RACCONTO: IL CAVALIERE DELL’ALBA di Rossana Tinelli

Il Cavaliere dell’Alba esce dal suo castello merlato per spezzare il buio dell’Imperatrice della Notte. Il suo cavallo dal colore rosa-bianco bagnato di rugiada del mattino, batte gli zoccoli sulla fredda roccia rimasta senza solo per troppe ore. Finalmente il magnifico cavallo può abbandonare le scuderie, dove i servi del re Giorno lo hanno lustrato per il viaggio alla conquista della luce. Il Cavaliere è altezzoso, fiero, riposato. I suoi muscoli saettano sotto la scintillante armatura. La spada del Giorno gli fiammeggia sul fianco, pronta a colpire i demoni della Notte.

Mentre fiancheggia la montagna tra gli stretti sentieri del feudo, alle loro spalle nel cielo le stelle fanno a pugni con i raggi flebili del sole. Sull’alto di una radura sta seduto il Barone della Sera con la criniera dei capelli scuri a mezza luna, con l’aria stanca e saggia. Guarda l’avvicinarsi del Cavaliere dell’Alba e come al solito non fa nulla per ostacolare il suo cammino. Lui è dotato di una natura docile e romantica, perciò disubbidisce ai comandi criminosi dell’Imperatrice della Notte. Non ci sono parole tra i due. Il confine del tramonto è varcato.

Il Cavaliere tira avanti il suo destriero, la strada è sempre più irta e più stretta. Pensa a quale tranello questa volta, come sempre dopo millenni, la Notte gli tenderà per impedire la sua missione di luce, di gloria del sole. A un tratto il cavallo nitrisce, avverte il pericolo. A cento passi dal polveroso terreno di cenere, qualcosa. Sembrano strani petali di fiori dall’aspetto di mani irrigidite. Si blocca, la sua mano si muove cauta alla presa dell’affilata spada. Un grido, il terreno si lacera piano. Ecco, un nuovo demone risucchiato nel ventre della terra risorge per abbattere l’intrepido vassallo del Giorno. E’ una creatura enorme senza denti, né capelli, il suo cranio è in sfacelo, ma la sua forza è intatta, enorme.

La spada ora fende l’aria pregna di mistero.
Un colpo secco, deciso, taglia le mani del mostro che stavano cercando di stritolare il corpo del Cavaliere dell’Alba.
Vittoria, ancora questa volta, ma sul viso del mitico Cavaliere non c’è traccia di soddisfazione, è un lavoro e domani sarà lo stesso. Lontano il castello incomincia a tingersi di color brillante azzurro, le finestre respirano arcobaleni di raggi d’oro.
Il Giorno tende i suoi tentacoli immensamente luminosi sul mondo.

 

Autore: Rossana Tinelli
Messo on line in data: Agosto 2008