SCENARI FUTURIBILI di Carlo Dorofatti

Oggi si sente molto parlare di 2012, di crisi globale, di svolta epocale prevista e necessaria, di cambiamento dei paradigmi sociali e spirituali. Ne parlano i centri acquariani, gli esoteristi, i channeler, ma anche rotocalchi e telegiornali, comunità scientifiche e politiche. E quanto sta accadendo è sotto gli occhi di tutti.
Stando sul terreno spirituale-esoterico, e per tirare un po’ le somme, vediamo di considerare immediatamente le tre principali direzioni, ognuna con molteplici ramificazioni, verso cui l’Umanità planetaria si potrebbe dirigere:

1 – L’autodistruzione: il nostro piano di esistenza verrebbe scomposto in leggi e matrici elementari per ricostituire o nutrire nuove o altre dimensioni del possibile. L’umanità planetaria perderebbe progressivamente coscienza e il suo status di forma-ponte; di conseguenza questo piano di realtà, privo di altre possibili forme-ponte, verrebbe sottratto all’esperienza divina e lasciato alla degenerazione fino all’annullamento.

2 – La schiavitù: l’umanità continua a sopravvivere in uno stato di illusione, schiavitù psichica e spirituale: “forze esterne”, aliene, umane e/o non umane, facenti parte dell’ecosistema sottile e inter-dimensionale da molto tempo creato e nutrito dall’essere umano stesso, “salvano” il piano di esistenza dall’esito dell’autodistruzione con l’unico intento di salvaguardare la loro riserva di energia vitale.

3 – L’ascensione: l’umanità “ascende”, verso una continuità evolutiva autentica. In questo caso si dovrebbero specificare vari casi: l’ascensione globale per individui, o per gruppi, l’effetto di trascinamento di una massa critica, l’ascensione di specie, ecc…

 

Il 2012 segna un punto di non ritorno rispetto all’imbocco di una delle direzioni sopra elencate.
Al momento, la percentuale di probabilità più alta pesa sulla seconda ipotesi, ovvero quella della continuità esistenziale in cattività e molte sono le pressioni che gruppi e forze (fisiche e sottili, planetarie ed extra-terrestri) stanno esercitando per poter ottenere questo risultato (operazioni di “distacco dei piani”, creazione di nuovi ecosistemi di “soglia” e di nuove dinamiche di conservazione dei piani astrali), con l’intento di ostacolare la potenzialità evolutiva insita nel momento storico che stiamo attraversando (Era d’Acquario, Eone di Horus, Concordanza Armonica ecc…).
Al contrario, le scuole thelemiche, neo-gnostiche ed ascensionali, stanno sviluppando sempre di piú il concetto, tanto caro ad Aleister Crowley, ma anche, per esempio, a Krishnamurti, Steiner, Jung, Papus, Kremmerz, Osho stesso, e alle tradizioni sciamaniche più autentiche, del “lasciar cadere le maschere” di modo che la realtà si sveli per quella che è. Disfiamoci di dei salvifici e pretenziosi, di guru e di “maestri”, di angeli buoni o cattivi, di un aldilà, paradisiaco o infernale che sia, dove essere parcheggiati e derubati delle nostre memorie per poi venire nuovamente seminati e coltivati; e liberiamoci dell’idea che tutto questo sia reale.

Non sto dicendo che quanto ci circonda, fisicamente e sottilmente, non esista e non interagisca effettivamente con noi e la nostra vita – pur essendo ogni cosa, in ultima analisi, una proiezione della nostra stessa coscienza – ma che soprattutto le sovrastrutture mentali, astrali e religiose sono tutte forme-pensiero che continuamente, individualmente e collettivamente, creiamo e nutriamo, che hanno progressivamente preso vita e assunto intelligenza propria, che si manifestano come dei, spiriti o alieni – in base alla nostra convinzione -, di cui abbiamo da molto tempo perso il controllo ed alle quali abbiamo noi, loro creatori, concesso il potere di sopraffarci.
Ormai i piani astrali (la Soglia) non sono più una scala verso il Reale, come doveva essere, ma uno spessore, una distanza che ci rende incapaci di ammettere la nostra sovranità divina e di accettare che non c’è altro se non Noi e l’Assoluto, senza ingombranti, per quanto a volte comodi e rassicuranti, piani ed enti intermedi. La responsabilità è totale: non ci sono più dei che premiano o castigano, entità che ci aiutano o ostacolano, vite precedenti e karma da scontare, dietro ai quali nascondersi. Giungiamo dunque ad un rinnovato paradigma ZEN, dove non c’è Buddha, non c’è Dharma: solo Forma e Reale, apparentemente distinti da quel “portale interdimensionale” che è ognuno di noi, qui e ora.
Nulla di più thelemico, di sciamanico, di totalizzante.

