SPECIALE RENNES-LE-CHATEAU: LE CONCLUSIONI di Devon Scott

La parola fine?

Dopo decenni di studi, un migliaio di libri, innumerevoli trasmissioni televisive e articoli su quotidiani e riviste in tutto il mondo, si possono finalmente tirare le conclusioni e mettere la parola fine al mistero di Rennes-le Chateau?
Niente affatto!
Certamente le ricerche effettuate hanno permesso di separare il grano dal loglio, cioè di sfrondare il campo da illazioni, pure invenzioni, misteri costruiti a tavolino, sciocchezze sensazionalistiche, anche se alcuni autori si ostinano a esaltare l’aura di mistero intorno a fatti che misteriosi non sono più da un pezzo, come la storia del presunto Priorato di Sion; e ogni tanto capita ancora che qualcuno scriva saggi sul tesoro di Rennes trovato da Bérenger Saunière, ripetendo una storiella a cui ormai credono solo gli ingenui e acritici sostenitori dei misteri a tutti i costi.
Però, tra tante stupidaggini, restano misteri che sono davvero tali, non solo su Rennes-le-Chateau, ma su tutta l’area del Corbières. E qualche studioso sta facendo piccoli passi avanti.
Del mistero dell’Abbazia di Carol hanno già parlato Roberto Volterri e Alessandro Piana nell’articolo e nel loro libro: un altro tassello verso il chiarimento.

Ma ci sono altre strade da percorrere. Partiamo da un saggio veramente ottimo, che vi consiglio caldamente di leggere, Rennes-le-Chateau: dal Vangelo perduto dei Cainiti alle sette segrete, edito dalle Mediterranee.


L’Autore, Mariano Bizzarri, è ricercatore e oncologo, docente di Biochimica e professore di Patologia Clinica presso l’Università La Sapienza a Roma, ed è anche un appassionato studioso di simbolismo, di religioni e del mistero di Rennes, a cui ha dedicato anche un altro libro, Sulle tracce del Graal, del 1996, scritto in collaborazione con F. Scurria: il primo libro italiano su Rennes-le-Chateau.
Dopo aver chiarito le mistificazioni nate attorno a Rennes e al suo curato, Bizzarri fa il punto sugli interrogativi reali, quelli che non sono stati ancora chiariti. Parla della società delle Amicizie Angeliche, un misterioso centro di potere, in qualche modo collegato col celebre motto “Et in Arcadia ego“; dello Hièron du Val d’Or, un’inquietante associazione che ben pochi hanno chiamato in causa nella storia di Rennes; delle società segrete a cavallo tra la fine del 1800 e l’inizio del secolo seguente, con le loro ramificazioni; di un misterioso assassinio a Coustassa; di membri di società iniziatiche coinvolti nella storia.

La parte più originale è l’accenno a un popolo misterioso, di cui si favoleggia nei libri sulle leggende della zona. Josette Villefranque, autrice di un interessantissimo libro, Imagerie des Corbières, racconta di una pastorella che, alla ricerca di una pecorella scomparsa, sentì un belato in fondo a una gola. Dopo essere scesa, trovò la pecora, ma anche l’accesso a una caverna collegata con altre grotte. Sul terreno vide anche pochi pezzi d’oro. Li raccolse e, tornata al villaggio, lì mostrò ai compaesani. Nessuno credette alla storia dell’oro nella caverna: ritenuta una ladra, venne giustiziata.

Bizzarri cita gli studi di Louis Fédié, autore di analisi storiche sulla zona di Haut Razès. Fédié ha parlato di un complesso di caverne sotto Rennes e di un popolo di esseri soprannaturali, detti Las Encantados, obbligati a vivere nelle caverne, adoratori della Grande Madre e di un dio cornuto, caratterizzati da piedi palmati e deformità nel viso e nel corpo. Di questo popolo, che si potrebbe credere parto di una fantasia troppo accesa, esistono invece prove storiche, in una serie di leggi restrittive, che li obbligavano a nascondere i piedi, coprire il capo senza capelli e portare sugli abiti un segno d’infamia: una zampa d’oca dipinta di rosso. Fu la Rivoluzione Francese ad eliminare questi segni di discriminazione.

E’ questo il vero mistero di Rennes-le-Chateau? Quanto riuscì a scoprire Bérenger Saunière? Esiste davvero una società segreta che controlla da secoli tutto ciò che succede nel Razès? Una società anti-tradizionale, con lo scopo di seminare dubbi con una serie di pretese rivelazioni, che portino a una falsa spiritualità? L’Autore conclude:

Nel loro insieme questi dati concorrono a definire un quadro sconcertante: quello di un segreto tramandato nei secoli e in qualche modo conosciuto da un ristretto gruppo di potere, fermamente intenzionato a rovesciare l’ordine costituito e ad affermare una sorta di contro-tradizione, destinata a preparare il terreno per l’avvento di un novum regnum, che di evangelico avrebbe finito per avere solo il nome...” (opera citata, pag. 211).

No, il mistero di Rennes-le-Chateau è ancora ben lontano dall’essere chiarito, se mai lo sarà…

 

Autore: Devon Scott
Messo on line in data: Maggio 2005