LA STREGONERIA IN ITALIA di Andrea Romanazzi

La stregoneria in Italia. Scongiuri, amuleti e riti della tradizione di ANDREA ROMANAZZI
Venexia Edizioni, Roma, 2007, 230 pagine, Euro 18,00
www.venexia.it

 

Dopo le sue guide alla Dea Madre in Italia – e non solo –, Andrea Romanazzi torna nel panorama letterario col suo nuovo libro dal titolo La Stregoneria in Italia. La bella copertina di colore viola (da sempre il colore della magia e della spiritualità) e dal disegno accattivante (figlio dei talentuosi illustratori Andrea e Alessandro Scibilia) rende questo libro un oggetto di gran gusto già solo a livello estetico. Man mano che si sfogliano le pagine, però, quello che cattura sono il testo e i contenuti esposti. L’autore, noto per i suoi innumerevoli viaggi con macchina fotografica e penna alla mano al fine di raccogliere dalla viva voce del popolo aneddoti e tradizioni, conduce il lettore nei mille meandri di un’Italia ignota ma dal substrato culturale-popolare incredibilmente fertile, fatto di usi e costumi legati al mondo della magia. La superstizione, perfino i modi di dire, nel libro di Romanazzi acquistano una giustificazione in racconti e tradizioni di un passato lontano, eppure ancora vicino, che serpeggia tra le campagne del nostro Bel Paese.

Ed ecco che scopriamo il gusto tutto nostrano per la “Fascinazione magico popolare”, che dà il titolo al primo capitolo del libro e che ha permesso la nascita e lo sviluppo di parole ormai note nel linguaggio quotidiano: fascino, fattura, jettatura, malocchio ecc. Per ogni termine l’autore traccia la storia e le origini rinvenendovi un vissuto magico di cui essi sono le parole chiave. Il tutto, ricorda Romanazzi, si basa su due concetti essenziali della magia di tutti i tempi e di tutti i tipi: quello della similarità e quello del contatto. Dai primordi, passando per l’Illuminismo e fino alla nostra epoca il viaggio nel mondo stregonico di Italia si intreccia a quello nell’universo delle antiche religioni, dei loro contrasti e delle sovrapposizione con la Nuova Religione. Gli antichi boschi devoti alla dea e i rituali dei cicli lunari e solari, infatti, finirono per essere sostituiti da nuove preghiere e celebrazioni cristiani. Per chi non lo sapesse, la maggior parte degli scongiuri che le contadine o i simpatici abitanti dei villaggi del Sud recitano, invocando santi di tutti i tipi e per tutti i fini, non hanno nulla a che fare con la tradizione cristiana, ma risalgono alla Vecchia Religione pagana. Semplici simboli per convogliare energie magiche, i santi assumono una fisionomia totalmente diversa da quella convenzionale e costituiscono, paradossalmente, un filo di collegamento a ciò che proprio la Chiesa osteggia e ha osteggiato per lungo tempo.

Rituali magici, incantesimi e malie la fanno da padroni nei libri di Romanazzi, ma in questo l’autore svela e rivela molto di più, solleticando la curiosità anche del lettore più cinico. A partire dal secondo capitolo, infatti, il saggio si concentra sui diversi settori dell’universo magico: la Magia e gli incanti d’Amore, i talismani e gli strumenti apotropaici che fanno capo ai rituali arborei e vegetazionali, la Caccia selvaggia di cui tanto si parla quando si affronta lo studio delle tradizioni stregoniche d’oltralpe ma altrettanto presente nel nostro territorio, la tradizione dei Benandanti che combattevano (o combattono?) in astrale contro demoni e streghe, i rituali della vestizione della sposa, i doni nuziali, il battesimo pagano… e chi più ne ha più ne metta!

Questo saggio rappresenta, quindi, un fantastico sguardo panoramico su un background culturale che oggi costituisce un patrimonio importantissimo, che ci permette di rimanere legati ai nostri antenati e a un passato dove l’irrazionale era sovrano. Le luci e le ombre di questo mondo oggi ricominciano a tornare alla ribalta e Romanazzi ne motiva il revival dimostrandoci come, per quanto si tenda a criticarlo e a demonizzarlo, questo lato nascosto della nostra cultura ancora ci chiama a sé, in attesa di essere riscattato e rivissuto. In questo senso La Stregoneria in Italia è un valido aiuto grazie al quale, alla fine del libro, il lettore avrà tra le mani le armi, le conoscenze e gli strumenti adatti a tornare alle sue magiche origini (Recensione di Titti Fumagalli).

 

Andrea Romanazzi, laureato in ingegneria civile con indirizzo Geotecnica e specializzato in Ingegneria della Sicurezza, da più di tredici anni si interessa a varie discipline, come l’antropologia e l’archeomitologia. Si occupa, effettuando ricerche sul campo, di manifestazioni religiose, magico popolari e folklore, quello che ritiene essere quod superest di una cultura millenaria oramai persa. Interesse principale è la ricerca delle tracce dell’antico culto della Dea Madre e le sue evoluzioni tra storia, mito, religione e tradizioni.
Il suo primo libro, La dea madre e il culto betilico, è stato recensito su diverse riviste specializzate del settore come il magazine Hera, Graal, Hicarus, nonché su quotidiani locali. E’ stato argomento di studio in due manifestazioni, una organizzata dall’Archeoclub di Italia, sede di Bari, dal titolo “La Dea Madre e il culto delle Pietre Sacre” e una seconda nell’ambito della Settimana della Creatività organizzata dal comune di Bari.
E’ coautore della pubblicazione scientifica Instabilità dei versanti nei centri storici di grande interesse storico artistico monumentale: il caso di Acerenza (Basilicata), lavoro presentato al I Congresso AIGA, Chieti, 19-20 febbraio 2003.
Suoi articoli sono stati pubblicati su quotidiani e riviste specializzate, come Puglia d’Oggi, Hicarus: le ali del mistero, Stefano Salvatici editore, e L’altra scienza, Sibilla editore. Ha partecipato a numerosi Seminari e Convegni; collabora attivamente con vari siti web e riviste (compreso lo Spaziofatato).
Con Boopen Edizioni ha pubblicato Il magnetismo umano.
Con le Edizioni Venexia ha pubblicato Guida alla Dea Madre in Italia (2005), Il ritorno del dio che balla (2006), La stregoneria in Italia (2007), Guida alle streghe in Italia (2009) e Guida alla stregoneria del deserto (2011).

Con Anguana Edizioni ha pubblicato Lo Sciamanesimo afroamerindio  (2013) e La borsa dello Sciamano (2016).

 

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