Se fino ad ora sono state comunque indicate quelle pratiche in cui, pur riconoscendo il principio sopra descritto, era significativa e utile una certa esteriorizzazione dei fenomeni – soprattutto come temporaneo processo di maturazione dell’idea che l’essere umano è in fondo l’unico strumento, l’unico rito, e tutti gli dei e demoni di questo e dell’altro mondo, anche quest’ultimo esistente solo perché creato e nutrito dall’uomo creatore -, oggi ci si deve sbarazzare fin da subito di tutto questo, senza cadere nel tranello della superstizione o della presunzione, ma capaci di affidarsi alle possibilità di questa epoca storica straordinaria: é ora che le maschere cadano, senza avere paura. Ecco allora la necessità di rilasciare le paure, il karma (quello nostro e quello che ci è stato appioppato) e soprattutto l’egoismo, primo e ultimo ostacolo alla percezione dell’Uno. Coloro che hanno compreso questo, attivano un channelling nuovo, sono forme-ponte attive, portali aperti ove il Reale e la Forma si attraversano senza soluzione di continuità.

Ognuno di noi è questo. Non più entità fuori di noi, non più dei che ci salvano, non più grazie o castighi da ricevere, non più aldilà e non più reincarnazione, oppure, se serve, che sia immediata, coerente, evolutiva. Ed ecco che molti “alieni” verrebbero riassorbiti dalla stessa nostra coscienza che un giorno li aveva proiettati, i piani astrali smantellati, e i veli che che ci separano dal Reale dissolti uno dopo l’altro.
Tu sei Quello” ribadiva Raphael, “Non c’è Dio ma l’Uomo” diceva Crowley, senza nessuna intenzione di essere blasfemo. Oggi, noi affermiamo lo stesso principio e lavoriamo in questa direzione, così come molti altri gruppi e persone che stanno da tempo sentendo e operando per questa effettiva emancipazione.

Ascoltiamo i messaggi che ci giungono dai “portali aperti” di oggi: Drunvalo, Mila/Oa, Dani, Barbara Marciniak, Ramtha, Sheldan Nidle, Kryon, the Council of Nine, Ra/Qu’o, i “figli della legge dell’Uno”, i Wingmakers, e accogliamo gli scenari così francamente offertici attraverso questi ed altri “portali interdimensionali”, benché colorati dalle interpretazioni e dai filtri culturali e personali più diversi. Scoprirete che non sono poi tanto diversi dai messaggi dei mistici di tutti i tempi, o di Aiwaz, di Abuldiz, da quelli canalizzati da Edgar Cayce, o dal Cerchio Firenze 77, ma che hanno in più tutta la forza e la certezza della corrente di Volontà e di Amore di questo Nuovo Eone già maturo, pronto per portarci ad una totale e definitiva Metamorfosi.

Quando io mi allontanai da Dio, tutte le cose dissero: “C’è un Dio!”. Ma ciò non mi rende felice perché, così facendo, mi considero alla stregua di una creatura. Invece quando, nell’irrompere nella mente, io concepisco il desiderio di rimanere vuoto nella volontà di Dio e di svuotarmi di questa stessa volontà, di tutte le sue opere e di Lui medesimo, allora io divengo molto più di tutte le creature, perché non sono più né Dio, né uomo: sono ciò che sono, e ciò che resterò, ora e sempre! Allora provo come un sussulto, che mi fa sollevare al di sopra degli angeli. In questo sussulto io divengo così ricco che nonostante tutto ciò che Egli è come Dio, nonostante tutte le sue opere Divine, Dio non può bastarmi; infatti, in tale irrompere della mente, io percepisco ciò che Dio e io siamo assieme. Io sono ciò che ero, non mi muto né in più né in meno perché sono l’immobile che muove tutte le cose. Dio qui non più si cela nell’uomo perché l’uomo, nella sua pochezza, ha riguadagnato tutto ciò che è stato e sempre sarà.

Benedetti sono i poveri di spirito
Meister Eckhart (1303-1329).

 

Autore: Carlo Dorofatti
Messo on line in data: Dicembre 2008