INIZIAZIONE: CARATTERE E SCOPI di Emanuela Cella Ferrari

Speciale Società Segrete e Iniziatiche: l’iniziazione

L’iniziazione si può definire come un processo destinato a realizzare psicologicamente nell’individuo il passaggio da uno stato dell’essere giudicato inferiore, ad uno stato superiore, la trasformazione da profano ad iniziato.
Secondo René Guénon “lo scopo dell’iniziazione è quello di portare l’essere al di là di qualsiasi condizionamento”; si tratta quindi di una realizzazione puramente interiore dell’essere umano, la concretizzazione di una possibilità che l’individuo deve avere in sé, allo stato potenziale, per esempio, i rituali che nelle società primitive compiono il passaggio dall’infanzia all’età adulta; ma nel bambino è già presente l’adulto in potenza.

Intesa in questo modo l’iniziazione ha delle caratteristiche precise:

1) il profano, per poter essere iniziato, deve possedere alcune predisposizioni. Gli autori insistono riguardo a specifiche attitudini che fanno della persona un ”individuo iniziabile”: attitudini, senza le quali i riti resterebbero, per lui, lettera morta.

2) l’individuo non può iniziare se stesso: ciò può verificarsi solo con l’intervento di un’organizzazione iniziatica. Durante il rituale, però, la società non trasmette una vera e propria dottrina al nuovo affiliato, ma gli comunica un’influenza spirituale. In realtà il rituale dell’iniziazione insegna all’adepto dei metodi preparatori utili a rendere reale uno stato interiore superiore.

Ciò che viene comunicato è il “segreto inizatico” ed è inesprimibile. Attraverso tale processo l’essere si realizza in modo autentico svluppando le sue potenzialità interiori. L’iniziazione non è, quindi, un processo passivo, ma attivo, che resta allo stato potenziale se la persona non coopera, in seguito con tutto sè stesso. Ciò che conta è il rituale, non chi lo compie; in ogni caso esso deve essere rispettato fin nei minimi dettagli, altrimenti il risultato è nullo.

L’iniziazione comprende:

1) la purificazione dell’individuo che muore ai desideri profani, per diventare un essere spirituale.

2) l’illuminazione che conferisce i mezzi per giungere alla conoscenza.

3) la reintegrazione simbolica nei privilegi che la persona possedeva alle origini.

Esiste una vera e propria gerarchia iniziatica. Infatti, poco alla volta, il nuovo affiliato trasforma l’intuizione iniziale in conoscenza vera e propria attraverso lo studio. La via iniziatica si rivela lunga e laboriosa per colui che l’affronta in modo consapevole. In ogni società iniziatica sono presenti diversi gradi attraverso i quali il neofita deve passare. Questi diversi livelli sono le tappe del sentiero luminoso che l’adepto deve percorrere consapevolmente per giungere ad essere chiamato Iniziato.

 

Autore: Emanuela Cella Ferrari
Messo on line in data: Marzo 2006