Cerere sono ancora fortemente sentiti e rimangono diverse persone legate all’antica spiritualità pagana che si sentono usurpate da quella cristiana che l’ha soppiantata. 
Tutto qui richiama gli antichi rituali e i loro culti, perfino l’università è dedicata a Kore
Alla rocca si arriva con i mezzi (non disponibili nei giorni festivi) fino all’inizio del parco archeologico (che comprende anche il castello medievale normanno denominato “Castello di Lombardia”), poi si procede a piedi…

Nell’immagine sotto, l’università Kore di Enna

Nell’immagine sotto, il Lago di Pergusa

Cammino. 
Attorno alla rocca crescono delle spighe fuori stagione, di un tenue color oro come se fossero state toccate da un lieve bacio del sole. Poggio il piede sul primo gradino e con la mano tocco inavvertitamente la roccia adiacente… vi scorre dell’acqua incredibilmente fresca. Sembra… luminosa, quasi sfavilla e, a partire dalla mia mano, sento che mi riempie di energie di luce. Decisamente aveva ragione Starhawke. 
Lascio fluire questa energia e poi continuo a salire. 
Una volta arrivata sulla sommità credevo che tutto sarebbe stato più intenso, ma la forza che sentivo continuava ad arrivare dal basso, perché sui ruderi le uniche cosa che colpiscono sono il panorama mozzafiato e l’aria pura che soffia intorno. È la terra, da sotto, che continua a vibrare, quella Terra sacra alla Dea Cerere e che mi indica la strada per quel luogo in cui, secondo il mito, sua figlia scelse di lasciare il mondo di sopra per regnare sul mondo infero.

Nell’immagine sotto,
la Rocca di Cerere: la parte di sotto, dove iniziano i gradini e stilla l’acqua luminosa

Dopo aver fatto il pieno di energie, ho lasciato la rocca e mi sono diretta verso il lago di Pergusa. Per arrivarci ho preso un taxi perché è difficile trovare dei mezzi diretti che portino lì. La strada per arrivare è tortuosa e il taxi mi ha lasciato sull’affollata sponda turistica, in cui si capisce che tanti vanno a fare sport acquatici: canoa, canottaggio, nuoto etc.
Non so se sia stata questa la ragione, ma non ho percepito nulla che fosse anche lontanamente paragonabile a ciò che vibrava sulla Rocca e spostarsi a piedi sul lungolago è quasi impossibile a causa della mancanza di battigia e di fitta vegetazione su molti tratti. Purtroppo la celebrazione dei Misteri si è perduta nel tempo, ma molte persone ne auspicano il ritorno. Sinceramente, per ciò che ho visto da queste parti, sono convinta che ci siano ancora gruppi di streghe moderne che celebrano il culto in cerimonie private. Nulla sembra perduto dell’antica magia. 

Nell’immagine sotto,
la Riserva del Lago di Pergusa

Per chi fosse interessato, può seguire il prolifico scrittore Nicola Bizzi, assiduo ospite del canale YouTube “Facciamo Finta che”, il quale sostiene di essere proprio un iniziato ai Misteri Eleusini. Questo uno dei suoi libri principali sull’argomento: https://www.amazon.it/Eleusi-iniziatica-della-Tradizione-Occidentale


Nella vicina Leonforte ho conosciuto un ragazzo che raccoglie Mandragore e crea con esse svariati preparati: dal sapone alla birra, dagli oli alle candele, fino ai semi e a pezzi della pianta essiccati da usare negli incantesimi. Questo ragazzo ha un’incredibile bagaglio sapienziale di magia popolare ed erboristica: uno dei rari casi di tradizione stregonesca tramandata in famiglia da generazione a generazione. Vi segnalo il suo sito web e la sua pagina Facebook perché sono sicura che sarà apprezzata da chiunque sia affascinato dalle streghe e dalla stregoneria antica e moderna:

vicoloceco.wixsite.com/stellamagica
Pagina FB: stellamagica.magic.factory

So che in Sicilia i miti e le varie dominazioni hanno dato vita a molte città in cui diverse forme di stregoneria o di magia ritualistica si sono sviluppate, sia anticamente che in tempi moderni. Nella zona di Catania, per esempio, la presenza del vulcano Etna porta in sé tutta la magia del fuoco e del mondo infero: attorno a esso si trovano molti negozi che vendono zolfo e pietre vulcaniche in ogni genere e in ogni forma. Ho perfino acquistato un pugnale con la lama in ossidiana… roba da film, ma esiste e adesso anch’io ne ho uno! Quello dell’immagine, invece, è un coltello molto suggestivo e tutto in ossidiana.

Che dire poi della presenza e dall’eredità mistica lasciata dall’illuminato sovrano normanno Federico II di Svevia che, tra gli altri, ospitava presso la sua corte astrologi, maghi e stregoni? 
Sicuramente tornerò in Sicilia per approfondire i suoi aspetti magico/esoterici che proliferano sotto a questa superficie fatta apparentemente di una radicata tradizione cattolica, ma basta scostare appena il velo, ed ecco che un mondo di antiche tradizioni mistiche e misteriche si scoprono ancora vive e vibranti.
Pensate che credevo di riuscire a condensare in un solo articolo tutto il mio viaggio stregato, ma mi sono accorta che avrei potuto farlo se avessi annoverato tra le città delle streghe solo quelle famose per la caccia scellerata operata dall’inquisizione e dall’ignoranza, e questo non mi è piaciuto per niente. Così ho scelto di fare 5 tappe, una per ogni punta del Pentacolo, simbolo delle streghe per eccellenza.

Ci vediamo nel prossimo articolo, tra le strade e i misteri di Benevento. Vi saluto alla maniera della streghe moderne: Blessed Be )O( Siate Benedetti

Autore: Brida Wyrd
Messo on line in data: Dicembre 2022
Apparato iconografico a cura dell’Autrice