L’APOCALISSE DI SAN GIOVANNI di Gaetano Dini

Esoterismo della Bibbia: l’Apocalisse di San Giovanni

Queste sono le mie riflessioni dopo la lettura del testo.
In questo susseguirsi incessante, quasi frenetico di figure escatologiche, i 24 Vegliardi, i 4 Esseri Viventi, i 4 Cavalli di vario colore, l’Agnello (Cristo) che apre i 7 Sigilli, gli Angeli che suonano le 7 Trombe, il Drago, la Bestia, la Donna Prostituta, il falso Profeta, Babilionia la Grande, il Regno dei Mille Anni, Satana liberato e poi sconfitto, il Giudizio delle Nazioni, io vedo nient’altro che la fine dei primi 7 Manvantara indù.
Nella raffigurazione del Drago, della Bestia e della Donna Prostituta vedo semplicemente la descrizione dell’Umanità in progressivo decadimento spirituale con la fine dei primi 7 Manvantara.

Descrizioni quelle di Giovanni forti, sconcertanti, quasi confondenti, ma che noi vogliamo ricondurre alla dinamica metafisica indù che qui utilizziamo come matrice per descrivere lucidamente lo svolgersi dei Cicli Cosmici.
Cercare di interpretare in analitico il significato delle figure umane, angeliche, demoniache descritte nell’Apocalisse giovannea, non mi interessa e non ne sono capace.
La successiva descrizione della Gerusalemme Futura, della Gerusalemme Celeste, della Gerusalemme Sposa dell’Agnello, per noi rappresenta nient’altro che l’inizio dell’8° Manvantara indù, il primo della seconda serie settenaria la quale andrà a concludere il nostro Kalpa umano.

 

Nell’immagine a lato,
parte centrale del Polittico dell’Apocalisse di Jacobello da Alberegno (1360-1390 circa)
Galleria dell’Accademia, Venezia
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L’Umanità che vivrà dall’8° al 14° Manvantara viene descritta da tutte le scuole metafisiche come spiritualmente rigenerata rispetto all’Umanità vissuta durante i 7 Manvantara precedenti. Infatti dal 1° al 7° Manvantara l’Umanità va incontro ad un progressivo decadimento
e solidificazione spirituale, mentre l’Umanità che vivrà dal”8° al 14° Manvantara andrà incontro ad un progressivo miglioramento spirituale.
La cosa si evince leggendo il passo dell’Apocalisse che descrive la Gerusalemme Futura senza templi religiosi al suo interno, in quanto Dio e l’Agnello saranno il suo unico tempio. Infatti Dio e l’Agnello saranno l’onore delle nazioni e regneranno nei secoli dei secoli.

Questo significa inoltre che tutte le manifestazioni religiose comparse durante lo svolgimento dei primi 7 Manvantara cesseranno di esistere con l’inizio dell’8° Manvantara.
Se nello sviluppo storico dall’8° al 14° Manvantara compariranno altre forme religiose, dalla lettura dell’Apocalisse giovannea non ci è dato sapere.
Quello che invece c’è dato sapere dalla sua lettura, è che alla fine dei tempi (termine del 7° con inizio dell’8° Manvantara), colui che siede nel trono, cioè Dio, dice faccio nuove tutte le cose”.

 

Autore: Gaetano Dini
Messo on line in data: Dicembre 2018