INTERVISTE COL MISTERO: Gipsy Eagle

Gipsy Eagle e lo Sciamanesimo

Gipsy Eagle è scrittore, pittore ed esperto di arti marziali. “Sciamano nostrano”, ha scritto per Venexia Editrice il libro Psichedelia. Un ponte verso l’infinità, dedicato alla storia e allo studio delle piante psicotrope che da sempre alcune popolazioni sciamaniche utilizzano per raggiungere stati di trance o per i loro effetti benefici sulla salute. La critica ne ha apprezzato particolarmente il capitolo dedicato ai Misteri di Eleusi e quello sulla scoperta dell’LSD da parte del chimico Hoffmann, che scosse l’opinione pubblica e l’ambiente scientifico alla fine degli anni Sessanta.

SPAZIOFATATO – Sciamanesimo e sciamano sono parole spesso volutamente fraintese, svuotate del loro senso autentico e della tradizione secolare in essi racchiusa per sferrare attacchi a chi auspica un ritorno alle origini. Chi ha letto autori come Castaneda o Jeremy Narby ha conosciuto il mondo del silenzio interiore, delle percezioni sottili che aprono il varco a un nuovo modo di “conoscere”, dell’annullamento della mente a vantaggio di quell’eco che, seppur potente, viene spesso coperta dal suono dell’ego. Il mondo occidentale ci ha reso sordi al nostro sé profondo. Per una persona come te, che ha vissuto esperienze dirette con i Lakota e ha inspirato l’essenza della via sciamanica, cosa significa essere “sciamani”?

GIPSY EAGLE – Entrare in uno stato di “Trance Consapevole”.

SPAZIOFATATO – E quali sono le doti per percorrere questa via?

GIPSY EAGLE – È principalmente una: una volontà inflessibile.

SPAZIOFATATO – È la stessa qualità di cui parlavano spesso gli antichi, detentori di una saggezza che non è morta, ma vive dentro ognuno di noi in attesa di essere riascoltata, a cui si giunge per vie diverse – la stregoneria, lo sciamanesimo, la meditazione, la spiritualità ecc. Pensi che oggi l’uomo la stia facendo lentamente riemergere?

GIPSY EAGLE – La vera saggezza poggia su archetipi basilari. Siamo agli inizi di Grandi Mutamenti e se l’umanità non si ri-orienta sui valori fondamentali dell’esistenza, rischia catastrofi planetarie.

SPAZIOFATATO – Cosa ci dici dei tuoi transmandala? Sul tuo sito se ne possono ammirare diversi meravigliosi esempi e, alla sezione apposita, leggiamo che essi sono: “uno strumento efficace per farci innescare potenti sinergie intellettive tali da farci percepire cose e situazioni che, di norma sfuggono all’attenzione dei più”.
Ci piacerebbe sapere cosa ha segnato il tuo incontro con queste incredibili opere.

GIPSY EAGLE – La reiterazione delle giuste prassi libera energie, forti quanto sorprendenti. Questo mi è accaduto con i Transmandala: il “Grande Ignoto” si è manifestato e mi ha segnato.

SPAZIOFATATO – Chi fosse interessato ad apprendere questa tua arte cosa dovrebbe fare?

GIPSY EAGLE – Basta visitare il sito www.transmandala.it, dove c’è un link con cui contattarmi personalmente.

SPAZIOFATATO – Il tuo libro Psichedelia. Un ponte verso l’infinità pone l’accento sull’argomento controverso delle droghe e lo studia da prospettive diverse tra loro – antropologica, storica, scientifica. Per chi ancora non avesse letto il tuo libro (che, ovviamente, invitiamo tutti a leggere), cosa intendi esattamente per trance estatica? E in che modo questa offre una speranza al mondo contemporaneo?

GIPSY EAGLE – Lo stato di “Trance” è una risorsa archetipa dell’intelletto umano che, spesso, accade naturalmente in momenti di forte concentrazione e determinazione; ma andrebbe coltivata a dovere, se si vuole portarla al massimo potenziale possibile. Per ottenere ciò, lo sciamanesimo, insieme a dure quanto esaustive prassi, usa da sempre delle piante di potere per sollevarsi dalla mediocrità della comune visione delle cose. Gli psichedelici, nel giusto uso e nel giusto contesto, hanno la potenzialità di attivare e catalizzare alcune facoltà intellettive apparentemente sopite o senza tono. Per questo, pur continuando a scoraggiarne ogni uso selvaggio o sconsiderato, le sostanze psicotrope dovrebbero essere ristudiate, riesaminate ai più alti livelli.
Siamo all’alba di Grandi Mutamenti, dicevamo, e per affrontarli occorrono tutte le nostre risorse intellettive: sarebbe una sciocchezza non utilizzare ciò che Madre Natura stessa ci ha elargito per i momenti di crisi. Inoltre gli psichedelici, per loro stessa natura, tendono a dissolvere l’egoticità: questo è un momento molto delicato che, effettivamente, può indurre stati psicotici a chi è troppo attaccato al suo “io sociale”, ma nel contempo può elevare un vero intelletto fino a percepire la stessa Infinità, polarizzandosi con i suoi ritmi e vibrazioni. Più di tanto non si può verbalizzare… occorre l’esperienza diretta per comprendere realmente.

SPAZIOFATATO – Nello sciamanesimo la consapevolezza viene spesso risvegliata con lo scuotimento, attraverso strumenti e percussioni quali ad esempio il tamburo. Vengono in mente analogie con la pizzica e la danza tribale, oltre che con il volo stregonico e l’utilizzo del magico unguento. C’è un filo sottile che unisce tutte le tradizioni magico-sacrali?

GIPSY EAGLE – Rito e ritmo hanno la stessa radice linguistica: “rt”. Ciò sta semplicemente a significare che il giusto ritmo, i giusti movimenti provocano un’armonia di fondo nelle nostre energie spesso caotiche. Da questo processo di armonizzazione nascono sinergie potenti quanto inaspettate. Per quanto riguarda l’esistenza di un filo comune che attraversa tutte le tradizioni, posso solo dire che quando conosceremo veramente la nostra preistoria, l’umanità ammutolirà dalla sorpresa.

SPAZIOFATATO – A tal proposito, toglici una curiosità. Cosa ne pensi del 2012? Ultimamente se ne fa un gran parlare, c’è chi dice che questa data segnerà la fine del mondo attraverso catastrofi e cataclismi di indicibile violenza, e chi invece parla di una nuova era contraddistinta dalla rinascita dello Spirito e da un lungo periodo di pace…

GIPSY EAGLE – Su questa fatidica data si è riversato di tutto. Io la sto aspettando tenendo d’occhio i “crop circle”… quelli autentici ovviamente.

 

Autore: Luna di Seta Nera
Messo on line in data: Luglio 2009