SPECIALE HALLOWEEN: SPIRITI, FATE E FANTASMI di Emanuela Cella Ferrari

Halloween è una delle festività più celebrate nei paesi anglo-sassoni.
La ricorrenza risale ai Celti, che consideravano il 31 di ottobre l’inizio del nuovo anno: un momento in cui tutte le leggi del tempo e dello spazio venivano sconvolte, permettendo al mondo degli spiriti di unirsi al mondo dei vivi.
Essi immaginavano che i morti abitassero in un luogo di eterna giovinezza insieme alle Fate, tra le colline del territorio irlandese.
Secondo un’antica leggenda, le persone morte l’anno precedente tornavano sulla terra la notte del 31 ottobre, in cerca di nuovi corpi da possedere per l’anno venturo.

Nei villaggi venivano spenti tutti i focolari, e anche il fuoco sacro sull’altare, per impedire ai morti di venire ad abitarvi. Il popolo si riuniva in cima ad una collina, all’interno di un bosco di querce, per accendere il nuovo Fuoco (che rappresentava l’inizio del nuovo anno) ed offrire sacrifici agli dei.
Qui tutti rimanevano fino al mattino, danzando tutta la notte intorno al fuoco, mascherati con pelli di animali e maschere orrende per spaventare gli spiriti. Al mattino portavano le ceneri, ancora ardenti, presso ogni famiglia per riaccendere il focolare domestico. L’usanza moderna di travestirsi, questa notte, deriva proprio dai Celti: il travestimento sarebbe un mezzo per evitare di essere catturati dalle creature della notte: spiriti, fantasmi, fate, folletti ed elfi.

Nella tradizione dei Celti non vi sono angeli e demoni, ma sono presenti spesso gli appartenenti al Piccolo Popolo, formato da Fate, Gnomi, Folletti ed Elfi. Ciò che conosciamo di queste creature ci è stato tramandato di generazione in generazione ed ha costituito, spesso, l’argomento principale di leggende e fiabe. Ciò che sappiamo di loro, in realtà, è piuttosto poco.
I folletti sono di origine antichissima. Sono gli spiriti della natura, gentili con chi li tratta bene, dispettosi nei confronti di chi li maltratta.
Sono geni domestici che appaiono, con nomi diversi, in tutte le mitologie popolari. In Francia sono i butins, in Germania i poltergeister, in Inghilterra i goblins. Nella provincia di La Spezia viene chiamato foetto, a Ginevra foele, a Montreaux è il foulot. In realtà i veri conoscitori di queste creature sono gli Irlandesi e gli Scozzesi. Essi li hanno classificati, sanno come tenerli lontani e come farseli amici.
La loro raffigurazione tipica è quella di un piccolo uomo dal viso fanciullesco, la capigliatura ricciuta coperta da un berretto rosso, per vestito una tunica scarlatta.
I folletti non sono malvagi, ma maliziosi e burloni; amano fare i dispetti tirando le coperte ai dormienti, o intrecciando i capelli delle fanciulle. A volte, però, hanno dei comportamenti malvagi: provocano danni gravi alle persone, come per esempio appiccare incendi. In questo caso il folletto viene rappresentato in forma demoniaca con il piede biforcuto.
Il loro nome deriva dalla radice “fol” e dal latino “flatus”; ciò starebbe ad indicare il soffio d’aria, perché, anticamente si pensava che i folletti potessero provocare piccoli vortici di vento e passare dal buco della serratura. A proposito, se volete ingraziarvi un folletto dovete prenderlo per la gola, facendogli trovare dei buoni dolci. Loro prediligono i biscotti farciti con farina fresca, cotti sulla brace e cosparsi di miele; altrimenti, se non sapete cucinare dolci, vanno bene le focaccine d’orzo.
Fra gli appartenenti al popolo fatato vi sono i BROWNIE (folletti gentili), i mostruosi TROLL, gli oscuri COBOLDI, i BOOGAN che sono velocissimi e i LEPRECAUNI, che portano fortuna.
Gli Elfi sono creature dalle sembianze umane,esseri intermedi tra gli dei e gli uomini. Abitatori della luce e dell’aria, vivono nei fiori, nelle piante e nelle acque.
Nella mitologia celtica la razza degli elfi non comprende solo creature buone e belle, ma anche esseri grotteschi e cattivi. Alcuni di loro sono molto dispettosi e si divertono a far smarrire la strada ai viandanti.

Gli Gnomi sono di origine nordica; sono molto piccoli, sono alti poco più di un palmo. Vivono in grotte, in miniere d’oro e d’argento e in tronchi cavi. Sono molto avidi e fanno da guardiani ai tesori. I maschi sono brutti e deformi, le femmine, invece, sono molto belle e hanno una voce angelica. Sono abili orafi e minatori.
Il vocabolo Fata deriva da “fanuoe” che significa creatura selvatica, colei che abita il mondo naturale. Ma deriva anche dal latino Fatum, che significa destino. Sono esseri soprannaturali, dotati di poteri magici; possono cambiare aspetto e lo fanno cambiare anche agli altri. In genere vengono descritte come creature alate e leggiadre.
Ma esistono molte varietà di fate, anche quelle orribili. Di solito sono pronte ad intervenire in aiuto degli innocenti perseguitati ma, attenzione, non è sempre così: alcune di loro sono di natura cattive e sono pericolose perché, grazie alla loro bellezza, adescano gli uomini, ignari di andare incontro ad una morte orribile.
Secondo antiche tradizioni sono presenti al momento della nascita degli uomini per dare loro doti particolari e influenzare la loro vita in modo benevolo o malevolo. Non provano sentimenti e per questo invidiano il genere umano. Come gnomi e folletti, anche le fate custodiscono delle ricchezze incredibili.

Esse possiedono un’abilità particolare: sanno suonarevari strumenti come il violino, l’arpa, il cembalo. Spesso danzano sull’erba e formano i cosiddetti “Cerchi delle Fate”. Le loro melodie sono belle e tristi, ma anche capricciose e selvagge.
Esercitano un fascino fatale sull’uomo che entra nel loro cerchio, lo riducono in schiavitù eterna nel loro mondo.
Le fate vivono in mezzo alla natura; nei boschi, sulle rocce, nei fiori e nelle fontane. Le troveremo, spesso, nei cespugli di biancospino: sono i loro prediletti. E’ pericoloso costruire la propria casa sul terreno delle fate: loro sono un grado di spostarle. Esistono vari tipi di fate: le SILFIDI, vivono nell’aria, le ONDINE, abitano nell’acqua, sono molto belle e malefiche. Offrono il loro aiuto ai viandanti per attraversare paludi e foreste, in realtà, poi li annegano.
Vi è una credenza secondo la quale il piccolo popolo ha origine dagli angeli sconfitti scacciati dal Paradiso, e pare che siano caduti nel mondo degli uomini. Alcuni di loro si sono adattati alla nuova vita, per altri, invece, non è stato così. Questi ultimi considerano gli esseri umani responsabili della loro caduta e questo spiega la loro avversione nei nostri confronti. Quindi fate attenzione a non avvicinarvi a nessun essere fatato, la notte di Halloween, per evitare di essere sua vittima.

 

Autore: Emanuela Cella Ferrari
Messo on line in data: Ottobre 2005