RACCONTO: QUANDO IL GUADO TRALUCE di Nera Luce

Quando il guado traluce e l’orrido si spalanca

Una ordalia invincibile scuote la Terra e il Chaos irrompe nelle vite di coloro che credevano nell’ordine immutabile degli eventi, nella parodia quotidiana dell’ordinario operare: portatori malsani di una debole, almeno quanto fallace, idea di stabilità sotto il controllo dell’umana razza.
La rivelazione contenuta nel fatto, interamente estesosi su tutte le terre emerse, invisibile almeno quanto destabilizzante, è contenuta dentro l’abissalità di un nome, divenuto un mantra mondiale.
“Li vidi parlare solo di una cosa, pensare solo ad una cosa, assorbiti dal nuovo mantra mondiale, affetti da una sobrietà di pensiero focale rara. Il mantra imperversava ineludibile. E i nani non diventavano giganti, ma strisciavano come rettili nel fango.”

Qualcosa che è sorto dalla materia nera e che ha assorbito, passo da gigante dopo passo da gigante, con una rapidità straordinaria, le infrastrutture visibili, decontaminando la terra dal parassitico operato umano.
Piante e animali sono stati liberati dalla presunzione di umana onnipotenza: una razza che ha completamente disconosciuto il potere del non umano e che ora si ritrova faccia a faccia con esso, impreparata ad accoglierlo.
Tutto ciò è spietato come la Natura, che rappresenta un Modello di riferimento assoluto da cui l’umanità avrebbe dovuto apprendere la Verità: ossia che non esiste alcuna verità finita, ma solo l’Essere ed il tuo tendere progressivo verso Verità di diverso livello ed ampiezza.
Da questo punto di vista l’unico approdo possibile torna ad essere quello che è sempre stato, anche se pochi riuscivano a vederlo, ossia l’essenza di ciò che siamo.

Essenza, anima, soffio, abitati atmosferici che emergono dalla ferocia con cui il silenzio stride, come se il silenzio fosse solo una frequenza stonata, in un mondo intonato.
Tutte le verità possibili sono state occultate dentro il rumore, l’accavallamento inutile di sequenze immerse di un “fare” che non ha mai avuto alcun senso, poiché l’unico modo possibile per esistere autenticamente è promuovere dall’Essere un movimento armonico, che non tema al contempo la sua distruzione.
In questo scenario, operare distingui tra chi è e chi non è, tra l’autenticità e la contraffazione si trasforma in un’operazione più semplice. Il processo di corrosione del fisso, sciogliendo le vesti di superficie, ha lasciato la sola possibilità di sventolare parole. Se non è possibile agire, iniziamo a fare l’unica cosa rimasta, ossia parlare: vuote parole che hanno iniziato a dilagare immonde in un contenitore Virtuale.

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Autore: Nera Luce
Messo on line in data: Maggio 2021